Una nuova docuserie Netflix in sei episodi, Matchroom: agenti sportivi, ha debuttato svelando i segreti del mondo ad alta tensione di Matchroom Sport, l’impero miliardario gestito dal duo padre-figlio dell’Essex, Barry ed Eddie Hearn. Descritta come un incrocio tra Succession e Formula 1: Drive to Survive, la serie si presenta come una vera e propria lotta per il potere, che documenta il passaggio di consegne da un fondatore abituato a fare di testa sua a un figlio incaricato di guidare il futuro globale dell’azienda. Per la prima volta, le telecamere hanno ottenuto un “accesso totale” per documentare le dinamiche politiche interne, le potenziali acquisizioni e le antiche faide che definiscono il business della promozione di sport come la boxe, le freccette e lo snooker.
Accesso senza precedenti alle battaglie in sala riunioni e al caos a bordo ring
Prodotta da Box To Box Films, i creatori di Formula 1: Drive to Survive, la serie va oltre i titoli di giornale per rivelare la realtà “senza filtri” dell’industria della promozione sportiva. La narrazione cattura i drammi più crudi, spesso nascosti al pubblico, tra cui litigi nel backstage, momenti di tensione negli spogliatoi e accesi scontri durante le conferenze stampa. I registi hanno avuto accesso illimitato alle operazioni dell’azienda, dal quartier generale di Brentwood, nell’Essex, ai grandi eventi internazionali di Riyadh, Dallas e Los Angeles, documentando le decisioni strategiche e i conflitti personali che si celano dietro lo spettacolo sportivo.

Dramma ad alta tensione: Dentro i più grandi incontri
La serie basa la sua narrazione sulle storie dietro le quinte di alcuni degli eventi più drammatici dello sport moderno. Gli spettatori vengono portati all’interno della scioccante sconfitta a sorpresa di Anthony Joshua nel suo incontro per il titolo dei pesi massimi IBF contro Daniel Dubois, una devastante perdita per KO al quinto round che ha lasciato la carriera dell’ex campione a un bivio. La docuserie approfondisce anche la controversia che ha circondato il secondo incontro tra Katie Taylor e Amanda Serrano. Il match, intriso di sangue, si è concluso con una contestata decisione unanime a favore della Taylor, un risultato accolto dai fischi del pubblico tra accuse di testate intenzionali che hanno lasciato Serrano con un taglio impressionante sopra l’occhio. Un’altra trama centrale è la rivalità generazionale tra Conor Benn e Chris Eubank Jr., una faida che porta con sé l’eredità dei celebri scontri dei loro padri di oltre 30 anni fa.
L’eredità di un padre e l’ambizione di un figlio
Al centro della docuserie c’è la complessa dinamica tra il fondatore dell’azienda e il suo futuro leader. Barry Hearn, che ha trasformato Matchroom da un piccolo investimento in una potenza globale, viene ritratto come il patriarca e “il vecchio signore dai capelli grigi” che ha rivoluzionato sport di nicchia come lo snooker e le freccette. Suo figlio, Eddie Hearn, ora presidente, viene mostrato mentre cerca di essere all’altezza di quell’eredità, guidando l’azienda verso una nuova era, in particolare assicurandosi uno storico accordo di trasmissione da un miliardo di dollari con il servizio di streaming DAZN. La serie presenta un cast di dirigenti chiave e superstar dello sport, tra cui il professionista dello snooker Ronnie O’Sullivan e il fenomeno delle freccette Luke Littler, le cui carriere sono intrecciate con l’impero Matchroom.
Produzione e portata globale
Matchroom: agenti sportivi è una produzione del Regno Unito diretta da Jake Jones, con James Gay-Rees e Paul Martin come produttori esecutivi. La portata internazionale della produzione, con riprese negli Stati Uniti, in Arabia Saudita e nelle Filippine, riflette la dimensione globale degli eventi e degli accordi raccontati nella serie.
Tutti e sei gli episodi di Matchroom: agenti sportivi sono disponibili per lo streaming in tutto il mondo su Netflix dal 17 settembre 2025.