“Karma” è un nuovo thriller che arriva dalla Corea del Sud, questa volta con un tocco molto più realistico rispetto ad altre produzioni coreane: personaggi principali ben delineati con storie personali interessanti, profonde e oscure, al centro di una trama di omicidi, debiti e ambivalenza morale.
L’industria coreana si spinge oltre con questo thriller cupo e complesso, rivolto a un pubblico che cerca storie più elaborate a livello di sceneggiatura e personaggi.
La trama
Un uomo oppresso dai debiti decide di uccidere suo padre per riscuotere l’assicurazione. Per fare ciò, ingaggia un altro uomo per investirlo. Quando l’incidente avviene, una donna ne è testimone, e la polizia inizia a sospettare che ci sia qualcosa di losco dietro la storia. È l’inizio di un’inattesa rete di relazioni tra sei personaggi, tutti legati a questo evento.

Il cast
Per dare vita a questa intricata e oscura storia, è stato scelto un cast composto da alcuni degli attori più acclamati della Corea del Sud.
In testa troviamo Park Hae-soo, noto al pubblico internazionale per il suo ruolo convincente nel grande successo “Squid Game”. La vita del suo personaggio prende una piega drammatica dopo aver assistito a un incidente e aver stretto un accordo che lo costringe a prendere decisioni moralmente discutibili.
Accanto a lui c’è Shin Min-a, amata per i suoi ruoli in popolari K-drama come “Hometown Cha-Cha-Cha”, che interpreta Ju-yeon, un personaggio complesso che lotta contro il trauma e l’insonnia. Il passato di Ju-yeon riemerge quando incontra qualcuno che sperava di non rivedere mai più, costringendola a navigare nel delicato equilibrio tra la ricerca di vendetta e la possibilità di trovare il perdono.
Lee Hee-joon, apprezzato per il suo lavoro in “A Killer Paradox”, interpreta The Debtor, un uomo che si caccia in seri problemi finanziari dopo un investimento fallito in criptovalute e si trova disperato nel tentativo di sfuggire alle grinfie degli usurai.
Kim Sung-kyun, noto per la sua versatilità in vari K-drama, interpreta Gil-ryong, un personaggio che affronta la dura realtà di un licenziamento ingiusto e la conseguente sfortuna.
Lee Kwang-soo, un volto familiare di “Running Man” e con diversi ruoli da attore al suo attivo, completa il cast principale insieme a Gong Seung-yeon, che interpreta Yu-jeong, la fidanzata del medico.
Il creatore della serie
La serie è stata creata da Lee Il-hyung, che non solo ha scritto la sceneggiatura, ma ha anche preso in mano la regia. Questo doppio ruolo suggerisce una visione forte e unificata della serie, dove la narrativa concepita dallo scrittore si traduce direttamente nell’esecuzione del regista. Lee Il-hyung non è estraneo al genere del thriller, avendo già diretto gli acclamati film “A Violent Prosecutor” (2016) e “Remember” (2022). La sua esperienza nella creazione di esperienze cinematografiche di suspense e avvincenti fa ben sperare per “Karma”, preannunciando una probabile maestria nel ritmo, nell’atmosfera e nella creazione di tensione all’interno della serie.
Il contesto
L’industria coreana è maturata a una velocità sorprendente negli ultimi anni. Dopo il successo internazionale di “Squid Game”, le produzioni coreane hanno dimostrato di saper funzionare molto bene a livello produttivo, offrendo un’ampia gamma di storie che spaziano dai famosi K-drama alle commedie romantiche leggere, fino a generi più complessi, come questo oscuro thriller che è “Karma”.
In “Karma” ci viene mostrata una società diversa, complessa e che, come nel resto del mondo, sta vivendo un momento difficile: ci sono debiti, storie personali complicate e, in fondo, una società che fatica a trovare la sua strada, una società instabile che non riesce a dare un senso a questa modernità mutevole e brutale. “Karma” riflette questa società che vediamo ogni giorno, fatta di personaggi che lottano per sopravvivere e con sé stessi, in continua ambiguità morale e con personalità difficili. Al di là dell’azzeccato ritratto dei personaggi, “Karma” è una serie che rispecchia questo aspetto e l’evoluzione dell’industria coreana verso temi molto più elaborati, profondi e narrativamente complessi.
Il concetto di Karma
Il team di produzione ha dichiarato esplicitamente che “Karma” approfondirà i concetti di destino e conseguenza, ritraendo un “ciclo inesorabile di retribuzione” che intrappola i sei personaggi centrali. La narrazione postula che, affinché questo ciclo di sventure possa cessare, una vita deve essere sacrificata, sottolineando i rischi fatali e le intricate, e spesso brutali, connessioni tra gli individui. Questo tema centrale del destino ineluttabile è rappresentato visivamente nel poster promozionale, che mostra i sei personaggi legati da un filo rosso vivo, a simboleggiare il loro intreccio karmico.
Il termine “karma”, che ha origine nelle antiche filosofie indiane, si riferisce all’azione, al lavoro o all’opera, e al suo effetto o conseguenze successive. Sebbene le interpretazioni varino a seconda delle diverse culture e religioni, il principio fondamentale ruota attorno all’idea che le azioni di una persona, siano esse buone o cattive, porteranno inevitabilmente a risultati corrispondenti, potenzialmente in questa vita o in vite future.
La nostra opinione
“Karma” sa mescolare temi filosofici come il destino e la predestinazione con un crudo ritratto sociale e, allo stesso tempo, con una sceneggiatura thriller molto ben costruita. Tutto ciò è reso possibile da un’ottima sceneggiatura che intreccia le vite di questi personaggi e li rende reali, molto vicini allo spettatore, anche nelle loro rispettive cadute morali.
“Karma” non è la classica serie in bianco e nero: è una serie oscura e complessa che sa come farci entrare nei personaggi e che ci porta un po’ oltre il thriller: il karma ci conduce verso la rovina morale che, in una critica più sociale, ci spinge a un’analisi più ampia della modernità.
Una serie apprezzabile in tutti i suoi aspetti, dalla regia e il suo ritmo ponderato, passando per un’eccellente fotografia, buone interpretazioni e, soprattutto, una sceneggiatura che sa portarci dove vuole, anche se questo destino, questo karma, non sarà piacevole per nessuno.
Godetevi questo viaggio nelle profondità dell’ambiguità.
Dove guardare “Karma”