I link naturali sono quelli che, come il bosone di Higgs, emergono come se fossero l’amore infinito di Internet, in modo naturale, come se le informazioni fossero così nuove che le avevi scoperte in qualche modo.

Supponiamo, ad esempio, che scopri una nuova particella elementare mentre prepari la cena o flirti su un’app. Allora decidi di renderla nota gratuitamente, come se non fosse importante, al resto del mondo e, naturalmente, il resto del mondo considera la tua scoperta così importante e le persone sono così gentili che decidono, nella loro immensa magnanimità, di attribuirti il merito e, inoltre, di dire da dove è stata ricavata l’informazione su quella particella elementare.

Questo è più o meno, con molta ironia, un link naturale, di quelli che contano per i motori di ricerca e che sono eterni e meravigliosi, come quella prima fase dell’amore o quel primo principio dell’universo.

Un altro esempio potrebbe essere, ad esempio, scoprire come Forrest Gump, il Watergate e decidere di diffondere questa informazione. Il WP ha avuto una volta nella sua lunga carriera, e altri grandi giornali pubblicano scoop, forse non così grandi ma comunque interessanti, ogni giorno. Questi scoop generano link in modo automatico e si diffondono da soli alla velocità della luce, quasi costantemente fino a quando muoiono, ma rimangono lì, luminosi come la prima scena di 2001.

E che succede se non siamo in grado di scoprire particelle elementari o non lavoriamo per il New York Times?

Link innaturali

C’è un mondo oscuro su Internet, una cosa che chiamano Black Hat SEO, che consiste più o meno in questo: voi pagate e loro inseriscono dei link che, dicono, sembrano link naturali. La maggior parte dei mortali fa questo gioco da quando un certo motore di ricerca ha scoperto la polvere e, a pagamento, si ottiene questo tipo di link.

Da luoghi remoti ci sono posti in cui lo fanno. Possono essere trovati facilmente e generare link (molti link) a un prezzo relativamente basso.

Ebbene, questi, secondo un certo motore di ricerca, non sono quelli buoni, né quelli “cool”, perché la cosa più cool è scoprire il bosone MCM.

E nel caso ve ne foste dimenticati nel nostro primo esempio (un po’ stupido, lo ammetto), mentre stavamo scoprendo i segreti dell’universo eravamo, allo stesso tempo, in un’app di incontri, il che ci torna utile per continuare questo esempio: nelle app di incontri, dicono, si nasconde anche il vero amore, quella persona milionaria, affascinante e naturalmente bella che, senza ritocchi estetici di alcun tipo, è sempre stata lì per noi.

Questo amore romantico esiste, dicono i cercatori, e tutto ciò che dobbiamo fare è premere i nostri cuori e le nostre punte del cuore per scoprirlo, perché è sempre stato lì.

Certo, alcuni di noi sono lì, come in un romanzo semigotico, in un porto pieno di gente pericolosa, donne a pagamento e ladri dappertutto, e le nostre anime si pervertono ogni giorno in questo mondo, mentre aspettiamo di salpare per trovare il sogno di uccidere la grande balena bianca: il legame naturale.

Bene, ironia o non ironia e senza seguire troppo le regole del SEO, ora sapete cos’è un link naturale e vi incoraggio a condividere le vostre scoperte scientifiche con l’umanità e ad andare oltre quelle pubblicazioni specializzate in fisica quantistica, che dicono che nei social network c’è una comunità scientifica molto attiva che lo apprezzerà e vi darà migliaia e milioni di link senza appropriarsi del contenuto.

Continuate a fare SEO e non cercate di imbrogliare i motori di ricerca.

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Scrittore, fumatore di pipa e fondatore di MCM

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