“The Royals” su Netflix: Bhumi Pednekar e Ishaan Khatter protagonisti di una scommessa sulla commedia romantica

09/05/2025 - 03:03 EDT
The Royals - Netflix
The Royals - Netflix

Netflix lancia “The Royals”, una serie che unisce il talento di Bhumi Pednekar e Ishaan Khatter in una commedia romantica con elementi drammatici, ambientata in un contesto regale. Questa serie segna una notevole collaborazione tra il colosso dello streaming e Pritish Nandy Communications. La serie prospetta un allettante scontro tra uno “ziddi rajkumar” (principe testardo) e una “girlboss aamkumari” (borghese in carriera), ponendo la domanda: il loro incontro porterà a un “disastro reale o a una storia d’amore shahi (regale)?”. “The Royals” offre un mix di grandezza regale, battaglie in sala riunioni e romanticismo inaspettato.

La trama

La narrazione di “The Royals” è incentrata su Aviraj Singh, il Maharaja di Morpur, interpretato da Ishaan Khatter, la cui famiglia reale è sull’orlo della rovina finanziaria. In questa precaria situazione entra in scena Sophia Shekhar, pragmatica e ambiziosa CEO di una startup chiamata “Work Potato”, interpretata da Bhumi Pednekar. Viene assunta per salvare il vacillante retaggio della famiglia, e la sua soluzione proposta è la trasformazione del fatiscente Palazzo di Morpur, o haveli (dimora tradizionale), in un lussuoso Bed & Breakfast. Questa premessa porta inevitabilmente a una collisione di mondi. La dinamica iniziale tra Aviraj e Sophia è caratterizzata dall’odio a prima vista, con i loro ego e le loro ambizioni contrapposte che alimentano un conflitto immediato. Tuttavia, con lo svilupparsi della storia, ci si aspetta che questo antagonismo professionale evolva in “flirt, frizione e un’attrazione ardente”. Le creatrici Rangita e Ishita Pritish Nandy descrivono i loro protagonisti come due individui “costantemente in contrasto, ma irresistibilmente attratti l’uno dall’altra”. Sebbene la storia specifica di Morpur e dei suoi abitanti sia fittizia, il concetto di fondo dei palazzi reali indiani riconvertiti in hotel storici e B&B aggiunge un livello di plausibilità a questa “fiaba contemporanea”. Numerosi esempi reali, come il Palazzo Umaid Bhawan a Jodhpur, hanno percorso con successo questa transizione, offrendo uno sguardo sugli stili di vita regali a un pubblico più ampio. L’espediente narrativo del “palazzo trasformato in B&B” è più di un semplice sfondo per la storia d’amore; funge da potente metafora della continua negoziazione tra il ricco patrimonio storico dell’India e le sue moderne aspirazioni economiche globalizzate. Il palazzo, con i suoi “lampadari fatiscenti” e la sua “gloria sbiadita”, rappresenta la tradizione. La startup di Sophia e la sua proposta di B&B incarnano la modernità, il commercio e l’inevitabile cambiamento. Il loro scontro su questa impresa riflette un dialogo culturale più ampio all’interno dell’India su come preservare l’inestimabile eredità del passato abbracciando al contempo le forze dinamiche del futuro. Allo stesso modo, il classico cliché narrativo “da nemici ad amanti” è intriso di dinamiche di potere particolarmente rilevanti per l’India contemporanea. Aviraj, il “principe privilegiato”, rappresenta una forma consolidata di potere aristocratico. Sophia, la “CEO che si è fatta da sé” e una “donna in un mondo di uomini” che “si è fatta strada con fatica”, incarna la crescente influenza dell’imprenditoria della nuova era e dell’ambizione femminile. Il loro conflitto, quindi, non è meramente personale, ma anche un riflesso di più ampi cambiamenti sociali su dove risiedano il potere e l’influenza nell’India moderna.

Il cast

Al centro di “The Royals” ci sono Bhumi Pednekar nei panni di Sophia Shekhar e Ishaan Khatter in quelli di Aviraj Singh. Sophia è rappresentata come una “aamkumari (borghese) capa” e una “imprenditrice combattiva”, l’ambiziosa CEO di “Work Potato”. Pednekar descrive il suo personaggio come fiero, ambizioso ed emotivamente onesto, qualcuno che è al tempo stesso “ambizioso e profondamente riconoscibile”. Questa serie segna il debutto di Pednekar in un ruolo da protagonista in una serie OTT, una tappa significativa nella sua carriera. Di fronte a lei, Ishaan Khatter interpreta Aviraj Singh, lo “ziddi rajkumar” (principe testardo) di Morpur, un “‘principe’ giocatore di polo” che è anche un “affascinante principe festaiolo”. Khatter ha definito Aviraaj il “personaggio più frustrantemente affascinante” che abbia mai interpretato, suggerendo una personalità complessa e attraente. A supportare la coppia principale c’è un impressionante cast di contorno. La presenza della leggendaria Zeenat Aman conferisce una notevole solennità e un tocco di nostalgia, con i fan che esprimono particolare entusiasmo per il suo ruolo. La stessa Aman ha trovato il progetto “rinfrescante e creativamente appagante”, apprezzando la collaborazione con talenti più giovani. Sakshi Tanwar, nota per le sue potenti interpretazioni, interpreta una matriarca reale, “Rani Maa” (Regina Madre). Ha condiviso che calarsi nei panni di un reale le è sembrato “surreale all’inizio”, un notevole cambiamento rispetto ai suoi ruoli più incentrati sulla gente comune, il che sottolinea la voluta grandiosità della serie. Il cast include inoltre attori esperti come Dino Morea, Milind Soman (che interpreta Maharaj, il defunto padre di Aviraj), Chunky Panday, insieme a talenti contemporanei come Vihaan Samat, Sumukhi Suresh, Lisa Mishra, Kavya Trehan, Udit Arora e Luke Kenny, promettendo un ricco ventaglio di personaggi.

