La chimera è un film diretto da Alice Rohrwacher con Josh O’Connor. Con Carol Duarte, Vincenzo Nemolato e Isabella Rossellini.

La chimera
La chimera

“La chimera” è uno di quei film che, sin dall’inizio, sono speciali e amabili per questo: è eccentrico, poetico e un vero e proprio tributo al cinema italiano e all’Italia stessa e alla sua storia.

È una trama che, nella sua semplicità, risulta complicata: una banda di ladri di antichità e tombe. Nel frattempo, il nostro protagonista cerca la sua “chimera”, quel qualcosa che è dentro, quello che vogliamo fare, quello che stiamo cercando senza sapere che stiamo cercando e quello che, nella ricerca, ci rende umani.

Attenzione: ha viaggiato per metà Europa e parte del Nord America conquistando lodi per la sua poesia e lirismo e la sua regista è già un fenomeno tra i nuovi registi.

E Alice Rohrwacher è già una stella del cinema europeo degli ultimi anni.

Sul film

Potrebbe farvi innamorare, come è successo a molti, o potrebbe essere uno di quei film che sono destinati a piacere solo al pubblico dei festival, lasciando il grande pubblico un po’ a bocca aperta e con un’espressione del tipo “di cosa parla”. Sì, “La chimera” è uno di quei film italiani che ha tutto il sapore di quel meraviglioso cinema degli anni ’50 o ’60, con Fellini in testa o, in un modo completamente diverso, lo stesso Rossellini.

Tra l’altro, qui appare la sua famosissima figlia, Isabella.

È un’opera sulla Storia, sull’archeologia e, soprattutto, sulla mitologia e la poesia, un film che trasforma il mondano in un’ode al divino e trasforma questa divinità quasi in una commedia. Tuttavia, non è un film di grandi dialoghi né pretenzioso né pomposo nella sua cinematografia: racconta qualcosa di molto poetico in un modo intimo, spesso dalla telecamera a mano e senza cercare l’artificiosità dei piani complessi in una poesia che cerca più la naturalezza che il pomposo.

“La chimera” ha, soprattutto, l’eccellente qualità di essere speciale senza essere contorta né forzata né barocca. Una storia sul tempo, la civiltà e i sogni che, reali o chimerici, crollano e si costruiscono un po’ ad ogni passo che i protagonisti di quest’opera compiono. Vi avvertiamo, potrebbe farvi innamorare o disgustare nella sua sincera poesia, viscerale e unica.

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Liv Altman è una giornalista. È una critica cinematografica con sede in Texas.

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