Netflix si espande in India e torna con questo film in lingua tamil che ci parla del mondo del cricket e di tutto ciò che lo circonda, nella partita più importante che, come avrete intuito, vede contrapporsi l’India al suo eterno rivale, il Pakistan.
Questo attesissimo dramma sportivo segna il debutto alla regia di S. Sashikanth, un produttore molto rispettato noto per la sua associazione con film tamil innovativi e coinvolgenti sotto l’etichetta di YNOT Studios. Il cast è guidato dagli straordinari attori R. Madhavan, Nayanthara e Siddharth, con il ritorno di Meera Jasmine al cinema tamil dopo un decennio di assenza.
Il film va oltre il cricket che, sullo sfondo, funge da fulcro narrativo per personaggi che convivono, cercano di sopravvivere e di vivere un giorno in più. La pellicola esplora temi come l’energia, la maternità, la famiglia e, mantenendo il cricket come sfondo, offre un ritratto della vita di personaggi affascinanti.

Il lungo percorso di “Test” per diventare un film
Il viaggio di “Test” verso lo schermo è iniziato con S. Sashikanth che, nonostante la sua consolidata carriera come produttore, nutriva l’ambizione di diventare un regista. Ha scritto la prima bozza della sceneggiatura alla fine del 2012, ma il progetto è stato temporaneamente archiviato a causa dei suoi impegni con YNOT Studios. L’inaspettata pausa causata dalla pandemia di COVID-19 in India ha dato a Sashikanth l’opportunità di rivedere e perfezionare le sue aspirazioni registiche, che coltivava da tempo.
L’ispirazione per il concetto centrale del film è nata da un’intervista con il famoso giocatore di cricket Virat Kohli, che ha raccontato di aver giocato una partita importante poco dopo la morte di suo padre. Questa rivelazione ha risuonato profondamente in Sashikanth, portandolo a un’esplorazione della straordinaria dedizione e dei sacrifici compiuti dagli atleti. Si è interessato in particolare alla forza psicologica necessaria per rendere al massimo livello, vedendola come una “trama da supereroe” in cui il dolore personale viene sublimato per una causa più grande.
Questa riflessione lo ha portato a esaminare il ruolo dei tratti narcisistici come possibile attributo positivo nello sport e come impulsi simili esistano negli individui al di là della sfera sportiva. Il titolo stesso del film, “Test”, ha un duplice significato, poiché non solo si riferisce al formato di cinque giorni del cricket, ma serve anche come metafora delle rigorose sfide e prove che la vita stessa presenta, soprattutto in momenti di intensa pressione.
Il progetto è stato annunciato ufficialmente nell’aprile 2023 e Sashikanth ha collaborato alla storia con Suman Kumar, uno scrittore acclamato per il suo lavoro nella popolare serie “The Family Man”. Il lungo periodo tra la stesura iniziale della sceneggiatura e l’uscita del film indica un investimento profondamente personale da parte del regista. Inoltre, l’ispirazione nella vita reale dall’esperienza di Virat Kohli conferisce un’autenticità intrinseca e una base emotiva alla premessa del film. L’esplorazione del narcisismo nel contesto della psicologia sportiva offre una prospettiva potenzialmente fresca e sfumata, che va oltre le rappresentazioni convenzionali dell’ambizione atletica.
Gli attori
“Test” vanta un cast che segna la reunion di R. Madhavan e Siddharth, che avevano già collaborato con S. Sashikanth nelle sue produzioni. Il pubblico ricorda con affetto le loro precedenti collaborazioni in film come “Aayutha Ezhuthu” (2004) e “Rang De Basanti” (2006), il che aumenta l’attesa per la loro rinnovata collaborazione. Curiosamente, R. Madhavan inizialmente rifiutò la sceneggiatura, citando preoccupazioni sul ruolo e sulla mancanza di precedente esperienza di Sashikanth come regista. Tuttavia, la persistenza e la visione persuasiva di Sashikanth alla fine convinsero Madhavan a unirsi al progetto.
Nayanthara, spesso acclamata come la “superstar femminile” del cinema tamil, interpreta il ruolo di Kumudha, un’insegnante la cui vita si intreccia con il mondo del cricket. Siddharth interpreta Arjun, un giocatore di cricket che affronta le proprie sfide. La sua interpretazione ha già ricevuto elogi dal giocatore di cricket internazionale R. Ashwin, che ne ha lodato l’autenticità, suggerendo una rappresentazione realistica di un atleta professionista. Meera Jasmine, che torna al cinema tamil dopo un decennio, interpretando Padma, la moglie di Arjun, aggiunge ulteriore profondità al cast. Il film include anche attori importanti come Nassar, Kaali Venkat e Vinay Varma in ruoli secondari, promettendo un ricco arazzo di personaggi.
Sul film
“Test” non è il tipico film sullo sport, anche se ha il cricket come sfondo. Il suo intento è più quello di avvicinarsi alla vita dei protagonisti che di offrirci una visione epica dell’evento sportivo. Soprattutto, “Test” è un film sulla maturità, sulle ultime opportunità nella vita: su un battitore di cricket ormai veterano che affronta la sua ultima occasione e, parallelamente, su una donna che desidera avere un figlio e, a causa di alcuni aborti precedenti, si trova anche lei di fronte alla sua ultima possibilità.
“Test” è, soprattutto, un film familiare, molto vicino al lato umano. Anche se, certo, non rifugge dalle polemiche: il mondo delle scommesse, dei giocatori comprati per truccare le partite e, persino, si addentra nel mondo della politica, anche se in secondo piano. Ma non è un film trascendentale o un dramma realistico, perché “Test” preferisce soffermarsi sulla visione familiare e toccante in ogni momento.
Cerca troppo di accontentare lo spettatore? Può darsi, e forse perde un po’ di forza per questo e si lascia alle spalle gran parte del realismo che la sua sceneggiatura prometteva. In ogni caso, “Test” è un film ben fatto e che va oltre un biopic convenzionale.
Buona visione.
Dove guardare “Test”