La banda di ragazze di Djursholm è tornata, scambiando i suoi furti iniziali con colpi d’arte ad alto rischio nel ricco quartiere di Östermalm a Stoccolma. Il ritorno di Lollo da Parigi pone le basi per un nuovo capitolo di piani alimentati dallo champagne e dilemmi morali.
La decisione di implementare un salto temporale di cinque anni, spostando l’ambientazione dal 1995 (Stagione 1) al 2000, rappresenta un’evidente progressione narrativa: personaggi più maturi e la loro impresa criminale, che evolve da atti adolescenziali impulsivi a operazioni potenzialmente più calcolate e sofisticate.
Un nuovo colpo nel mondo dell’arte
La seconda stagione di “Barracuda Queens” riprende la storia nell’anno 2000, cinque anni dopo gli eventi che hanno concluso la prima stagione. Lollo (Alva Bratt) fa il suo grande ritorno a Stoccolma dopo gli studi a Parigi, interrompendo immediatamente lo stile di vita normale e lontano dai furti che le sue amiche Mia (Tea Stjärne), Klara (Tindra Monsen), Frida (Sandra Zubovic) e Amina (Sarah Gustafsson) avevano adottato a malincuore. La noia delle loro vite privilegiate lascia rapidamente spazio a nuovi intrighi, poiché il fascino delle loro emozioni passate si rivela troppo forte per resistere.
Il loro nuovo obiettivo segna un’escalation significativa nelle loro attività criminali: il lucrativo mondo dell’arte. La loro lista dei desideri aggiornata ora include non solo champagne, ma un intero appartamento di otto stanze a Östermalm, un notevole miglioramento rispetto ai loro precedenti furti nei sobborghi. Questo passaggio da furti in case relativamente poco sofisticati a intricati colpi d’arte significa un chiaro aumento nella sofisticazione criminale delle ragazze e nei rischi intrinseci coinvolti. Suggerisce che le loro motivazioni sono andate oltre il semplice saldare un debito, abbracciando ora il finanziamento di uno stile di vita sempre più stravagante. Ciò implica un’esplorazione più profonda di temi come l’avidità, il sentirsi in diritto e la natura potenzialmente dipendente delle loro attività illecite.
Un punto chiave di tensione per la stagione ruota attorno alla promessa fatta alla madre di Lollo, Margareta (Izabella Scorupco), che le ragazze avrebbero cessato le loro attività criminali. Tuttavia, l’attrazione magnetica per l’adrenalina di cui “sentivano davvero la mancanza” e la prospettiva di finanziare i loro lussuosi desideri si rivelano troppo forti per resistere. Il teaser chiede minacciosamente: “Cosa potrebbe andare storto?”. La menzione esplicita di questa promessa introduce un conflitto familiare e morale diretto, alzando la posta in gioco oltre le ripercussioni legali, fino al tradimento personale e all’erosione della fiducia. Ciò suggerisce che la nuova stagione approfondirà ulteriormente le conseguenze delle loro azioni, passando dal “caos fortuito” dei loro furti iniziali a un territorio più pericoloso e moralmente ambiguo.
La Stagione 1 aveva presentato le “Barracuda Queens” come adolescenti insoddisfatte provenienti da un ambiente altolocato, che si dedicano al crimine per “liberarsi dalle aspettative riposte sulle donne”. L’escalation verso il furto d’arte a Östermalm, un’altra zona benestante, indica che la loro impresa criminale è andata oltre la ribellione iniziale o la necessità finanziaria. Ciò suggerisce un esame più approfondito di come il privilegio possa fomentare un senso di invincibilità e un distacco dalle conseguenze.
Le ragazze non rubano solo per soldi; cercano attivamente l'”adrenalina”. Ciò implica un possibile ciclo di criminalità alimentato dalla noia e dal desiderio di emozioni forti piuttosto che da un bisogno genuino, sollevando interrogativi sul fatto che le loro azioni siano realmente liberatorie o le stiano semplicemente intrappolando in uno stile di vita più pericoloso. La serie potrebbe esplorare come le loro motivazioni iniziali si siano trasformate in qualcosa di più egoistico e potenzialmente distruttivo.

Dal debito all’audacia: Un riassunto del regno delle Barracuda Queens
Per coloro che non conoscono la serie, “Barracuda Queens” ha catturato per la prima volta il pubblico nel 2023, presentando un gruppo di adolescenti privilegiate ma annoiate di Djursholm, un ricco sobborgo di Stoccolma. Ambientata nel 1995, la stagione iniziale ha seguito Lollo, Mia, Klara e Frida mentre uno scatenato fine settimana le ha portate ad accumulare debiti ingenti, spingendole a intraprendere una serie di furti in abitazioni ai danni dei loro ricchi e ignari vicini.
