“Return of the King: la caduta e l’ascesa di Elvis Presley” è un documentario Netflix su Elvis Presley. È diretto da Jason Hehir.
Su Netflix arriva “Return of the King: la caduta e l’ascesa di Elvis Presley”, un documentario che esplora la vita di un artista, un cantante che ha trasformato la Storia della Musica e si è affermato come un’icona della cultura popolare americana degli anni ’50 e ’60. Elvis Presley, una figura che tutti conosciamo e che rappresenta un’epoca, ma di cui molti spettatori ignorano le radici musicali e il modo in cui è riuscito a plasmare la musica del suo tempo, superando le barriere razziali. Con Elvis, la musica nera e quella bianca si fusero in un fenomeno culturale chiamato rock and roll: un vero scandalo per l’epoca, a causa del suo forte contenuto sessuale e della sua personalità travolgente.
Successivamente, Elvis intraprese il servizio militare, iniziò la sua carriera cinematografica a Hollywood, affrontò un deterioramento personale, l’uso di droghe e un declino che avrebbe segnato la fine di una grande leggenda della cultura popolare, che, nonostante tutto, rimane ancora viva nell’immaginario collettivo.
Sul documentario
La carriera di Elvis viene raccontata dai suoi amici, dai familiari, tra cui Priscilla Presley, e da ospiti illustri come Bruce Springsteen e Baz Luhrmann, il regista che ha recentemente girato un film su Elvis. Il documentario analizza la carriera di Elvis con un focus particolare su una figura chiave: il Colonel Tom Parker, il manager di Elvis, un uomo guidato dal desiderio di guadagno che, sebbene gli abbia fatto guadagnare ingenti somme di denaro, lo ha anche spinto a realizzare film di scarsa qualità, allontanandolo dai palcoscenici e precipitando la sua carriera.
“Return of the King: la caduta e l’ascesa di Elvis Presley” non è solo un viaggio attraverso la carriera di Elvis, ma anche un viaggio attraverso la musica di quegli anni: come The Beatles e The Rolling Stones hanno rivoluzionato tutto e come, gradualmente, il pubblico ha iniziato a dimenticare la musica di Elvis. Viene anche esaminata l’influenza della sua musica, dai primi anni fino al momento in cui Elvis modificò la sua modulazione vocale, ispirato dall’opera e dal tenore Mario Lanza.
Poi, la parte che tutti conosciamo: il declino, le droghe, l’isolamento e l’oblio musicale quasi totale. Tuttavia, il documentario presenta anche una nota positiva: nel 1968, Elvis tornò con uno spettacolare speciale televisivo, risalì sui palcoscenici e riprese a cantare, conquistando un ultimo momento di gloria e brillando, come un tempo, sotto i riflettori.
“Return of the King: la caduta e l’ascesa di Elvis Presley” è un viaggio nostalgico attraverso gli anni ’50 e ’60 e attraverso la carriera di una delle più grandi celebrità del XX secolo, una riflessione sulla fugacità della fama. Un avvicinamento personale a una figura pubblica che è stata alla fine consumata dall’industria musicale e cinematografica stessa.
Lunga vita al Re del Rock.
Dove vedere “Return of the King: la caduta e l’ascesa di Elvis Presley”