Analog Squad è una serie di cui sono protagonisti Nopachai Jayanama, Kullanat Preeyawat, Kritsanapoom Pibulsonggram y Wipawee Patnasiri.
“Analog Squad” è una commedia diversa e anche un dramma completamente differente: una famiglia che non è veramente una famiglia e che, per circostanze, deve comportarsi come tale. Nel corso della serie, come si può immaginare, le loro vite cambieranno e impareranno alcune cose.
Narrata con profondo rispetto per la sceneggiatura, con ironia e con personaggi che ne valgono la pena.
Un’altra ottima serie tailandese su Netflix che ci sorprende nuovamente.
Recensione di “Analog Squad”
Ambientata negli anni 2000, quando i telefoni cellulari non esistevano ancora, “Analog Squad” è un vero e proprio studio di personaggi: un dramma che sfiora la commedia e una commedia che a volte gioca a essere un dramma. Tuttavia, ha il grande merito di riuscire a coinvolgere lo spettatore, grazie ad un ottimo lavoro di sceneggiatura che offre anche una prospettiva storica degli anni 2000 in Tailandia, subito dopo una crisi economica e una svalutazione della moneta.
Una serie che si propone come un ritratto storico ma che, ancora una volta in una serie tailandese di Netflix, non si limita a offrire le solite cose. “Analog Squad” presenta quattro personaggi che hanno una vita propria e le cui vite sembrano autentiche e vere grazie ad una sceneggiatura ben scritta.
Una produzione eccellente anche a livello di scenografie, ambientazione e riproduzione dell’epoca. Una regia molto intelligente che non si intromette troppo o cerca di primeggiare, perché qui il vero protagonista è una buona sceneggiatura e attori che sanno dare vita a questa eccellente storia.
Non è una storia piena di colpi di scena, ma è una storia ben raccontata grazie all’intelligenza dei dialoghi e al fatto che la storia stessa e i suoi personaggi hanno molto da dire. Tutti conducono vite sbandate, non c’è perfezione in nulla e tutto è un disastro, un po’ come l’immagine della situazione globale che intende mostrare. La serie ha il pregio di non giudicare i suoi personaggi e di permettere allo spettatore di affezionarsi a loro pian piano, senza forzature.
Una serie che riesce anche a bilanciare lo sguardo storico senza mai metterlo al di sopra dei personaggi, anch’essi vittime di quella situazione.
La nostra opinione
Una sceneggiatura e una regia che sanno far sviluppare e prendere vita ai personaggi. Non ci sono colpi di scena e risate fragorose, ma è una serie che si distingue per la sua naturalezza non forzata.
Data di uscita
7 dicembre 2023