“Wolfs – Lupi solitari” è un film per Apple TV+ con Brad Pitt e George Clooney. Con Austin Abrams e Amy Ryan.
Avere i colossali talenti di Brad Pitt e George Clooney come protagonisti di un film comporta una serie di vantaggi e svantaggi. Il lato positivo è che la semplice presenza di questi due titani di Hollywood garantisce un marketing integrato e un pubblico prevenduto. Tuttavia, l’aspetto negativo è che l’immensa pressione per soddisfare le elevate aspettative di quel pubblico può talvolta soffocare la creatività e risultare in un prodotto che gioca troppo sul sicuro.
“Wolfs – Lupi solitari” è un mix di azione, commedia e intrigo, progettato principalmente per servire da piattaforma per i suoi protagonisti, piuttosto che per offrire una narrazione avvincente. Nonostante abbia la sua parte di momenti divertenti e valori di produzione solidi, l’obiettivo principale del film sembra essere quello di mettere in mostra Pitt e Clooney, spesso a scapito della narrazione. Tra il cast d’insieme, spicca Austin Abrams, che offre quella che può essere considerata la migliore interpretazione del film, mentre le due mega-star si appoggiano in gran parte alle loro personalità consolidate e al loro potere di star.
Trama
La storia ha inizio con una donna che scopre un cadavere sul pavimento, spingendola a chiamare un esperto in queste situazioni delicate. Per coincidenza, un altro specialista nello smaltimento di cadaveri indesiderati si trova nello stesso hotel, il che porta ad uno scenario in cui entrambi gli uomini devono collaborare per sbarazzarsi del corpo. La situazione prende una brutta piega quando scoprono che il cadavere era in possesso di un grosso carico di droga. Questa rivelazione dà il via a una catena di eventi sempre più complicati, dando vita a una notte frenetica e imprevedibile.
Per quanto riguarda il film
“Wolfs – Lupi solitari” è strutturato su una singola notte movimentata, un approccio narrativo che è stato efficacemente impiegato in film del passato come “After Hours” (1984) di Martin Scorsese. Sebbene questa tecnica narrativa non fosse nuova nemmeno nel 1984, continua a riemergere in varie forme. In questo film in particolare, la presenza di Pitt e Clooney trasforma quello che avrebbe potuto essere un thriller teso in una gara di carisma. Il film sembra più interessato a sfruttare il loro potere combinato di star e a fare cenni ai loro lavori precedenti, piuttosto che impegnarsi in una vera e propria battaglia di abilità recitativa.
La sceneggiatura, vincolata dalla necessità di soddisfare le personalità dei suoi protagonisti, finisce per essere eccessivamente generica. L’umorismo, nel tentativo di rivolgersi a un pubblico più ampio possibile, perde il suo smalto e diventa troppo sicuro, non riuscendo a fornire l’arguzia tagliente che avrebbe potuto elevare il film. L’intrigo è altrettanto poco sviluppato, servendo più come sfondo per i ruoli da star di Pitt e Clooney che come elemento narrativo pienamente realizzato.
La nostra opinione
“Wolfs – Lupi solitari” aveva il potenziale per essere un film eccezionale, con una premessa interessante e un cast di alto livello. Sfortunatamente, non ci riesce perché cerca troppo di conformarsi alle norme di Hollywood. Sebbene eccella in termini di qualità di produzione e professionalità, manca la voce distintiva e la forza narrativa necessarie per offrire qualcosa di veramente nuovo o memorabile.
In conclusione, il film è una vetrina raffinata ma alla fine vuota per i suoi protagonisti, che perde l’opportunità di essere qualcosa di più sostanziale. Nonostante la sua qualità in vari aspetti tecnici, rimane un film che privilegia il potere delle star rispetto alla narrazione, lasciando gli spettatori a desiderare di più.