Appaloosa di Seattle accendono “Get It Together, Kid”: due minuti di power pop affilato

APPALOOSA. Photo Credit: Josh Simons
Alice Lange
Alice Lange
Alice Lange è appassionata di musica. Ha fatto parte di diversi gruppi musicali nella parte produttiva e ora ha deciso di portare la sua esperienza nel...

Il quartetto di Seattle comprime urgenza, melodia e lucentezza in “Get It Together, Kid”, un lampo di 2:06 che intreccia l’economia del punk con l’architettura classica del power pop. Il singolo arriva in una versione pulita adatta all’airplay e mette in primo piano i punti di forza della band: una voce frontale, chitarre che mordono e scintillano, e una sezione ritmica tesa senza rinunciare allo swing.

La formazione nasce quando la cantante-chitarrista Erica Rose rientra nel Nord-Ovest del Pacifico dopo sei anni nei circuiti punk e indie di New York. Insieme a Leif Anders (chitarra solista), Kevin Voss (basso) e Ian Sides (batteria), Rose scrive con occhio giornalistico per il dettaglio e orecchio da arrangiatrice per la sintesi. Le prime registrazioni hanno circolato con vigore nell’underground, ma il nuovo brano affina l’estetica del gruppo: strofe compatte, un pre-ritornello che stringe la tensione e un hook che colpisce al primo ascolto.

APPALOOSA. Get It Together, Kid
APPALOOSA. Get It Together, Kid

“Get It Together, Kid” nasce come ballata di cinque minuti prima di essere riconfigurata in uno sprint; quella genealogia resta percepibile nel DNA del pezzo: sotto il tempo incalzante c’è una logica da ballata—strofa, ritornello, rilascio—distillata per il massimo impatto. Il testo indaga l’umore dell’età adulta funzionale: come gli obblighi si accumulano, l’ambizione accelera e la cura diventa insieme ancora e propellente. Niente slogan: immagini pulite e una dizione conversazionale, coerente con l’etica “zero sprechi” dell’arrangiamento.

Le scelte produttive sottolineano la doppia fedeltà a dolcezza e ruvidità. Johnny Sangster cattura la band con immediatezza da sala prove—chitarre brillanti ma mai fragili, batteria ravvicinata e in avanti—mentre il mastering di Kurt Bloch preserva la dinamica e fa decollare il ritornello senza iper-compressione. Il risultato bilancia lo scintillio glam con la grana da garage: linee di chitarra carillonate sopra ritmiche a downstroke, un basso che spinge più che imbottire, e una batteria che fraseggia come strumento guida.

Dal vivo, Appaloosa hanno costruito una reputazione regionale su economia e presenza scenica, trasferendo il minimalismo da studio in set che scorrono rapidi e lasciano pochissima aria tra i brani. Il lavoro on the road oltre il Pacific Northwest—date a New York e un festival a Città del Messico—ha serrato ulteriormente l’ensemble e affinato un repertorio elastico per sale di diversa scala. “Get It Together, Kid” suona insieme come cartolina e promessa: l’istantanea di una band che consolida l’identità mentre accelera verso ciò che viene dopo.

Data di uscita: 4 settembre 2025.

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