Martineau protagonista di “Kakegurui”, l’audace reinvenzione Netflix del celebre manga

Debutta "Kakegurui" su Netflix, rimescolando le carte dell'originale
15/05/2025 - 03:03 EDT
Kakegurui - Netflix
Kakegurui - Netflix

Netflix svela la sua attesissima serie in lingua inglese, “Kakegurui”, un nuovo adattamento del popolare manga giapponese “Kakegurui” creato da Homura Kawamoto e Tōru Naomura. La serie di 10 episodi immerge gli spettatori nei corridoi ad alta tensione della St. Dominic’s Prep, un collegio d’élite dove la gerarchia sociale non è determinata dai voti o dall’abilità atletica, ma da scommesse clandestine ad alto rischio. A guidare il cast è Miku Patricia Martineau nei panni di Yumeko, una misteriosa nuova arrivata dal Giappone le cui prodigiose abilità nel gioco d’azzardo e la sua agenda nascosta sono destinate a scardinare l’ordine costituito della scuola.

Benvenuti alla St. Dominic’s Prep: Dove Ogni Scommessa è un Gioco di Potere

La St. Dominic’s Prep non è la tipica istituzione per i figli dei più ricchi del mondo. Qui, il programma di studi è secondario rispetto al mondo clandestino delle scommesse ad alto rischio che detta l’intero ecosistema sociale, un luogo dove le scommesse illecite determinano la gerarchia della scuola. Questo sistema non riguarda solo il diritto di vantarsi; ha gravi conseguenze, e i perdenti spesso affrontano un’umiliante sottomissione, un concetto centrale nel sistema delle “bestioline domestiche” (pet system) del manga originale, in cui gli studenti indebitati diventano schiavi dei vincitori.

In questo covo di vipere entra Yumeko (Martineau), una studentessa trasferitasi dal Giappone. Ma non è una nuova arrivata qualunque. Armata di “un passato tragico” e di un’insaziabile “sete di vendetta”, l'”abilità nel gioco d’azzardo di Yumeko la mette nel mirino del potente Consiglio Studentesco”. Questo adattamento, in modo significativo, cambia la motivazione centrale di Yumeko. Il manga originale e i suoi vari adattamenti ritraggono Yumeko Jabami come una “giocatrice compulsiva che gioca semplicemente per il brivido di farlo”, le sue azioni guidate da una dipendenza quasi pura e inquietante dal rischio.

“Kakegurui”, tuttavia, introduce una narrazione di vendetta più convenzionale, con Yumeko che mira a “rovesciare l’intero sistema”, apparentemente in risposta al suo tragico passato non rivelato. Questa alterazione fornisce uno slancio chiaro, forse più tradizionalmente riconoscibile, per le sue azioni, il che potrebbe rendere il suo percorso più immediatamente comprensibile per un pubblico occidentale che potrebbe trovare più enigmatica la protagonista del materiale originale, spinta unicamente dall’estasi del gioco. Questa svolta narrativa offre anche un arco distinto per la stagione di 10 episodi, concentrandosi sulla missione di Yumeko di scoprire cosa sia successo ai suoi genitori, un incidente che lei crede sia collegato a qualcuno alla St. Dominic’s Prep.

L’ambientazione del collegio d’élite, ora un’istituzione americana, rimane un potente veicolo per il commento sociale, consentendo alla serie di esplorare potenzialmente le critiche culturali sulla ricchezza, il privilegio e la corruzione sistemica all’interno delle cerchie d’élite occidentali.

