Indiana Jones e il quadrante del destino è un film diretto da James Mangold e interpretato da Harrison Ford, Mads Mikkelsen, Phoebe Waller-Bridge e Antonio Banderas.
L’eroe più iconico, classico ed eterno del cinema d’avventura, Indiana Jones, è tornato per concludere la saga (o almeno così dicono). Lo fa nel modo migliore, con un film pieno di emozione pensato per non deludere i fan, con continui omaggi a tutti i capitoli precedenti e offrendo una buona conclusione con questo film che si gusta e, allo stesso tempo, ci fa sentire sempre di più la mancanza di quel fantastico cinema d’avventura degli anni ottanta.
È possibile che alcuni punti della sceneggiatura siano assurdi e alcune situazioni siano folli, che le cose accadano per pura casualità quantistica e per possibilità infinitesimali, ma fa parte del fascino di questo cinema che si basa sull’impossibile e che continua a intrattenere, nonostante alcuni lo neghino.
Recensione di “Indiana Jones e il quadrante del destino”
Soprattutto, è un film che prende le migliori scene dei film precedenti, i migliori scenari e le battute più iconiche, le ripete sfacciatamente come omaggio e, non nascondiamolo, ci fa venire la nostalgia.
Un film e un personaggio che ci ha conquistato come spettatori, tanto che ripetendo lo stesso schema, ci tiene incollati fino alla fine. Non ha bisogno di inventare nulla di nuovo: i nazisti, i tesori, gli amici e le sequenze d’azione nel bel mezzo della ricerca dell’impossibile che abbiamo sempre amato.
Un grande successo, questa volta cercano un artefatto di Archimede che ci porterà in un’altra epoca, metafora del film stesso, che utilizza le tecniche degli anni ottanta con la tecnologia di oggi.
E poi, la ciliegina che arriva all’inizio, tutti la vedranno e ne parleranno perché è impossibile non notare le prime scene: un flashback di Indiana Jones trenta o quarant’anni fa, con Harrison Ford giovane di nuovo e la controversia sul tavolo: è in grado l’IA di sostituire gli attori in carne e ossa? Una risposta ovvia che ci fa vivere ancora di più la nostalgia di questo film che conclude un ciclo e apre le porte a un nuovo futuro, chissà se con Harrison Ford o con il suo fantasma digitale.
Un film che sa ringiovanire contemporaneamente il mito e offrirci esattamente la stessa cosa, anche se siamo un po’ noi ad essere cambiati, un po’ noi che, come Indi, siamo stanchi di essere quei bambini degli anni ottanta con avventure basate, ora lo sappiamo, su un assurdo.
La nostra opinione
“Indiana Jones e il quadrante del destino” è quel fantastico assurdo che è riuscito a invecchiare e, allo stesso tempo, si rifiuta di farlo con il sorriso più beffardo.
Godetevelo, perché non si fa più cinema come questo.
Data di uscita
30 giugno 2023
Sinossi
Nel 1969, l’archeologo e avventuriero statunitense Indiana Jones vive sullo sfondo della corsa allo spazio. Jones è a disagio per il fatto che il governo federale degli Stati Uniti d’America abbia reclutato ex nazisti per aiutare a battere l’Unione Sovietica nella competizione per arrivare nello spazio. La sua figlioccia, Helena, lo accompagna nel suo viaggio. Nel frattempo, Jürgen Voller, un membro della NASA ed ex nazista coinvolto nel programma di allunaggio, desidera rendere il mondo un posto migliore come meglio crede.
Regista
James Mangold
James Mangold (nato il 16 dicembre 1963) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico e televisivo statunitense. È noto soprattutto per i film Cop Land (1997), Girl, Interrupted (1999), Walk the Line (2005), The Wolverine (2013) e Logan (2017), l’ultimo dei quali gli è valso una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Ha poi diretto e prodotto il film drammatico sportivo Ford contro Ferrari (2019), che gli è valso una nomination all’Oscar per il miglior film.
Il cast
Harrison Ford / Indiana Jones | Mads Mikkelsen / Dr. Jürgen Voller | Phoebe Waller-Bridge / Helena |
Antonio Banderas / Renaldo | Boyd Holbrook / Klaber | Toby Jones / Basil |
Shaunette Renée Wilson / Agent Mason | Thomas Kretschmann / Colonel Weber | Olivier Richters |