La serie è notoriamente liberamente ispirata a fatti reali, aggiungendo un ulteriore livello di intrigante interesse alla sua serie di colpi messi a segno da una banda di ragazze in un contesto altolocato. Questa enfasi sull’ispirazione dal mondo reale è un potente elemento giornalistico, che sfrutta il fascino diffuso per il genere true crime e conferisce una patina di autenticità e serietà alla narrazione romanzata. Permette alla serie di esplorare i fondamenti psicologici e sociali di eventi reali, pur prendendosi libertà creative, poiché “molte cose sono state cambiate, ma va benissimo così e, anzi, lo rende più divertente”. Per un articolo di cronaca, evidenziare questo aspetto eleva immediatamente la serie oltre un tipico teen drama, rendendola più avvincente e degna di nota, basando la sua stravagante premessa su una realtà riconoscibile, sebbene romanzata. Ciò stabilisce anche l’aspettativa che la Stagione 2 continuerà a basarsi o a riflettere dinamiche del mondo reale, seppur liberamente.
La Stagione 1 ha esplorato temi di ribellione contro le aspettative sociali, le complessità dell’amicizia e i dilemmi morali che sorgono nel cercare la liberazione attraverso mezzi illeciti. Nonostante alcuni critici abbiano sottolineato che i personaggi fossero “generalmente sgradevoli”, la serie è stata ampiamente elogiata per la sua “grande energia”, “colonna sonora incredibile” ed “episodi veloci e leggeri”, che l’hanno resa un “binge-watching soddisfacente e veloce”.
Il cast ritorna
I fan saranno felici di rivedere il cast principale di “Barracuda Queens” riprendere i propri ruoli, assicurando la continuità degli amati personaggi e delle loro dinamiche. Alva Bratt torna come l’istigatrice Lollo, accanto a Tea Stjärne nei panni di Mia, Tindra Monsen in quelli di Klara, Sandra Zubovic come Frida e Sarah Gustafsson nel ruolo di Amina. Anche Izabella Scorupco ritorna come la madre di Lollo, Margareta Millkvist, la cui influenza e preoccupazione giocheranno senza dubbio un ruolo più importante in questa stagione, data la promessa infranta dalle ragazze. Il ritorno confermato del cast principale è vitale per il coinvolgimento dei fan, poiché gli spettatori hanno già investito emotivamente in questi personaggi e nelle loro relazioni, permettendo la progressione naturale dei loro archi narrativi.
Dietro le quinte, la continuità creativa si mantiene salda, un fattore cruciale per preservare la qualità e il tono consolidati della serie. Amanda Adolfsson, che ha creato e diretto tutti e sei gli episodi della Stagione 1, rimane al timone. Le produttrici Frida Asp e Fatima Varhos, insieme alle sceneggiatrici Camilla Ahlgren, Sofie Forsman, Tove Forsman e Veronica Zacco, assicurano che la serie mantenga la sua voce e visione distintive. Il mantenimento di questo team creativo centrale è un forte indicatore che il tono unico della serie, lo stile visivo e la qualità narrativa che hanno avuto successo con il pubblico nella Stagione 1 saranno preservati. Questa stabilità creativa minimizza il rischio di un “calo della seconda stagione” e assicura ai fan che la serie continuerà a offrire la convincente miscela di dramma, umorismo e crimine che si aspettano.
Fascino svedese
La Stagione 2 promette un livello ancora maggiore di dramma e suspense. Il passaggio da furti in case relativamente poco sofisticati a intricati colpi d’arte suggerisce una narrazione criminale più complessa, che probabilmente implicherà rischi maggiori e avversari più formidabili. Il salto temporale di cinque anni permette anche un’esplorazione più profonda della maturità (o della sua mancanza) dei personaggi e delle mutevoli conseguenze delle loro azioni.
La serie mantiene lo stile distintivo del programma: un’estetica vivace anni ’90/inizio 2000, una narrazione dal ritmo serrato e una colonna sonora energica che amplifica il caos e l’adrenalina.
Con i suoi episodi veloci da mezz’ora e la sua narrazione avvincente, la serie è pensata per un binge-watching appagante.
Insomma: lusso, bellezza, ambizione e arte. Lo adoriamo!
Buona visione.
Dove vedere “Barracuda Queens”
