“La vita che volevi” è una serie italiana creata da Ivan Cotroneo e Monica Rametta. È interpretata da Vittoria Schisano, Pina Turco e Giuseppe Zeno.
Oggi Netflix ci presenta “La vita che volevi”, una serie che unisce tradizione e modernità attraverso una narrazione che, con sfumature tradizionali, racconta le vicende di protagonisti particolari per questioni di genere e per la storia proposta: prima di cambiare genere, la protagonista ha avuto un figlio con la sua amica quando era ancora un uomo.
“La vita che volevi” inizia come una storia allegra e divertente per poi trasformarsi gradualmente in un dramma sentimentale. La serie affronta una visione tradizionale della famiglia, mettendo al centro persone che, dopo una gioventù turbolenta, devono confrontarsi con le follie della gioventù nella vita adulta.
Si tratta di una serie profondamente italiana, incentrata sul passare del tempo, sulla famiglia e sulle relazioni umane. Sebbene presenti elementi di thriller e intrigo, “La vita che volevi” è soprattutto una storia sui personaggi che circondano la grande protagonista, Gloria, una figura di notevole carisma.
Trama
Gloria è una donna di successo, amata da tutti. Un giorno riceve la visita di Marina, una vecchia amica di Palermo, che chiede ospitalità per sé e i suoi due figli. Prima di diventare donna, Gloria era un uomo e con Marina ha avuto un figlio di cui non sapeva nulla. Ora Gloria e Marina devono affrontare le incertezze del passato, un presente pieno di problemi e complicazioni, e un futuro da risolvere.
Caratteristiche della Serie
“La vita che volevi” è una serie semplice e tradizionale, con una narrativa focalizzata più sui personaggi che sull’estetica visiva. È tradizionale nel ritmo della sceneggiatura, nella scelta delle inquadrature e anche dal punto di vista fotografico e ambientale. Nonostante ciò, racconta una storia che rompe con gli schemi tradizionali, proponendo una nuova visione della tradizione, del tempo e della vita familiare.
La serie contiene numerosi flashback sulla vita delle due amiche ma segue una struttura cronologica per gli eventi principali. Non cerca di conquistare lo spettatore con la sua formula narrativa né con l’impatto visivo: l’elemento centrale è il personaggio di Gloria e l’evoluzione dei personaggi secondari. Non è un dramma né una commedia, ma una serie che esplora la psicologia dei personaggi, raccontando le loro problematiche con un tocco di umorismo.
La Protagonista: Vittoria Schisano come Gloria
Vittoria Schisano, attiva dal 2012 con il debutto in “Crazy Dog”, ritorna sullo schermo con “La vita che volevi”, ottenendo una grande opportunità per farsi conoscere dal pubblico internazionale. Schisano offre un’interpretazione ricca di sentimento, equilibrata e misurata, perfettamente calata in un ruolo che sembra scritto per lei. La profondità che conferisce al personaggio di Gloria la rende sempre simpatica agli occhi dello spettatore.
Opinione
Desiderate una storia che sia tradizionale ma al contempo unica? Questa combinazione di narrativa familiare e nuove strutture moderne potrebbe sembrare discordante per alcuni, ma risulta comunque coinvolgente e toccante. Pur non essendo una serie destinata a lasciare un segno indelebile, “La vita che volevi” intrattiene e offre buone interpretazioni e momenti intimi con personaggi ai quali è difficile non affezionarsi.