“Lonely Planet” è un film interpretato da Laura Dern e Liam Hemsworth. È scritto e diretto da Susannah Grant.
Le commedie romantiche con scenari esotici sono un po’ come le feste natalizie: sembrano tutte simili con piccole variazioni, eppure, anno dopo anno, continuano a funzionare, portandoci a ripetere, film dopo film, lo stesso schema ripetitivo.
“Lonely Planet” è uno di quei film che, per via della ripetizione degli schemi, non rimarrà impresso nella nostra memoria oltre la durata della visione: assolutamente prevedibile, aderisce con deferenza agli schemi concordati del genere e presenta due attori di spicco in un paesaggio incantevole.
Ammettiamolo: dopo migliaia di volte che questo schema è stato riproposto, è stato perfezionato a tal punto che è quasi impossibile dire qualcosa di nuovo al riguardo.
La trama ci porta in un ritiro per scrittori, dove una scrittrice esausta e poco socievole (Laura Dern) incontra un impiegato di banca che si sente decisamente fuori luogo in un ritiro riservato solo ai romanzieri (Liam Hemsworth).
Tra la noia, la cordialità della gente e l’esotismo del paesaggio… una cosa porta all’altra e inizia a emergere quella cosa chiamata attrazione tra i sessi opposti.
“Lonely Planet” presenta personaggi più o meno convincenti che sanno adattare le loro storie al modello generico di questo tipo di produzioni. Gli attori hanno chimica e sanno recitare (su questo non ci sono dubbi), la sceneggiatura è ben scritta e sa sviluppare correttamente i tempi richiesti… Tutto in ordine.
Ora però: sorprende, cattura l’attenzione, fa venire voglia di rivederlo? No, affatto, e infatti “Lonely Planet” diventa, per necessità del genere stesso, un altro prodotto che, senza essere pessimo, andrà ad aumentare la lista delle commedie romantiche esotiche. Funzionò per William Wyler in “Vacanze Romane” (1953) e lo schema è stato ripetuto e perfezionato nel tempo.
Come spesso accade nella catena di streaming, anche qui c’è un messaggio: l’età non conta. In questa occasione, il messaggio è più o meno classico, ed è in linea con la politica sociale della piattaforma e il pubblico che vuole attrarre.
Come film, “Lonely Planet” apporta ben poco al genere e ancora meno alla cinematografia in generale, diventando un altro prodotto di consumo rapido e di dimenticanza ancora più rapida.
Godetevelo, perché persino nella durata è generico: un’ora e mezza.
Dove vedere “Lonely Planet”