Pain Hustlers – Il business del dolore è un film drammatico del 2023 diretto da David Yates e basato sull’omonimo libro del 2022 di Evan Hughes. Il film è interpretato da Emily Blunt, Chris Evans, Andy García, Catherine O’Hara, Jay Duplass e Brian d’Arcy James.
Un farmaco che allevia il dolore contro il cancro è sicuramente una cosa positiva, giusto?
Qui inizia questa storia di medicina, vendite e di un farmaco che, contenendo composti dannosi come il fentanil, è stato prescritto e ha causato il danno che viene raccontato nel film.
Un film che, mescolando dramma, commedia e un ritmo incalzante, riesce a creare una narrazione agile, coerente e divertente in una pellicola che, senza inventare nulla, intrattiene e fa riflettere molto sull’industria e il business che si nasconde dietro la medicina.
Il meglio (come era prevedibile), Emily Blunt in un ruolo che sembra fatto apposta per lei.
Il grande problema del film: è difficile trovare un personaggio simpatico con cui possiamo provare un po’ di empatia.
Una storia che parla, come dice il titolo, del business della morte e della medicazione.
Riguardo al film
Ricordate “The Third Man”? Sì, sono passati molti anni da allora. Lì, Orson Welles parlava da quella famosa ruota panoramica sulla penicillina adulterata e sul business che tutto questo portava: saresti una persona onesta o ti metteresti a calcolare quanto soldi potresti guadagnare in una scommessa?
I tempi sono cambiati dagli anni ’40, o forse no così tanto, perché il business è sempre lo stesso (la medicina) e le conseguenze, molto simili. Legale o illegale, è un tema molto invitante e questi “venditori di morte” offrono molto spazio nel mondo del cinema.
“Pain Hustlers – Il business del dolore” è sicuramente un buon film dal punto di vista tecnico, non c’è dubbio, una satira su questo mondo che, con ritmo e una piccola dose di stravaganza e sofisticazione, otterrà ciò che si propone: farti odiare ancora di più l’essere umano e ciò che è disposto a fare per sopravvivere.
Buone interpretazioni, ottima dal punto di vista tecnico, ma non riesce a sedurre o affascinare lo spettatore. “Pain Hustlers – Il business del dolore” ha la trama, le condizioni tecniche e il livello di produzione adeguati ma, a differenza di “The Third Man”, gli manca quel tocco di originalità, di umanità.
Forse, paradossalmente, il film stesso è trattato più come un prodotto, tecnicamente valido ma privo di un messaggio (cinematograficamente parlando) più originale.
Un film che, alla fine, spreca una grande storia.
La nostra opinione
“Pain Hustlers – Il business del dolore” è sicuramente un buon film dal punto di vista tecnico, ma non riesce a conquistare né nel suo script né nei suoi personaggi, rimanendo a metà strada tra la commedia e ciò che è veramente drammatico.
Una combinazione che non funziona del tutto.
Trailer del film
Regista
Il cast
Emily Blunt, nata il 23 febbraio 1983 a Londra, in Inghilterra, è un’attrice britannica di grande talento e versatilità che ha guadagnato fama internazionale per le sue eccezionali interpretazioni in una vasta gamma di film. La carriera della Blunt è stata segnata dall’acclamazione della critica e da numerosi riconoscimenti, tra cui un Golden Globe Award e uno Screen Actors Guild Award. Grazie alle sue notevoli capacità recitative e alla sua accattivante presenza sullo schermo, è diventata una delle attrici più richieste del settore.
Chris Evans, nato Christopher Robert Evans il 13 giugno 1981 a Boston, Massachusetts, è diventato uno dei volti più riconoscibili di Hollywood. Con una carriera di oltre due decenni, Evans si è fatto un nome come attore, produttore e regista. Dagli esordi nelle serie televisive al ruolo di Captain America nel Marvel Cinematic Universe, Evans ha dimostrato la sua versatilità e il suo talento sul grande schermo.
Andy Garcia è un attore, regista e musicista cubano-americano molto apprezzato e versatile. Nato come Andrés Arturo García Menéndez il 12 aprile 1956 a L’Avana, Cuba, ha avuto un impatto significativo nell’industria cinematografica grazie ai suoi personaggi iconici e alla sua dedizione al mestiere. Nonostante il successo, Garcia rimane una persona riservata e riservata, concentrandosi sulle sue radici di attore e sui suoi progetti personali. Diamo un’occhiata più da vicino al suo percorso, dai primi anni di vita alla sua ascesa alla celebrità e ai suoi notevoli contributi al mondo del cinema.
Brian d’Arcy
Chloe Coleman
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Britt Rentschler