Kakegurui
Kakegurui

Miku Martineau: Una Scommessa Forte su Yumeko

Al centro di “Kakegurui” c’è Miku Patricia Martineau, un’attrice canadese emergente incaricata di incarnare l’enigmatica Yumeko. Martineau, nata il 13 settembre 2004, apporta un’intensità giovanile a questo ruolo complesso. Gli spettatori potrebbero riconoscere Martineau per i suoi ruoli come Ani nel thriller d’azione “Kate”, Christine in “Honor Society”, o per il suo lavoro di doppiatrice in serie come “Finny the Shark”. La sua imminente apparizione come la giovane Georgiou in “Star Trek: Section 31” consolida ulteriormente il suo status di stella nascente. Il ruolo di Yumeko in “Kakegurui”, tuttavia, è probabilmente il più impegnativo fino ad oggi, poiché richiede una miscela di fascino esteriore, astuzia nascosta e profonda profondità psicologica.

Il Cast di Supporto: Giocatori Attorno al Tavolo

Ad affiancare Martineau c’è un cast eterogeneo, ognuno con un ruolo cruciale nel traditore panorama sociale della St. Dominic’s Prep. La serie vede Ayo Solanke nei panni di Ryan, Eve Edwards in quelli di Mary – un personaggio che probabilmente risuonerà tra i fan della formidabile Mary Saotome del manga originale – e Aviva Mongillo come l’enigmatica Dori, che indossa una benda sull’occhio. Mongillo ha descritto Dori come un personaggio che incarna “caos, vergogna, potere e vulnerabilità”, una presenza complessa e visivamente distintiva, amplificata ulteriormente dalla sua partecipazione a scene d’azione e dalle sfide di recitare con una benda sull’occhio.

Altri giocatori chiave includono Clara Alexandrova nel ruolo di Kira, Hunter Cardinal in quello di Michael, Anwen O’Driscoll come Riri e Ryan Sutherland nei panni di Suki.

Dietro le Quinte: La Scommessa di Simon Barry

Al timone di “Kakegurui” c’è il creatore Simon Barry, un nome familiare al pubblico di Netflix per il suo lavoro sulla serie d’azione fantasy “Warrior Nun”. Barry, che ha creato anche serie come il dramma fantascientifico “Continuum” e la serie poliziesca “Bad Blood”, non solo sta sviluppando e supervisionando “Kakegurui” come showrunner, ma sta anche scrivendo e dirigendo molteplici episodi, inclusi quattro dei dieci, il che indica una forte visione autoriale per questo adattamento. Boat Rocker Media produce la serie.

L’approccio di Barry all’adattamento di “Kakegurui” è ambizioso. Il suo obiettivo è creare un “nuovo ramo di questo universo fumettistico”, ispirandosi a opere stilisticamente audaci come “Scott Pilgrim”, “Kill Bill” e “Mercoledì”. Il suo obiettivo dichiarato è “abbracciare lo spirito divertente e audace dei libri originali, senza semplicemente rifarli”.

La Scommessa Originale: “Kakegurui”

Per apprezzare appieno “Kakegurui”, bisogna comprenderne l’origine: “Kakegurui – Compulsive Gambler”, l’acclamato manga di Homura Kawamoto e Tōru Naomura. Ambientata nell’Accademia Privata Hyakkaou, la storia originale presenta Yumeko Jabami, una bellissima studentessa trasferita che è, nel profondo, una “giocatrice compulsiva che gioca semplicemente per il brivido di farlo”. Il manga è rinomato per i suoi intensi duelli psicologici, la sua acuta critica alle gerarchie sociali attraverso il brutale sistema delle “bestioline” per studenti indebitati, e la sua esplorazione di temi come il rischio, la moralità e la natura del valore in una microsocietà ipercapitalista. Il gioco d’azzardo in “Kakegurui” funge spesso da metafora della vita stessa e dei rischi intrinseci che gli individui affrontano all’interno delle strutture sociali.

