“Eldorado: Il night club odiato dai nazisti” è un documentario diretto da Benjamin Cantu, con una sceneggiatura scritta dallo stesso Benjamin Cantu, insieme a Felix Kriegsheim e Matt Lambert.
Eldorado era un club berlinese creato negli anni Venti, dove la libertà era tutto, un luogo dove la comunità queer si incontrava, si conosceva e, soprattutto, si divertiva (e molto).
Come recitava il cartello esterno, “qui è possibile”. Un documentario con il fascino degli anni ’20 che ci mostra una Berlino molto diversa da quella che immaginiamo, una Berlino con quasi 100 locali dedicati al settore LGTBIQ+.
Un documentario che ci racconta la Berlino prima dell’ascesa al potere di Hitler e dopo, con le persecuzioni che ne seguirono. Berlino era la capitale della libertà, del peccato? Un documentario che ci racconta, attraverso il più spettacolare cabaret dell’epoca, un pezzo di storia e getta uno sguardo su una realtà che, pur esistendo ancora, sembra essere stata messa a tacere dagli eventi successivi.
Certo, esiste già un film sull’argomento (Cabaret, 1972) che ne racconta l’atmosfera, ma questo documentario ci accompagna attraverso le splendide ricostruzioni della vita di quel periodo e di come, già allora, ci si sottoponesse a operazioni di “lavaggio del cervello” (una novità per l’epoca).
Il documentario mescola drammatizzazioni e immagini di repertorio per creare una prima parte fantastica, che prepara al calvario che seguirà nella seconda parte (si può immaginare l’ascesa dei nazisti al potere).
Un ottimo documentario che ci racconta qualcosa che, anche se fosse presente, fa parte della storia, di quella storia che tace di fronte all’orrore e a tutti i disastri di quella catastrofica Seconda Guerra Mondiale.
Un documentario eccellente che, inoltre, è splendidamente girato, presenta le testimonianze delle persone più importanti e ci dà un’idea precisa di ciò che è accaduto.
Da non perdere.
La nostra opinione
Un eccellente documentario che ci racconta le contraddizioni di un periodo pre-bellico e mostra una realtà che, messa a tacere dai disastri successivi, merita di essere ricordata.
Data di uscita
28 giugno