“Song of the Bandits” (2023) | Serie su Netflix. Recensione: Con il sapore del classico western

Alice Lange
Song of the Bandits

Song of the Bandits è una serie drammatica d’azione sudcoreana che ha debuttato. La serie ha come protagonisti Kim Nam-gil nel ruolo di Lee Yoon, il leader dei banditi, Seohyun nel ruolo di Namhee, una donna misteriosa con un passato nascosto, e Yoo Jae-myung nel ruolo di Heo Soo-tae, un governatore giapponese determinato a schiacciare i banditi.

Benvenuti al confine, in una città senza legge, nel mondo dei renegati con un oscuro passato in cui, senza giustificazioni, siamo tutti colpevoli. Benvenuti in una terra selvaggia senza legge in una situazione instabile, dopo una guerra o sull’orlo di una nuova.

Ma questo non importa, perché in “Song of the Bandits” l’unica cosa che conta è sopravvivere.

Sinossi

La serie è ambientata negli anni ’20, durante il dominio coloniale giapponese in Corea, e racconta la storia di un gruppo di banditi che lotta per proteggere la propria patria.

Song of the Bandits
Song of the Bandits

Recensione di “Song of the Bandits”

Se state cercando una vera e propria serie di qualità, con personaggi ben sviluppati, una storia ben costruita che riesce a combinare elementi classici e moderni, “Song of the Bandits” è l’occasione perfetta per perdersi tutto il weekend: pistoleri, bande di strada e città senza legge.

Come se fosse un western, ma nella terra di Gando, dove un gruppo di persone con un passato turbolento forma un particolare gruppo al di fuori della legge che lotta per sopravvivere.

“Song of the Bandits” è costruita in modo molto cinematografico, soprattutto a livello estetico: una serie con una fotografia oscura, molto simile a “Unforgiven”. Un piacere per gli occhi in termini di inquadrature e sequenze, che hanno anche un ritmo di montaggio molto buono. I personaggi sono ben delineati, con una storia e una crescita all’interno della trama stessa.

Ma se c’è qualcosa che “Song of the Bandits” ha, è il gusto per il classico western, per la storia di fuorilegge e banditi. Riesce a catturare quel gusto, quel sapore di storia degli “outlaws” con tutti gli elementi (musica, ambientazione e soprattutto personaggi) e il risultato è davvero affascinante per lo spettatore.

Una serie da non perdere? Suppongo che dipenda dai gusti personali. Se non vi piace il western, potrebbe non essere una serie che si concentra sugli aspetti sociali o politici (che comunque sono presenti) ma piuttosto sul suo aspetto cinematografico ed estetico.

Per gli amanti del cinema classico, dei film degli anni ’60, sarà una delizia, perché è esteticamente molto ben realizzata e riesce a combinare il moderno con tutto il suo sapore classico.

Song of the Bandits
Song of the Bandits

La nostra opinione

Una serie molto buona da godersi su Netflix, che potrebbe non essere l’oro di tutte le produzioni, ma in alcune occasioni ci delizia con piccoli piaceri come questo.

Data di uscita

22 settembre 2023

Dove guardare Song of the Bandits

Netflix

Il cast

Kim Nam-gil

Kim Nam-gil
Kim Nam-gil

Kim Nam-gil, un individuo poliedrico della Corea del Sud, si è fatto un nome come attore, produttore, cantante e filantropo. Nato il 13 marzo 1981, ha ottenuto riconoscimenti per le sue notevoli performance in vari generi. In particolare, ha assunto ruoli di primo piano in film importanti come il kolossal catastrofico “Pandora” (2016), l’avvincente thriller criminale “The Shameless” (2015), l’emozionante film d’avventura “The Pirates” (2014) e l’avvincente dramma d’epoca “Portrait of a Beauty” (2008).

Tuttavia, è stata la sua interpretazione di Bidam nel popolarissimo period drama televisivo “Queen Seondeok” (2009) a catapultarlo nella celebrità. Questo ruolo di successo ha messo in luce le sue eccezionali capacità recitative e gli ha fatto guadagnare un ampio consenso.

Al di fuori della sua carriera di attore di successo, Kim Nam-gil è anche un individuo compassionevole che si sforza di avere un impatto positivo sulla società. È il fondatore e amministratore delegato di Gilstory, un’organizzazione no-profit dedicata alla conservazione del patrimonio culturale, alla promozione delle arti e alla raccolta di fondi per scopi speciali. Attraverso i suoi sforzi filantropici, mira a contribuire al miglioramento della società e a fare una differenza duratura.

Seohyun

Seohyun
Seohyun

Seo Ju-hyun, nota anche con il nome d’arte Seohyun, è una cantante e attrice sudcoreana di talento. Ha guadagnato popolarità come membro del famoso gruppo K-pop Girls’ Generation e successivamente ha fatto parte della prima sottounità del gruppo, TaeTiSeo (TTS). Oltre alle attività di gruppo, Seohyun ha intrapreso una carriera solista di successo, debuttando come cantante solista con il singolo principale “Don’t Say No” e pubblicando un mini-album con lo stesso nome.

Oltre ai suoi impegni musicali, Seohyun ha messo in mostra le sue doti di attrice in diverse produzioni. È apparsa in musical popolari come “Moon Embracing The Sun”, “Gone With The Wind” e “Mamma Mia”. Il suo talento versatile è stato riconosciuto anche in drammi televisivi come “Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo” e “Private Lives”. Recentemente, Seohyun ha affascinato il pubblico con la sua interpretazione nella commedia romantica di Netflix “Love and Leashes”.

Yoo Jae-myung

Yoo Jae-myung
Yoo Jae-myung

You Chea-myung, noto anche come Yu Jae-myeong, è un attore sudcoreano molto apprezzato. Con una carriera impressionante che dura da diversi anni, ha ottenuto riconoscimenti per le sue eccezionali interpretazioni in diverse serie televisive. In particolare, ha affascinato il pubblico con i suoi ruoli nelle popolari serie Reply 1988 (2015), Stranger (2017) e Life (2018). Per il suo eccezionale talento e la sua dedizione al mestiere, è stato insignito del prestigioso premio come miglior attore non protagonista alla sesta edizione degli APAN Star Awards. La versatilità e l’innegabile talento di Yu Jae-myeong hanno consolidato la sua posizione di figura di spicco nell’industria dell’intrattenimento sudcoreana.

Lee Hyun-wook

Lee Hyun-wook
Lee Hyun-wook

Lee Hyun Wook, attore sudcoreano di talento, ha debuttato sullo schermo il 17 giugno 1985. Ha iniziato il suo percorso di attore con un ruolo modesto nella famosa serie televisiva drammatica del 2014 intitolata “3 Days”. Da allora, Lee Hyun Wook ha affascinato il pubblico con le sue eccezionali capacità in vari film e fiction televisive. Tra i suoi lavori spiccano la serie drammatica del 2016 “Mrs. Cop 2” e la produzione del 2017 intitolata “Fake”.

Lee Ho-jung
Lee Ho-jung
Lee Jae-kyoon
Lee Jae-kyoon
Kim Do-yoon
Kim Do-yoon
Cha Yup
Cha Yup
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