Snack Shack (2024) Recensione del film: Risvegliare l’adolescenza…di nuovo

Snack Shack
Anna Green

Snack Shack è un film scritto e diretto da Adam Rehmeier con Conor Sherry e Gabriel LaBelle.

Come se si trattasse di un deja vu, “Snack Shack” ci riporta ancora una volta all’adolescenza e ai suoi paesaggi più comuni come l’iniziare a crescere, l’amicizia, il risveglio dell’amore e del denaro.

Un film che ha il merito di riportarci agli anni ’90 con un grande stile fotografico, con buone interpretazioni dei suoi due protagonisti principali…

E poco altro.

Sul film

L’adolescenza, ancora una volta l’adolescenza in estate in un film che funge da rinfrescante momento di primavera, e più che altro rimane lì: in una commedia che non vuole diventare del tutto una commedia e in una serie di paesaggi comuni che, seppur piacevoli, non smettono di essere ripetitivi (siamo già a diverse generazioni che vedono lo stesso film).

Una corretta ricostruzione degli anni ’90 che colpisce per la fotografia, girata con tonalità dell’epoca e che oggi, diranno i più giovani, è quasi come un filtro di Instagram, ma che all’epoca era normale.

Un film che ha un grave problema: non racconta nessuna storia eccezionale e si limita a rivivere l’adolescenza in modo corretto, appropriato, ma quasi senza senso dell’umorismo né ricorrendo all’eccentricità tipica di questo tipo di produzioni.

Il risultato non è che sia soporifero, ma si assesta su piacevole e facilmente dimenticabile, in un film che, pur non distinguendosi, lascia un piacevole ricordo che svanisce con la stessa rapidità con cui è entrato nelle nostre vite.

La nostra opinione

Leggera, semplice, ben interpretata, ben realizzata ma, purtroppo, senza ambizione.

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Anna Green scrive per MCM. Nata in Australia, vive a Londra dal 2004.
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