Una famiglia quasi normale è una miniserie drammatica diretta da Per Hanefjord con protagonista Alexandra Karlsson. Con Lo Kauppi, Björn Bengtsson e Christian Fandango Sundgren. È basato sul romanzo bestseller di Mattias Edvardsson.
Una serie svedese di suspense che, ben girata, riesce a intrattenere e rimanere fedele, con svolte di trama, sorprese e, soprattutto, con una curata trattazione della sceneggiatura e dei suoi personaggi, che evolvono con l’intreccio e si ricostruiscono.
La storia offre argomenti sufficienti per piacere al pubblico, almeno a livello di trama, in una miniserie che vanta una buona produzione e sceneggiatura, ma che non va mai oltre nel campo stilistico.
Si limita ad essere un buon thriller e, se è quello che vogliono vedere, avranno sei gratificanti episodi.
Trama
Una ragazza viene presumibilmente violentata quando ha quindici anni e i suoi genitori decidono di non denunciare l’accaduto. Anni dopo, la ragazza viene accusata di omicidio. La famiglia prenderà provvedimenti per evitare che lei venga scagionata dalle accuse.
Critica alla serie
Una serie che ha molto da raccontare e lo fa molto alla maniera europea: pausata, quasi riflessiva, mostrando come funziona il sistema giudiziario, come funziona la famiglia e, in fondo, come funziona la società.
“Una famiglia quasi normale” è una serie quasi analitica che si sofferma su ogni scena e spiega dettagliatamente ogni elemento della trama in modo che lo spettatore non perda nulla e possa seguire senza difficoltà il processo.
Lo fa senza dare troppe lezioni, senza andare verso l’Hollywood del thriller con inseguimenti. Qui non ci sono grandi salti, scene di lotta o sequenze veloci di ritmo: tutto si svolge nei dialoghi e nelle storie dei tre personaggi principali, ognuno con la propria storia personale che emerge man mano che il processo giudiziario si sviluppa e conosciamo la storia.
Non è un dramma sociale, è una serie di suspense in cui conta più la risoluzione che la trama sociale che le circonda, che comunque è molto presente in tutto il film. Ci sono religioni, educazione sessuale e comportamento sociale ovunque e, soprattutto, uno sguardo all’ambiente familiare che, destinato alla tragedia, si ostina a difendersi.
Dal punto di vista cinematografico, è quasi un film per la televisione per quanto riguarda il ritmo che, sviluppato in serie, porta avanti una storia familiare ma molto più complicata di quella di qualsiasi film televisivo, riuscendo ad evitare gli stereotipi familiari e approfondendo in questo senso.
La nostra opinione
È divertente, ma se ne va senza lasciare traccia, in un mix di thriller e realtà sociale alla europea che lascia un buon sapore in bocca, ma che viene dimenticato rapidamente.
Data della prima
24 novembre 2023
Dove vedere “Una famiglia quasi normale”
Una famiglia quasi normale
Titolo originale: En helt vanlig familjaka
Anno: 2023
Paese: Svezia
Direttore: Per Hanefjord
Sceneggiatore: Hans Jörnlind, Anna Platt
Aziende: Jarowskij AB. Netflix
Genere: Dramma, mistero