La David Gill Gallery di Londra indaga la biofilia contemporanea nella mostra ‘New Nature’

12 Dicembre 2025
JEWELLERY | 'NEW NATURE'
An exhibition of fine jewellery curated by Carol Woolton
JEWELLERY | 'NEW NATURE' An exhibition of fine jewellery curated by Carol Woolton

La David Gill Gallery ha annunciato New Nature, una prossima mostra collettiva di alta gioielleria curata dall’autrice e storica Carol Woolton. Attraverso le opere di sette designer internazionali, l’esposizione esplora la diversità del design attuale, postulando che l’interpretazione artistica della natura sia indissolubilmente legata ai mutamenti tecnologici, artistici e ambientali della nostra epoca.

Il quadro curatoriale affronta il concetto di “nuova natura” sullo sfondo dell’ansia ecologica globale. Woolton suggerisce che, sebbene il design biofilico abbia storicamente servito ad arricchire le arti decorative, l’attenzione moderna si è spostata dall’appropriazione di esotiche fioriture da serra verso un apprezzamento protezionistico di una flora umile e autoctona. Questa transizione è evidente nel lavoro dell’artista britannico Christopher Thompson Royds, che eleva elementi botanici di siepe come trifogli e amenti — spesso trascurati e considerati erbacce — restituendoli in argento e bronzo, sfidando così le gerarchie di valore tradizionali dell’alta gioielleria.

Una parte significativa della mostra è dedicata all’innovazione materica e alla sovversione delle tecniche classiche. L’artista romano Maurizio Fioravanti, autodidatta, rivitalizza l’antica tradizione del micromosaico fondendo questo mestiere storico con materiali d’avanguardia. I suoi orecchini “Cage”, ad esempio, incastonano preziosi micromosaici in ali di porcellana montate su leggere strutture in zirconio, operando una sintesi tra antichità e ingegneria moderna. Parallelamente, Fabio Salini, anch’egli di base a Roma, attinge alla sua formazione in scienze geologiche per introdurre nel suo lavoro d’atelier elementi non tradizionali come fibra di carbonio, cuoio e paglia, adottando un approccio concettuale che mette in discussione le norme stabilite del lusso.

L’esposizione giustappone inoltre il rigore architettonico alla fluidità narrativa. L’architetto e designer libanese con base nel Regno Unito, Dina Kamal, applica principi di proporzione, contesto e struttura ai suoi gioielli, ricercando un equilibrio tra stabilità architettonica e forma sensuale, come testimoniano i suoi anelli “fish-tail” in oro opaco. In contrasto, Michelle Ong, co-fondatrice della maison di Hong Kong Carnet, utilizza la narrazione e la filosofia cinese per esplorare le cinque fasi della natura: legno, fuoco, terra, metallo e acqua. I suoi contributi sono caratterizzati da biomimetismo e precisione tecnica, esemplificati da ali di farfalla in pizzo di diamanti che articolano temi di leggerezza che sfidano la gravità.

Approfondendo l’arte delle texture, il designer statunitense Mish Tworkowski presenta opere ispirate all’orticoltura, utilizzando l’oro per replicare le superfici irregolari della corteccia degli alberi e dei ramoscelli osservati nel nord dello stato di New York. La galleria introduce inoltre l’esordiente Philippe Vourc’h, di base a Parigi, la cui collezione di debutto “Lobe” si concentra sull’astrazione di momenti effimeri, caratterizzata da un’eleganza sofisticata e senza tempo.

Francis Sultana, CEO della David Gill Gallery, situa questa mostra all’interno del più ampio contesto storico della galleria, notando un’eredità nella presentazione di objets de désir che spazia dalla mostra 50 Years of Fashion nel 1987 fino alle esposizioni contemporanee di artisti come Line Vautrin e Michele Oka Doner.

New Nature sarà visitabile presso la David Gill Gallery, situata al 2-4 di King Street a Londra, dal 14 novembre al 22 dicembre 2025.

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