Black Mirror: Gente comune
Black Mirror: Gente comune

“Gente comune” – Black Mirror, Settima Stagione, Episodio 1

10/04/2025 - 04:46 EDT

La serie antologica di Charlie Brooker ritorna con la settima stagione e un episodio intitolato “Gente comune”, una riflessione critica sull’alto prezzo del progresso tecnologico nella nostra vita quotidiana.  

Con protagonisti Chris O’Dowd e Rashida Jones, la serie riscopre le atmosfere più cupe e inquietanti della sua prima stagione. Dobbiamo dire addio allo stile più indulgente delle stagioni precedenti?  

La Trama

La narrazione si concentra su Amanda (Rashida Jones), un’insegnante, e suo marito Mike (Chris O’Dowd), una coppia della classe operaia che si trova ad affrontare una situazione impensabile: ad Amanda viene diagnosticato un tumore cerebrale terminale.  

Nel disperato tentativo di salvare la moglie, Mike si trova di fronte a un’opzione apparentemente miracolosa, ma eticamente discutibile: Rivermind, una procedura sperimentale che offre la possibilità di creare una copia digitale del cervello di Amanda, permettendole di continuare a vivere attraverso un servizio in abbonamento.  

Sebbene l’operazione in sé sia gratuita, il canone mensile di 300 dollari per mantenere attiva la coscienza digitale di Amanda rappresenta un peso notevole per le loro già limitate finanze.  

Una critica acuta fa notare che la presenza di attori famosi come Jones e O’Dowd, pur offrendo interpretazioni solide, potrebbe compromettere in parte la credibilità del ritratto di “gente comune”. Questa osservazione solleva un interrogativo interessante su come i media rappresentano spesso le difficoltà della classe operaia, attraverso una lente forse meno autentica.

Man mano che la storia si sviluppa, il vero costo di questo salvavita tecnologico diventa tragicamente evidente. L’abbonamento iniziale impone pesanti limitazioni all’esistenza di Amanda: non può allontanarsi oltre un certo raggio senza cadere in coma, e il suo sonno non è più ristoratore perché il suo cervello viene utilizzato come server per le operazioni di Rivermind. La situazione peggiora ulteriormente con l’introduzione di pubblicità invasive che Amanda è costretta a recitare involontariamente, mettendo a rischio il suo lavoro di insegnante. Per sfuggire a queste limitazioni e recuperare una parvenza di normalità, è necessario passare a livelli di abbonamento più costosi, come Rivermind+ e Rivermind Lux. Questa struttura a livelli del servizio, con i suoi costi crescenti e il peggioramento della qualità della vita nel piano base, diventa una satira pungente dell’economia degli abbonamenti, riflettendo le tattiche utilizzate da molte aziende in cui le funzionalità essenziali sono spesso bloccate da costosi paywall.  

Black Mirror Gente comune
Black Mirror Gente comune

Riflessioni sull’Episodio: Autocritica o Frecciata Finale di Brooker a Netflix?  

Il parallelismo con il modello di servizio di Netflix è stato notato esplicitamente in alcune analisi: una semplice coincidenza? Non sembra, soprattutto alla luce delle numerose voci sulla possibile fine della serie. E pare che, come già accaduto nelle stagioni precedenti, nemmeno Netflix sia immune alle critiche di Brooker.  

“Gente comune” è un episodio riuscito che riprende le formule iniziali della serie, con un omaggio al primo episodio della prima stagione (quello del rapimento che aveva suscitato tanto scalpore).  

Non ci sono grandi effetti speciali in questo episodio, e nemmeno le innovazioni tecnologiche vengono mostrate in modo esplicito: è soprattutto un episodio sulla gente comune, sui lavoratori che non hanno nulla a che fare con i centri tecnologici. La narrazione si concentra su di loro e sul loro stile di vita.  

La critica è chiara, diretta, “Gente comune” non ricorre a metafore e tutto è fin troppo evidente: la tecnologia, in un certo senso, ci priva anche di molta naturalezza. Vale la pena pagarne il prezzo? Stiamo vendendo la nostra anima? La tecnologia è riservata solo alle classi privilegiate? Saremo in grado di sostenere i costi di tutto questo progresso tecnologico?  

Un ottimo inizio per questa nuova stagione che, come ogni anno, si preannuncia appassionante.

Dove guardare “Black Mirror: Gente comune”

Netflix

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