Un nuovo capitolo, una nuova realtà, o meglio, diverse realtà in bilico: il mondo quantistico può davvero alterare il nostro presente e spalancarci le porte del multiverso?
Gli ultimi sviluppi nel campo dell’informatica quantistica aprono scenari vertiginosi, e “Bestia nera” osa spingersi in questo territorio, mescolando commedia e dramma in un intrigante connubio tra realtà e finzione.
Questa volta, la serie si spinge oltre i confini, avventurandosi in territori inesplorati.
Il Sapore Amaro della Vendetta: Sinossi di “Bestia nera”
“Bestia nera” ci presenta Maria, interpretata da Siena Kelly, una stella nascente nel competitivo mondo dello sviluppo di aromi per un’importante azienda di biscotti. Dopo anni di lotta contro le allergie, Maria sembra aver trovato la sua strada, distinguendosi nel suo ruolo e in procinto di lanciare un prodotto nuovo e rivoluzionario. La sua vita appare serena e appagante, frutto del suo duro lavoro e del suo talento.
Tuttavia, questo mondo costruito con cura inizia a sgretolarsi con l’inquietante arrivo di Verity, interpretata da Rosy McEwen, un’ex compagna di scuola di Maria. Verity, un tempo considerata una “fanatica di computer” ed emarginata vittima di bullismo, ottiene rapidamente un posto di lavoro nello stesso dipartimento di Maria. Il contrasto tra il loro passato e il loro presente è netto: Maria era parte del gruppo popolare, mentre Verity era relegata ai margini.
Poco dopo l’arrivo di Verity, la vita di Maria prende una piega strana, segnata da eventi bizzarri. Inizia a ricordare male dettagli banali, a inviare email con contenuti che non ricorda di aver scritto e a combattere la crescente sensazione che la sua realtà stia cambiando in modo sottile ma persistente. Questi incidenti, inizialmente insignificanti, aumentano gradualmente di gravità, scatenando in Maria inquietudine e confusione crescenti.
Una paranoia soffocante si impadronisce di Maria: Verity sta forse manipolando la realtà a suo piacimento?

Riflessioni su “Bestia nera”: La Realtà è Modificabile Attraverso la Digitalizzazione?
L’episodio mette in scena uno scenario estremo che, forse spinto un po’ troppo oltre dalla sceneggiatura, solleva una questione molto attuale: la tecnologia può davvero alterare la realtà e condizionare i nostri pensieri? Gli studi sull’argomento sono numerosi e le aziende cercano costantemente di influenzare le nostre abitudini per orientare i consumi.
Ma questo episodio va ben oltre, addentrandosi nel mondo della fisica quantistica che, per quanto oggi ci sembri lontano e inverosimile, potrebbe un giorno diventare realtà.
“Bestia nera” esplora con delicatezza la fragilità della realtà e affronta il fenomeno noto come Effetto Mandela. Le manipolazioni di Verity minano le certezze di Maria, facendo eco ai ricordi condivisi ma errati di fatti ed eventi che caratterizzano l’Effetto Mandela. È stato ipotizzato che Internet e la crescente connettività possano amplificare la consapevolezza di questi falsi ricordi collettivi.
“Bestia nera” è un episodio semplice e a tratti divertente, ma risulta un po’ marginale rispetto al resto della serie. Alla fine, manca della forza necessaria e scivola da un’inquietante verosimiglianza a una speculazione forse eccessiva.
Un episodio troppo “nerd” o una riflessione sugli effetti della sovraesposizione ai messaggi? La tecnologia può davvero distorcere la nostra percezione della realtà?
Come sapete, questi episodi hanno un denominatore comune: non lasciano mai indifferenti gli spettatori e suscitano sempre accesi dibattiti.
Buona visione!
Dove guardare “Bestia nera”