I creatori della serie

“The Royals” è una creazione di Rangita Pritish Nandy e Ishita Pritish Nandy, la cui casa di produzione, Pritish Nandy Communications (PNC), è nota per la sua “narrazione ingegnosa e attenta alla cultura pop”. Questa serie segna la prima collaborazione di PNC con Netflix, una partnership significativa nel panorama dei contenuti indiani. Le redini della regia sono nelle mani di Priyanka Ghose e Nupur Asthana, incaricate di dare vita a questa visione. Il team di sceneggiatori è guidato da Neha Veena Sharma, con i contributi di Vishnu Sinha e Iti Agarwal, e dialoghi scritti da Annukampa Harsh. Rangita Pritish Nandy ha elogiato gli sceneggiatori per aver creato personaggi così avvincenti che attori di fama li hanno trovati irresistibili. La scala della produzione e l’estetica puntano alla grandezza e all’autenticità. Le riprese si sono svolte in location reali, tra cui il City Palace di Udaipur e il Rambagh Palace, il che aggiunge intrinsecamente un livello di realismo e splendore visivo. La collaborazione tra PNC, con la sua voce distintiva nella narrativa urbana indiana, e Netflix, una potenza globale dello streaming, rappresenta un’alleanza strategica. Il loro obiettivo è elevare i contenuti indiani sia per il consumo locale che per il pubblico internazionale. La visione “audace” di PNC, supportata dalle ingenti risorse e dalla piattaforma globale di Netflix, ha il potenziale per tradursi in una serie di alto valore produttivo che potrebbe ridefinire le aspettative per le commedie romantiche indiane. La scelta di girare in palazzi reali non è meramente per l’attrattiva visiva; è una strategia di produzione che immerge sia il cast che il pubblico nel mondo “regale”.

Lo scontro di mondi

“The Royals” approfondisce un avvincente scontro di mondi, concentrandosi principalmente sulla dinamica tra la “nuova nobiltà” – rappresentata da fondatori di startup e imprenditori come Sophia – e la “vecchia nobiltà”, incarnata da lignaggi aristocratici come la famiglia di Aviraj. Oltre questa dicotomia centrale, la serie esplora ambiziosamente temi di privilegio, dinamiche di potere e le multiformi complessità della vita contemporanea. È caratterizzata come una “burrascosa storia d’amore che contrappone il retaggio al progresso”. Culturalmente, la serie stabilisce parallelismi pur affermando la sua identità indiana unica. La serie sfrutta cliché familiari delle commedie romantiche globali e stabilisce paragoni espliciti con successi internazionali, il che genera determinate aspettative nel pubblico. Tuttavia, si sforza contemporaneamente di forgiare un’identità “sfacciatamente indiana”.

La scommessa di Netflix: investire nelle commedie romantiche indiane e appeal globale

L’investimento di Netflix India in “The Royals” è una chiara indicazione della sua strategia per colmare quello che molti percepiscono come un vuoto nel genere della commedia romantica all’interno del panorama OTT indiano. Con “The Royals”, l’obiettivo è creare una storia d’amore moderna infusa di un conflitto contemporaneo che catturi l’immaginazione del pubblico. La serie è descritta come un colorato cocktail di scandalo reale, strategia aziendale e intensità emotiva, promettendo una miscela unica di elementi progettati per attrarre un vasto pubblico.

La colonna sonora della serie

La musica è destinata a svolgere un ruolo importante in “The Royals”, con un album dedicato alla colonna sonora pubblicato da Universal Music India. Un pezzo forte dell’album è una versione ricreata dell’amata canzone classica “Tu Tu Hai Wahi” del film del 1982 Yeh Vaada Raha, interpretata nuovamente da Jubin Nautiyal e Jonita Gandhi. Sottolineando ulteriormente l’importanza della musica, Believe e Netflix India hanno lanciato una campagna collaborativa. Questa iniziativa mira a posizionare la musica non semplicemente come elemento di supporto, ma come motore culturale e narrativo centrale per la serie. Ancora prima della première dello show, la canzone “Who Rules The World” avrebbe guadagnato una notevole popolarità, ispirando sfide di ballo e coinvolgimento sulle piattaforme dei social media. Questa commercializzazione strategica e di alto profilo della colonna sonora ancor prima del lancio della serie segna un approccio notevole, che ricorda il modello tradizionale di Bollywood dove la musica gioca spesso un ruolo cruciale nella popolarità di un film e nell’attesa pre-uscita. Nello spazio OTT, spesso affollato, dove le colonne sonore delle serie possono talvolta passare in secondo piano, questa “strategia della colonna sonora prima di tutto” per “The Royals”, completa di campagne dedicate e partecipazione attiva degli artisti, suggerisce uno sforzo deliberato per trasformare la musica in un evento a sé stante. Ciò potrebbe essere fondamentale per generare attesa e forgiare un’identità distintiva per lo show. La decisione di includere un successo classico ricreato come “Tu Tu Hai Wahi” insieme a brani nuovi e contemporanei è anche una mossa astuta. Fa appello a un potente senso di nostalgia per una canzone iconica, offrendo contemporaneamente sonorità fresche, ampliando potenzialmente l’attrattiva della colonna sonora attraverso diverse generazioni di ascoltatori e creando un’esperienza musicale completa.

Dove guardare “The Royals”

Netflix

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