Crooks è una serie tedesca creata da Marvin Krenl, Benjamin Hessler e Georg Lippert. È interpretata da Frederick Lau, Christoph Krutzler e Svenja Jung.
Se cercate una serie di thriller, azione e molti cattivi mafiosi, “Crooks” è perfetta per i vostri gusti. Con un tono realistico, con grilletto facile e con molta azione, è una serie progettata per gli amanti del thriller elettrizzante e niente psicologico.
Per darvi una lieve idea, “Crooks” è una serie con una tematica tipo Guy Ritchie, con quel ritmo così caratteristico… ma con un tono più realistico e meno disinibito.
Una serie su mafie, rapine che usa costantemente la violenza come elemento narrativo.
Crediamo che a Scorsese piacerebbe.
Trama
Il furto di una moneta scatenerà tutta una serie di trame tra bande tedesche, croate e russe.
Sulla serie
Una serie veloce, vivace e molto agile: una trama con molti personaggi la cui intrigo ruota attorno alla violenza stessa, alle guerre tra bande e così via. Al centro, un fabbro, che incarna un po’ quel personaggio buono perduto tra i cattivi, ma che non smette di avere il suo passato da delinquente.
Per quanto riguarda l’estetica: fotografia fredda, molto tedesca, ma con una narrativa che sa unire il meglio della cinematografia europea e americana: il ritmo hollywoodiano con un modo più realistico e veritiero di capire il cinema e, in questo caso, la serie.
“Crooks” è una serie che sa sempre a chi è diretta e che non si perde mai: azione, veloce e a volte brutale, qualche dose di umorismo e molto realismo, da situazioni estreme e linguaggio volgare. Non è “The Gentlemen” (la recente serie di Guy Ritchie per Netflix) né una di Scorsese, ma ha un po’ un po’ delle due, senza per questo perdere il suo stile e grazia.
Non si rivolge al psicologico, ma i personaggi sono ben definiti e ciascuno ha le sue storie e “Crooks” ha una buona sceneggiatura dietro che passa inosservata per la rapidità nell’esecuzione delle sue sequenze, per la velocità vertiginosa dei suoi dialoghi, una serie in cui prevale il ritmo accelerato al di sopra della pausa riflessiva e che sembra non prendersi tempo per niente, ma che riesce a condensare molte trame in poco spazio.
Molto realismo, molta banda di strada moderna e molta telecamera a mano per girare le scene. Non abbiamo piani elaboratissimi né composizioni ricercate, la telecamera si muove in ogni momento quasi liberamente, seguendo le azioni degli attori e i loro movimenti agili alla stessa velocità, come se fosse (che non è) cinema Dogma.
Un cast che convince capeggiato da Frederick Lau. Ci è piaciuto, però, Christoph Krutzler, che fa un ruolo affascinante e che l’attore sa caratterizzare ed evolvere, anche un uomo buono tra malviventi e una trama pazza.
“Crooks” è una serie con uno stile proprio che, anche se in fondo è un’altra storia di malviventi e rapine, sa apportare quel tocco europeo a una storia che tante volte abbiamo visto a Hollywood.