Una nuova serie documentaria in due parti, aka Charlie Sheen, offre un resoconto biografico completo della vita dell’attore, presentato attraverso la lente dei suoi sette anni di sobrietà. Il progetto non si posiziona come un ritorno professionale, ma come una rivelazione personale, con lo stesso Sheen che fornisce un’ampia testimonianza per riappropriarsi della propria storia. La serie ripercorre la sua infanzia a Malibu, la sua fulminea ascesa alla fama, il crollo ampiamente pubblicizzato della sua carriera e della sua vita personale, e il suo successivo percorso di recupero. L’uscita è coordinata con le sue memorie, The Book of Sheen, rese disponibili il giorno prima.
Una confessione senza filtri
Il documentario è strutturato come una confessione, con le parole dello stesso Sheen a costituire la base narrativa. L’attore era inizialmente riluttante a partecipare al progetto, spingendo il regista Andrew Renzi a intraprendere un processo di sette-otto mesi per costruire un rapporto di fiducia e assicurarsi il suo coinvolgimento. Questo sforzo ha portato a un impegno di totale sincerità, con Sheen che dichiara di voler condividere informazioni che in precedenza aveva fatto “voto sacro di rivelare solo a un terapeuta”. Nella serie, Sheen riflette sulle sue azioni passate, riconoscendo di aver “acceso la miccia” che ha portato la sua vita a trasformarsi in “tutto ciò che non avrebbe dovuto essere”.

Revisando un’ascesa e una caduta pubbliche
La narrazione ripercorre la vita di Sheen in ordine cronologico, partendo dai suoi primi anni in un ambiente d’infanzia unico, descritto come “l’incrocio tra la nobiltà di Hollywood e la periferia costiera”. Da lì, esamina la sua “ascesa apparentemente senza sforzo al megastellato” e le successive “drammatiche cadute avvenute sotto gli occhi di tutti”. Il documentario rivisita i periodi più turbolenti della sua vita, usando la sua attuale sobrietà come cornice per analizzare e riflettere su eventi diventati un appuntamento fisso per i tabloid.
Un coro di prospettive
Per fornire un ritratto poliedrico, la serie include una vasta gamma di interviste con persone provenienti da quasi ogni capitolo della vita di Sheen. Tra i partecipanti figurano membri della famiglia, come il fratello Ramon Estevez e la figlia Lola Sheen, e le ex mogli Denise Richards e Brooke Mueller. La sua vita professionale viene esplorata attraverso conversazioni con gli attori Sean Penn e Chris Tucker, così come con il co-protagonista di Due uomini e mezzo, Jon Cryer, e il creatore della serie, Chuck Lorre. Il documentario presenta anche testimonianze di figure come Heidi Fleiss e l’ex spacciatore di Sheen, identificato come Marco, per contestualizzare la sua lotta contro la dipendenza. È da notare che il padre, Martin Sheen, e il fratello, Emilio Estevez, non compaiono; la loro assenza è spiegata come una scelta deliberata per permettere a Charlie Sheen di avere il suo momento.
Produzione e uscita
La serie è un’importante iniziativa delle case di produzione Skydance, North of Now, Boardwalk Pictures e Atlas Independent, con un team di produzione che include Charles Roven. L’uscita globale su una delle principali piattaforme di streaming indica che il progetto è concepito come il resoconto definitivo di una figura pubblica complessa e controversa. L’arco narrativo si conclude con la stabilità odierna di Sheen, concentrandosi sulle sue riflessioni e sulla lucidità acquisita con la sobrietà.
Il documentario in due parti, aka Charlie Sheen, è disponibile per lo streaming su Netflix a partire da oggi, 10 settembre 2025.

