Al pubblico di Netflix piacciono i documentari sulle truffe, crimini violenti e vicende stravaganti che, in qualche modo, ci sembrano incredibili.
Questa volta è toccato a Graham Hornigold, vittima di una bizzarra truffa da parte di una madre che, scomparsa per quarant’anni, è tornata nella sua vita con una storia surreale, strana e convincente.
“Con Mum: il prezzo della fiducia” è un documentario diretto da Nick Green che svela l’angosciosa esperienza di Graham Hornigold, un famoso pasticciere la cui ricerca di una connessione familiare si è trasformata in un incubo finanziario ed emotivo.

Il caso di Graham Hornigold
Graham Hornigold, noto per la sua brillante carriera culinaria, non aveva mai conosciuto sua madre. Nato in una base militare britannica in Germania nel 1974, è stato cresciuto dal padre, covando un desiderio tacito di comprendere le sue origini. Tutto è cambiato quando, durante la pandemia, ha ricevuto un’email che avrebbe alterato il corso della sua vita.
Il mittente si dichiarava Dionne, sua madre biologica. Quello che è seguito è stata una truffa meticolosamente orchestrata che avrebbe privato Hornigold dei suoi risparmi, della sua relazione e quasi del buonsenso.
La strategia di Dionne è stata magistrale. Conosceva dettagli intimi sulla nascita di Hornigold che pochi avrebbero saputo. Ha tessuto un’elaborata storia sulla sua condizione di figlio illegittimo del sultano del Brunei, al quale era stato diagnosticato un cancro terminale al cervello e al midollo osseo. La sua interpretazione è stata così convincente che Hornigold e la sua compagna, Heather, sono rimasti completamente attratti.
Il documentario narra meticolosamente come Dionne si sia integrata nella vita di Hornigold. Si è sistemata a casa sua, lo ha accompagnato a Zurigo con il pretesto di liquidare la sua presunta vasta eredità e lo ha isolato sistematicamente dalla sua rete di supporto. Il pedaggio finanziario è stato sorprendente: Hornigold ha accumulato un debito di circa 300.000 sterline, credendo che alla fine avrebbe ereditato i mitici milioni di Dionne.
Il punto di svolta è arrivato quando Hornigold ha scoperto un barattolo di colorante alimentare rosso – presumibilmente usato per fingere sangue nelle urine – e si è reso conto che la sua diagnosi di cancro era inventata. I suoi medicinali erano per il colesterolo alto e il diabete, non per la chemioterapia.
Sì, potrebbero dire: va bene, un uomo è stato semplicemente truffato da una persona senza scrupoli, ma è proprio qui che il documentario fa una svolta radicale. La storia ci porta oltre, quando, dopo la scomparsa di Dionne, uno studio del DNA ha concluso che quella donna era, effettivamente, la madre di Graham al 99%: il noto chef era stato presumibilmente ingannato, proprio dalla sua stessa madre.
Sul documentario
Un altro buon documentario su Netflix che, a livello tecnico, non ha molto da rimproverare. Presenta il protagonista della storia, che non esita a mostrarsi comunicativo e a raccontare ogni dettaglio dell’accaduto. Include anche la sua compagna, Heather, che ci narrerà le parti della loro relazione e come hanno vissuto quei tempi quando l’email ha cambiato tutto. Alcune foto d’archivio, foto della presunta donna chiamata Dionne e una buona fotografia per narrare questa storia surreale che, anche se non passerà alla storia del cinema documentaristico, è ben realizzata e alla fine diventa un buon documentario sulle truffe.
“Con Mum: il prezzo della fiducia” non è orientato dal punto di vista drammatico: Graham ci racconta la storia con un grande sorriso e sembra aver preso tutto con un certo senso dell’umorismo.
Se volete una storia reale e quasi inverosimile, “Con Mum” ci offre l’occasione di immergerci in questo caso che, anche se sorprendente, è assolutamente reale.
Buona visione.
Dove guardare “Con Mum: il prezzo della fiducia”