Sleeping Dogs è un thriller diretto da Adam Cooper con protagonista Russell Crowe. Con Karen Gillian, Marton Csokas, e Tommy Flanagan. È basato sul romanzo di E.O. Chirovici.

“Sleeping Dogs” non è un thriller originale né un film che non abbiamo visto prima, al contrario, è un film che gioca sul sicuro e che, in ogni momento, vuole aderire alle regole del thriller psicologico di omicidio: dare un po’ di morbosità allo spettatore e, soprattutto, sorprendere attraverso la razionalizzazione del mistero con svolte narrativa. Lo fa e lo fa bene, ma senza molta originalità, il che riduce l’efficacia di queste svolte narrative.

Buona premessa che, tuttavia, abbiamo già visto prima in quello che sembrerebbe un mix tra Memento e Final Analysis. Ma che alla fine non assomiglia a nessuno di essi.

Sleeping Dogs
Sleeping Dogs

Trama

Un detective che è stato sottoposto a un trattamento sperimentale per l’Alzheimer deve riesaminare il caso di un uomo accusato di omicidio in cui lui stesso è intervenuto. Il caso lo porta a indagare sull’omicidio di un professore universitario che studia la mente e i ricordi e su una misteriosa donna che lavorava con il professore.

Sul film

Per i fan di Russell Crowe: in forma, quello che si dice “in forma” non lo è, ma rimane un buon attore che, con poco sforzo, sa comporre un personaggio che avrebbe potuto essere più complesso ma che, a causa della semplicità della sceneggiatura, non bisogna riflettere troppo sul come interpretarlo. Spesso, si limita a recitare i dialoghi e lasciare che il suo personaggio si lasci guidare dalle sequenze e dalla trama, ma è parte del lavoro del buon attore: adattarsi anche a questo tipo di film in cui bisogna lasciare che le svolte siano al di sopra delle interpretazioni.

Karen Gillian, che è un’attrice straordinaria, ha il difficile compito di brillare in un film in cui la sceneggiatura non le permette. Nonostante porti con sé tutto il mistero della trama, non riesce a brillare perché i dialoghi non lo permettono e, nonostante tutto il mistero che il personaggio racchiude, rimane un personaggio senza alcun mistero oltre a quello conferito dai dialoghi.

Per quanto riguarda la regia: disuguale in un film che si svolge lentamente, si accelera e si sofferma su alcuni flashback troppo spesso, a volte vuole essere un mistero nella mente e, altre volte, un thriller di omicidi. Non riesce a decidersi, cercando di accontentare il genere stesso e ciò che lo spettatore si aspetta, senza riuscire a farlo.

La nostra opinione

“Sleeping Dogs” va deludendo e perdendo interesse man mano che i tentativi di cambiare la trama falliscono uno dopo l’altro e che, vicino alla fine, non ci sarà più nulla che possa sorprenderci in questo film con una buona atmosfera, buone interpretazioni, ma con una sceneggiatura prevedibile in un film completamente leggero alla fine.

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Matha Lucas è critico cinematografico presso MCM. Il cinema è il suo hobby e scrivere di film è il suo miglior rimedio.

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