Più di 11 vittime, un assassino a piede libero e un mistero irrisolto per oltre dieci anni nella zona di Long Island (New York). “Gone Girls: il serial killer di Long Island” racconta la storia agghiacciante dell’assassino seriale di Long Island, un mistero che ha perseguitato i tranquilli sobborghi di Long Island per più di un decennio, ora prende vita nella appassionante docuserie di Netflix “Gone Girls: il serial killer di Long Island”. Questa serie di tre episodi approfondisce l’indagine straziante e i fallimenti sistemici che hanno permesso all’assassino di sfuggire alla giustizia per tanto tempo.
Un decennio di mistero
Nel 2010, una donna di nome Shannan Gilbert scomparve in circostanze misteriose e dopo aver chiamato la polizia mentre era in servizio, stava venendo inseguita da un uomo ed era terrorizzata. Ma il caso di Shannan non era l’unico. Tra il 2007 e il 2009, quattro donne – Maureen Brainard-Barnes, Megan Waterman, Melissa Barthelemy e Amber Costello – scomparvero e i loro corpi furono scoperti vicino a Gilgo Beach. Queste donne, conosciute come le “Quattro di Gilgo”, erano tutte lavoratrici del sesso, un fatto che contribuì all’atteggiamento sprezzante iniziale delle forze dell’ordine e dei media. Eravamo di fronte a un nuovo Jack lo Squartatore? La polizia sembrò minimizzare tutti i casi che, inizialmente, sembravano isolati e non collegati tra loro. Ma c’era molto di più, e c’era un assassino seriale a piede libero nella zona di Long Island. Un caso portò a un altro, tutte vittime, tutte donne e tutte lavoratrici del sesso. Si stima che furono più di 11 vittime.

Il grande progresso
La docuserie documenta il clamoroso progresso nel caso quando, nel 2023, finalmente avviene un arresto. Rex Heuermann, un architetto apparentemente normale di Massapequa, fu identificato come il presunto assassino. Questa rivelazione fu uno shock per molti, inclusi coloro che avevano sostenuto instancabilmente la giustizia.
Liz Garbus, creatrice della serie e regista di un film precedente sul tema
Liz Garbus, che aveva già raccontato gli sforzi popolari per risolvere questi casi nel suo film del 2020 “Lost Girls”, riprende la storia concentrandosi nuovamente sulle famiglie e sui problemi sistemici che hanno afflitto l’indagine. Il film era interpretato da Amy Ryan e contava su Gabriel Byrne nel cast.
Fallimenti sistemici e lotte familiari
“Gone Girls: il serial killer di Long Island” non solo racconta l’indagine; espone anche la corruzione e i fallimenti amministrativi all’interno delle forze dell’ordine della contea di Suffolk. La serie presenta un’immagine vivida di come le procedure burocratiche e la mancanza di urgenza abbiano permesso all’assassino di rimanere in libertà per tanto tempo. Attraverso interviste e immagini d’archivio, la serie dà voce alle famiglie che hanno lottato contro un sistema che sembrava indifferente alla loro difficile situazione.
Una speranza di chiarimento
Man mano che la serie avanza, diventa chiaro che la speranza delle famiglie non è solo trovare l’assassino, ma anche ricevere risposte e una chiusura. La serie cattura in modo commovente la loro lotta costante e il peso emotivo della lunga attesa per la giustizia.
Dove guardare “Gone Girls: il serial killer di Long Island”