Prada presenta la mostra “Paraventi: Keiichi Tanaami – パラヴェンティ :田名網 敬一”, con il supporto di Fondazione Prada, dal 3 novembre 2023 al 29 gennaio 2024 a Prada Aoyama Tokyo. Il quinto piano dell’edificio progettato da Herzog & de Meuron ospita la personale dell’artista Keiichi Tanaami, curata da Nicholas Cullinan, contemporaneamente all’ampia mostra collettiva “Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries” presentata nella sede di Milano di Fondazione Prada dal 26 ottobre 2023 al 22 febbraio 2024.

La mostra di Milano indaga la storia e interpreta i significati di questi oggetti, ripercorrendo le traiettorie di reciproche contaminazioni tra Oriente e Occidente, i processi di ibridazione fra diverse forme d’arte e funzioni, le collaborazioni tra designer e artisti e, infine, la creazione di opere inedite. I paraventi rappresentano il concetto di liminalità e di soglia fra due condizioni, in senso letterale e metaforico, in quanto attraversano le barriere tra discipline, culture e mondi diversi.

Terutada Shikibu
Terutada Shikibu
Plum, Bamboo and Mynah Bird
six-panel folding screen, Late Muromachi Period (16th century) Courtesy of London Gallery, Tokyo

Il progetto si declina in due esposizioni complementari a Prada Rong Zhai a Shanghai e a Prada Aoyama. In particolare, entrambe le mostre nascono da commissioni affidate ad artisti che si concentrano sul modo in cui la natura dei paraventi è attualmente influenzata dalla nostra pervasiva esperienza digitale di stratificazione di immagini e di effetti multischermo.

Prima dell’avvento delle tecniche di elaborazione meccanica delle immagini nel XIX secolo, lo schermo non era uno strumento di visibilità, ma principalmente un elemento di protezione. Il contrasto tra svelamento e nascondimento sopravvive oggi principalmente negli schermi dei nostri dispositivi, finestre al tempo stesso opache e trasparenti. Le immagini sugli schermi forniscono un accesso virtuale e dettagliato ad archivi e database e celano il funzionamento dell’hardware, rimarcando una relazione ambigua tra superficie e profondità.

La mostra di Tokyo esplora la dimensione narrativa e performativa dei paraventi. Allude al loro impiego come elementi di scena per il Teatro Kabuki e nel Kamishibai, una forma di teatro e narrazione di strada con disegni su carta nata nei templi buddisti giapponesi nel XII secolo e diventata popolare durante la Grande Depressione degli anni Trenta del XX secolo e nel secondo dopoguerra.

Keiichi Tanaami
Keiichi Tanaami
Red Shade
2021
Digital animation, 6 min 44 sec
© Keiichi Tanaami Courtesy of Nanzuka

Keiichi Tanaami (Tokyo, 1936), uno dei principali artisti pop in Giappone dagli anni Sessanta, ha creato una nuova installazione ambientale per gli spazi di Prada Aoyama, ampliando il concetto del suo paravento concepito per la mostra di Milano. L’intervento include un’installazione video che si sviluppa come un paravento, un paravento realizzato con la tecnica del collage e una scultura a forma di libro con un video mapping che enfatizzano la nozione di svelamento ed evocano la tradizione Kamishibai.

L’opera commissionata a Tanaami combina la cultura pop americana con gli elementi stilistici e le tecniche dell’illustrazione giapponese, come la stampa ukiyo-e. Personaggi dei cartoni e dell’universo cinematografico, collocati in paesaggi surreali e psichedelici, incontrano figure iconiche di

opere d’arte come Guernica di Pablo Picasso, manifestando il rifiuto delle gerarchie formali del Neo-Dada.

