Due fratelli, Erick e Lyle Menendez, un’eredità di 14 milioni di dollari… Il caso dei due fratelli accusati di parricidio fu il primo processo di celebrità trasmesso in televisione negli Stati Uniti e si trasformò in un vero e proprio reality show: un fenomeno di massa che alimentava la morbosità e la curiosità del pubblico.
E come ben sapete, questo in televisione vale milioni.
“I fratelli Menendez” presenta le testimonianze degli stessi Erick e Lyle Menendez direttamente dal carcere, grazie agli audio delle telefonate, oltre alle dichiarazioni degli avvocati.
Come forse saprete, questa vicenda ha recentemente ispirato l’ultima serie di Ryan Murphy, perciò ora Netflix ci propone questo documentario con le testimonianze dei due fratelli, in cui vengono forniti contributi significativi.
Sul documentario
Il documentario si concentra quasi interamente sul processo dei due fratelli, completandolo con le testimonianze audio di Erick e Lyle.
Ora Erick e Lyle hanno già cinquant’anni e stanno scontando la loro pena, ma il caso ha avuto molte evoluzioni da allora, e le circostanze che hanno preceduto il parricidio hanno sollevato molte controversie: i due fratelli erano vittime di abusi? È stata solo l’avidità il movente dell’omicidio?
“I fratelli Menendez” riflette su questo tema e offre le preziosissime testimonianze dei due protagonisti; senza dubbio, è un documento fondamentale per coloro che hanno seguito il caso nel corso degli anni, ora riportato all’attenzione del pubblico grazie alla serie televisiva.
Nella sua parte finale, il documentario va oltre e racconta come questo caso abbia contribuito a rivelare molti altri casi di uomini che affermano di aver subito abusi sessuali durante l’infanzia.
La nostra opinione
Un documentario crudo che affronta temi molto crudeli e che va ben oltre questo caso mediatico di Beverly Hills.
“I fratelli Menendez” si concentra sul processo, rievocandolo per coloro che desiderano approfondire un po’ di più la storia del caso stesso e la società di inizio anni ’90.