Bryan Johnson, un imprenditore tecnologico, ha fatto della sua vita un esperimento estremo sul ringiovanimento. Il documentario “Don’t Die: l’uomo che vuole vivere per sempre” su Netflix ci porta nel suo mondo, dove la routine quotidiana è scandita da oltre 50 pillole, una dieta rigorosa e trattamenti all’avanguardia.
Johnson sostiene di aver invertito il suo processo di invecchiamento di 5 anni grazie a “Blueprint”, una terapia che mira a far ringiovanire il corpo anziché invecchiare. Con una tassa di invecchiamento di 0,69, Johnson afferma di invecchiare solo 8 mesi per ogni anno che passa.
Il documentario solleva questioni etiche e filosofiche. Johnson vede il corpo come una macchina da ottimizzare, sfidando i limiti della natura umana. Ma a che prezzo? La sua ossessione per la longevità solleva interrogativi sulla qualità della vita e sul significato stesso dell’esistenza.
“Don’t Die: l’uomo che vuole vivere per sempre” presenta anche le opinioni di medici e scienziati che discutono la possibilità di estendere la vita umana, come già fatto in laboratorio con i topi. Il film non offre risposte definitive, ma stimola la riflessione su cosa significhi realmente vivere più a lungo e se questa ricerca estrema della giovinezza sia effettivamente desiderabile.
Il documentario offre uno sguardo su un mondo dove la tecnologia e la scienza si spingono oltre i confini convenzionali, lasciando allo spettatore il compito di valutare se questa sia la strada giusta per l’umanità o se rappresenti un’eccessiva deviazione dalla nostra natura.
Dove guardare “Don’t Die: l’uomo che vuole vivere per sempre”