Privilegiando il metodo al mezzo, la pratica di Tanaami attraversa vari linguaggi che includono la graphic novel, il collage, la scultura, la pittura e il cinema. Mentre il suo paravento in mostra a Milano cristallizza le immagini in movimento, l’installazione di Tokyo è in grado di generare un processo inverso, restituendo il carattere performativo originario alle immagini che hanno ispirato la sua realizzazione. L’opera si aprirà quindi alle declinazioni contemporanee e future della nozione di paravento, mettendo ulteriormente in luce il contrasto tra ciò che è nascosto e rivelato, celato e dispiegato.

La mostra di Tokyo include anche un paravento di sei pannelli intitolato Plum, Bamboo and Mynah Birds e realizzato da Terutada Shikibu, un pittore noto per l’utilizzo della tecnica a inchiostro e acqua e vissuto durante il tardo periodo Muromachi (XVI secolo). Questo paravento antico rappresenta un chiaro esempio dell’utilizzo della struttura a pannelli per restituire un effetto di movimento, superando abilmente la pittura tradizionale di paesaggio. L’opera si confronta con la complessità caleidoscopica e colorata dello stile di Tanaami, rivelandone le connessioni con la storia dell’arte.

Portrait of Keiichi Tanaami
Portrait of Keiichi Tanaami
© Keiichi Tanaami
Courtesy of Nanzuka

Note biografiche

Keiichi Tanaami (1936, Tokyo) ha raggiunto il successo negli anni Sessanta creando immagini ora profondamente radicate nell’immaginario culturale sia giapponese che statunitense. È considerato il precursore del movimento Superflat oggi rappresentato, tra gli altri, da Takashi Murakami e Yoshimoto Nara. Il lavoro di Tanaami è stato innanzitutto influenzato dai manga e del movimento Neo-Dada in Giappone, mescolandosi alla sua esperienza della Seconda Guerra Mondiale durante l’infanzia. Il conflitto è un motivo ricorrente nelle sue opere che raffigurano raid aerei, razzi e raggi di luce bianca causati dalla detonazione di esplosivi. I suoi dipinti riflettono anche le sue memorie infantili del Kamishibai, produzioni teatrali pubbliche per i bambini giapponesi.

La pratica artistica di Tanaami è anche caratterizzata da una continua combinazione di tecniche artistiche (disegno, pittura, collage, illustrazione grafica, cinema e scultura). L’iconografia pop americana è contestualizzata all’interno di un complesso dialogo con le forme tradizionali dell’illustrazione giapponese come l’ukiyo-e, una tecnica di stampa con matrici di legno. Attraverso queste tecniche, le icone familiari americane (Betty Boop, i cowboy e Superman, tra gli altri) si trasformano in personaggi che abitano avvolgenti paesaggi surreali creati dall’artista. Il fascino di Tanaami per l’iconografia pop americana e la sua collisione con la tradizione giapponese esplorano la tensione tra poli opposti, come l’Oriente e l’Occidente, la violenza e l’innocenza, l’immaginario commerciale e l’arte elitaria.

Il lavoro di Tanaami è stato incluso in numerose personali internazionali sia in istituzioni pubbliche che in gallerie come Nanzuka Underground, Tokyo; Venus Over Manhattan, New York; Jeffrey Deitch, New York, Los Angeles; Almine Rech, Parigi, Londra, Shanghai; Karma International, Zurigo; e Kunstmuseum Luzern, Lucerna, tra gli altri. Le sue opere sono presentate in collezioni permanenti di istituzioni pubbliche in tutto il mondo come il Museum of Modern Art, New York; lo Yokohama Museum of Art, Yokohama; l’Art Institute of Chicago; la National Portrait Gallery,

Washington, D.C; la National galerie im Hamburger Bahnhof – Museum fur Gegenwart, Berlino; M+ (Museum for Visual Culture), Hong Kong; e il Walker Art Center, Minneapolis.

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Notizie su arte, mostre, musei e artisti di tutto il mondo. Una visione internazionale del mondo dell'arte. Responsabile della sezione Arte: Lisbeth Thalberg

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