“Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna” – Una commedia romantica intrecciata con il marketing e l’esplorazione spaziale

“Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna” è un film diretto da Greg Berlanti con Scarlett Johansson, Channing Tatum e Woody Harrelson.

Negli anni ’60, gli Stati Uniti e la Russia si sono impegnati in una feroce rivalità per essere i primi a far atterrare un essere umano sulla Luna. Questo periodo ha segnato l’inizio di una frenetica corsa tecnologica. Contemporaneamente, era in corso un’altra gara: una battaglia di marketing e pubblicità intorno all’iconica missione Apollo 11, il primo atterraggio con equipaggio sulla Luna.

“Fly Me to the Moon” non si concentra direttamente sulla missione storica in sé. Racconta invece la storia di una donna che ha trasformato questo evento monumentale in una sensazione mediatica grazie a una pubblicità intelligente, a strategie di marketing innovative e ad altre tattiche che hanno elevato la popolarità della missione a nuove vette.

La protagonista è una donna esperta nella vendita e nell’inganno, ma cosa succede quando le viene affidato il compito di ingannare un’intera nazione sull’autenticità della missione? Può fabbricare un montaggio che metta in discussione la verità stessa della missione Apollo 11? Il film si immerge nelle acque torbide di questo enigma etico.

L’umanità ha davvero raggiunto la Luna o si è trattato di un’elaborata bufala?

Il film “Fly Me to the Moon” ha come protagonista Scarlett Johansson, che non solo interpreta, ma produce anche il film. Il coinvolgimento della Johansson fa sì che la narrazione orbiti intorno all’influenza e alla manipolazione della percezione del pubblico da parte del suo personaggio.

Indubbiamente, il film si addentra nel dibattito controverso che circonda la presunta bufala dello sbarco sulla Luna, ritraendola come una grandiosa montatura. “Fly Me to the Moon” è un’opera di finzione, che lascia gli spettatori a riflettere sulla veridicità di ciò che il mondo ha visto.

Questa creazione cinematografica esplora la presunta orchestrazione dietro lo sbarco sulla Luna.

Informazioni sul film

Questo film naviga abilmente nei regni della commedia, del romanticismo e di uno degli argomenti più dibattuti dagli anni ’70: l’umanità ha davvero messo piede sulla Luna o è stato tutto un elaborato stratagemma? Il film è divertente e umoristico, evitando le controversie politiche evidenti. È una visione piacevole, coinvolgente nella sua narrazione e realizzata in modo impressionante sia dal punto di vista tecnico che della sceneggiatura. Rispetta tutte le caratteristiche di una produzione hollywoodiana con grandi star: è sobrio, leggero e rilassato. Non ci sono grandi shock o linguaggio offensivo; la sceneggiatura è efficiente e i personaggi sono ben realizzati.

Il trattamento hollywoodiano è evidente in un film che alla fine riflette su Hollywood stessa e sulla sua inclinazione a trasformare le realtà in finzioni iperrealistiche.

Questo film è una miscela di commedia romantica diretta e una narrazione sulle fake news, che si colloca a cavallo tra le due cose senza impegnarsi completamente in nessuna.

La qualità della produzione è eccezionale, completata da un’eccellente fotografia.

Il nostro verdetto

“Fly Me to the Moon” lascia il pubblico con un senso di ambivalenza. Non abbraccia pienamente la sua identità di commedia romantica, né si addentra nelle potenziali controversie a cui allude. Il film si accontenta di essere un prodotto raffinato, evitando le controversie più profonde che il suo soggetto suggerisce di affrontare.

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