L’universo di “Kakegurui” è già ben esplorato, con due popolari stagioni anime dello Studio MAPPA, una fedele serie drammatica live-action giapponese (che ha avuto anch’essa due stagioni e un sequel cinematografico), e vari spin-off, tra cui “Kakegurui Twin”, che ha ricevuto anch’esso adattamenti anime e live-action. Questa ricca storia significa che “Kakegurui” entra in un campo con alte aspettative da parte dei fan e numerosi punti di confronto. L’esistenza di questi adattamenti precedenti, in particolare la ben considerata versione live-action giapponese, esercita una pressione aggiuntiva su “Kakegurui” per giustificare la sua reinvenzione anglofona e le sue alterazioni narrative. Deve offrire qualcosa di genuinamente fresco e convincente per conquistare una fanbase consolidata che ha già un chiaro punto di riferimento di ciò che “Kakegurui” incarna.

Prime Impressioni: “Kakegurui” Fa il Colpaccio o Fallisce?

Con “Kakegurui” ora disponibile in streaming, la domanda immediata è se questo nuovo adattamento catturi con successo l’essenza elettrizzante del suo materiale originale, forgiando al contempo una propria identità. L’interpretazione di Miku Martineau di una Yumeko spinta dalla vendetta sarà fondamentale per la sua ricezione. Riuscirà a incarnare l'”energia del manga” e la qualità “coinvolgente” di cui ha parlato, anche con questa motivazione alterata? Anche il successo della visione stilistica di Simon Barry, influenzata da “Scott Pilgrim”, “Kill Bill” e “Mercoledì”, è in gioco. La promessa di “elementi visivi esagerati” potrebbe essere uno spettacolo abbagliante, ma il funambolismo di tradurre la realtà intensificata di Kakegurui in live-action senza cadere nella parodia è pericoloso.

Il cambio di ambientazione in una scuola americana e l’introduzione della trama di vendetta di Yumeko sono le deviazioni più significative. Questi cambiamenti altereranno senza dubbio il tono e la risonanza tematica della storia rispetto all’esplorazione originale del brivido esistenziale e della critica sistemica. L’angolazione della vendetta fornisce un chiaro motore narrativo, che potrebbe rendere la serie più accessibile e offrire una forte linea di trama per i suoi dieci episodi. Tuttavia, si corre il rischio di trasformare Yumeko da una forza della natura singolarmente affascinante, una “giocatrice compulsiva”, in una protagonista più convenzionale. La sfida sarà vedere se “Kakegurui” riuscirà a integrare le iconiche scene di gioco di Kakegurui e la sua intrinseca intensità psicologica quando l’obiettivo principale di Yumeko non è il gioco in sé, ma ciò che il gioco può ottenere per la sua vendetta. La serie deve bilanciare l’attrattiva per i fan esistenti di “Kakegurui”, che potrebbero diffidare di tali cambiamenti, con la capacità di attrarre un pubblico nuovo e più ampio che non ha familiarità con il background storico della proprietà.

“Kakegurui” arriva come una proposta ad alto rischio per Netflix. Cerca di attrarre i fan dell’originale “Kakegurui” con un mondo familiare di giochi ad alta tensione, attirando al contempo spettatori che apprezzano i thriller adolescenziali, i drammi psicologici e gli show di genere visivamente stilizzati. L’interpretazione di Miku Martineau nei panni della Yumeko reimmaginata, insieme alla distintiva visione registica di Simon Barry, sono le carte vincenti della serie.

La serie di 10 episodi offre un’immersione da maratona nei traditori corridoi della St. Dominic’s Prep. Se questo adattamento in lingua inglese farà il colpaccio o fallirà dipenderà dalla sua capacità di mantenere le promesse stilistiche, di far sentire giustificati i suoi cambiamenti narrativi e di catturare l’emozione coinvolgente e inquietante che ha reso “Kakegurui” un fenomeno globale.

I creatori scommettono chiaramente sul fatto che la fedeltà allo “spirito” e all'”energia selvaggia” di Kakegurui possa risuonare con la stessa forza, anche se le carte vengono distribuite in modo leggermente diverso questa volta.

Dove vedere “Kakegurui”

Netflix

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