A Killer Paradox è una nuova serie sudcoreana creata da Lee Chang-hee e Kim Da-min. Ha come protagonisti Choi Woo-shik e Son Suk-ku. È basato sul fumetto di Ggomabi.
“A Killer Paradox” è una serie intrigante con tocchi di commedia che ha una costruzione molto particolare, soprattutto in termini di montaggio, confondendo lo spettatore con insegnamenti, flashback e frammenti che, sapientemente combinati, realizzano una serie dal tocco particolare e originale.
Non si tratta di un thriller, di una commedia, di una tragedia o di un dramma, ma di un gioco del gatto e del topo che si trasforma in un intrigo complesso e allettante.
Se siete alla ricerca di qualcosa che si discosti dal thriller tradizionale, “A Killer Paradox” è un’ottima scelta per questo venerdì sera.
Inoltre, presenta due grandi protagonisti, eccentrici e pieni di stranezze, due personaggi ben realizzati in una storia ben intrecciata, divertente e di grande intrattenimento.
Trama
Un ragazzo sogna di andare in Canada e lavora in un negozio di alimentari. Una notte, reagisce a un’aggressione e uccide un uomo. Il giorno dopo, la polizia indaga sull’omicidio e interroga il ragazzo, che soffre di strane allucinazioni.
È solo l’inizio di questa storia di confusione, suspense e tanta confusione.
Informazioni sulla serie
Divertente, diversa e molto divertente, “A Killer Paradox” sa essere diversa da un thriller classico e riesce a creare una serie con un tocco eccentrico e ambiguo molto interessante.
Forse non sarà la serie della vostra vita o non avrà un impatto visivo, ma il modo in cui è narrata e la natura anarchica dei suoi due protagonisti la rendono un piatto appetitoso per questo fine settimana.
“A Killer Paradox” è una serie che sa mescolare i generi, un po’ come Twin Peaks, anche se meno macabra e più realistica, ma con lo stesso spirito eccentrico che provoca stranezza e, se non fascino e magia, riesce a essere attraente, diversa e molto divertente.
Una serie che sa come progredire e introdurci gradualmente a una trama di corruzione e intrecci che si fa più seria man mano che procede nei suoi 8 episodi.
Perde il suo tocco comico per dedicarsi al suo spirito thriller, perdendo eccentricità e guadagnando profondità.
“A Killer Paradox” ha buoni personaggi, soprattutto quelli attraenti, che acquistano personalità e cambiano con l’evolversi della trama.
Tecnicamente è una produzione corretta, non spettacolare. Non sarà una serie che cambierà la storia della televisione per la sua estetica o la sua gestione del ritmo: vuole fare le cose bene, le fa bene e lascia un buon sapore in bocca, senza entusiasmare.
Il nostro parere
Un’altra buona serie coreana che rimane solo questo, una buona serie e nulla più. Pur non essendo innovativa, riesce a lasciare una buona impressione all’inizio, per poi diventare un thriller più classico man mano che procede.
In ogni caso, è un’altra buona opzione per questo venerdì sera.