Lover, Stalker, Killer è un documentario diretto da Sam Hobkinson.
Lisa e Dave avevano molto in comune: entrambi amavano le moto e avevano due figli. Quindi perché non uscire insieme? Si sono divertiti e hanno apprezzato la reciproca compagnia.
Dave lavorava come manager in un’autofficina quando Cari Farver, una donna intelligente e attraente, entrò nella sua vita… ma era anche ossessiva. Dopo due settimane di frequentazione, Dave non si era impegnato come Cari, che aveva trasformato la sua vita in un thriller.
“Lover, Stalker, Killer” è un documentario di cronaca nera ben raccontato, con una struttura solida e con due dei personaggi principali di questo thriller macabro e sinistro (uno è Dave, l’altro non sarà rivelato per aggiungere suspense).
Come “Double Identity (1944), questo documentario ricostruisce un triangolo amoroso, un’indagine e un crimine.
Il documentario
“Lover, Stalker, Killer” si comporta come un thriller per tutto il tempo, con poca intenzione di essere un documentario credibile: musica, ritmo e una storia raccontata come un puzzle, come se fosse un buon thriller di David Fincher.
Dal punto di vista cinematografico e documentaristico, “Lover, Stalker, Killer” sfrutta appieno la trama, creando tensione, presentandoci gradualmente gli investigatori e i protagonisti, preannunciando la tragedia e giocando con il pubblico senza nasconderlo.
Inoltre, è una storia ricca di sorprese e colpi di scena. È interessante sia per ciò che racconta sia per come lo racconta.
Anche il paesaggio americano contribuisce all’atmosfera. È un’ambientazione ben realizzata per una tragedia che, una volta anticipata, arriva rapidamente.
E dietro a tutto questo, un incendio.
La nostra opinione
“Lover, Stalker, Killer” è un documentario che si comporta sempre come un film. È stato creato e progettato per attirare gli spettatori che amano i casi sinistri e i personaggi al limite.
La storia sorprende da sola, ma la formula la trasforma in un vero e proprio thriller.