“The Six Triple Eight” è un film di guerra diretto da Tyler Perry con Kerry Washington, Ebony Obsidian e Dean Norris.
Il regista Tyler Perry porta sul grande schermo “The Six Triple Eight”, un dramma bellico basato su eventi reali che racconta la storia poco conosciuta del 6888° Battaglione Postale Centrale. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, il film si concentra su un gruppo di 855 donne afroamericane incaricate di risolvere un massiccio arretrato nella consegna della posta ai soldati americani in Europa.
La trama ruota attorno alla Maggiore Charity Adams, interpretata da Kerry Washington, che guida questo battaglione unico nel suo genere. Queste donne affrontano non solo le sfide logistiche della loro missione, ma anche la discriminazione razziale e di genere in un’epoca di profonde divisioni sociali. Il film mostra come riescano a completare il loro compito in tempi record, contribuendo significativamente al morale delle truppe al fronte.
Il cast vanta nomi di spicco come Oprah Winfrey nel ruolo di Mary McLeod Bethune, Susan Sarandon come Eleanor Roosevelt e Sam Waterston nei panni del Presidente Franklin D. Roosevelt. Queste interpretazioni di alto profilo conferiscono al film una certa gravitas, anche se non sempre riescono a elevare il materiale oltre la sua natura convenzionale.
Perry, noto per la sua abilità nel catturare l’attenzione del pubblico, opta per un approccio sicuro e prevedibile. Il film si concentra sui valori umani e sul trionfo dello spirito, temi che risuonano con il pubblico mainstream. Tuttavia, questa scelta di giocare sul sicuro impedisce al film di esplorare in profondità le complessità dei personaggi e del contesto storico.
La critica ha accolto “The Six Triple Eight” con reazioni contrastanti. Alcuni, come Peter Debruge di Variety, hanno elogiato la portata della storia e il suo impatto emotivo. Altri, come Vikram Murthi di IndieWire, hanno notato che il film non riesce a scavare oltre la superficie del suo materiale ispiratore. Nonostante ciò, il film ha ricevuto riconoscimenti, tra cui una nomination per la Migliore Canzone Originale ai Satellite Awards 2024.
Dal punto di vista tecnico, “The Six Triple Eight” si distingue per la sua produzione curata e le interpretazioni solide. Tuttavia, il copione rimane ancorato a convenzioni narrative che limitano il potenziale innovativo del film. Perry sembra più interessato a offrire un tributo accessibile che a sfidare le aspettative del pubblico o a fornire una prospettiva cinematografica originale.
In definitiva, “The Six Triple Eight” riesce nel suo intento di onorare le donne dimenticate della storia americana, ma lo fa in modo prevedibile. Il film offre un ritratto commovente di coraggio e determinazione, ma manca di quella profondità e complessità che avrebbero potuto renderlo un’opera più incisiva e memorabile. Nonostante le sue limitazioni, rimane un tentativo apprezzabile di portare alla luce una storia importante, anche se la sua esecuzione non riesce a distinguersi nel panorama cinematografico contemporaneo.
Dove guardare “The Six Triple Eight”