‘Asteroid City‘ è diretto da Wes Anderson e interpretato da Jason Schwartzman, Scarlett Johansson e Tom Hanks, tra gli altri.
Un film che è puro stile, e qualcosa di più: una vera e propria dichiarazione di stile che racchiude, nel profondo, un messaggio apparentemente banale ma acuto e intuitivo.
Si dice che solo agli sciocchi piaccia Wes Anderson, ma devo confessare che questa favola retrò sul nulla mi ha incantato.
Recensione del film
Solo per le immagini, per il trattamento alla Looney Tunes, per le inquadrature e per tutta la parodia del cinema all’interno del cinema, ‘Asteroid City’ merita. E quando dico che merita, intendo che non avete mai visto nulla di simile, inclusi gli altri film del regista. Che ci piaccia o no, il trattamento cinematografico è audace, estremamente stilizzato e brillante, in uno stile che solo Wes Anderson può realizzare.
Wes Anderson che si copia da sé stesso? Certamente, e Wes Anderson che si prende gioco del regista stesso e utilizza un paesaggio in cui manca solo il Correcaminos. Poi, lo sceneggiatore che scrive una storia in diversi tempi che, parodiata in uno spazio unico vintage, si contorce per fare battute sulla fisica quantistica e prendersi gioco dello spazio filmico-narrativo stesso in cui è contenuto il film.
Sembrerà un lavoraccio, ma è semplice: è un film che si prende gioco del cinema stesso, utilizzando la narrazione televisiva come formato della battuta per ottenere infine un’opera unica nello stile e nei contenuti.
‘Asteroid City’ ha anche il pregio di saper nascondere il suo contenuto nella più assoluta frivolezza, negli alieni e in quella parodia di Mars Attacks (Tim Burton), nei dialoghi assurdi e nell’abilità di sfuggire alla narrativa tradizionale, nel saper ridere di sé stesso, del cinema e nel fare una commedia di una tragedia.
Ma, certamente, è un film di Wes Anderson e, indiscutibilmente, a livello estetico questo individuo ha saputo creare uno stile tutto suo, molto simile all’animazione se vogliono, molto infantile se sono ostinati, molto frivolo se lo desiderano, ma sarà sempre un film di Wes Anderson.
La nostra opinione
Un film che ha l’ardire di essere unico.
Trama
Ambientato in una fittizia città nel deserto americano nel 1955, il percorso di una convenzione di giovani astronauti/cadetti spaziali (organizzata per riunire studenti e genitori da tutto il paese attorno alla camaraderia e alla competizione accademica) viene spettacolarmente sconvolto da eventi che cambiano il mondo.
Data di uscita
16 giugno 2023
Regista
Wesley Wales Anderson (nato il 1° maggio 1969) è un regista americano. I suoi film sono noti per la simmetria, l’eccentricità e gli stili visivi e narrativi distintivi, e viene citato da alcuni critici come un esempio moderno di autore. Tre dei suoi film, The Royal Tenenbaums (2001), Moonrise Kingdom (2012) e The Grand Budapest Hotel (2014) sono apparsi nel sondaggio della BBC Culture del 2016 sui più grandi film dal 2000. Anderson è stato candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale per I tenenbaum reali (2001), Moonrise Kingdom (2012) e The Grand Budapest Hotel (2014), nonché all’Oscar per il miglior film d’animazione per i film in stop-motion Fantastic Mr. Fox (2009) e Isle of Dogs (2018). Con The Grand Budapest Hotel ha ricevuto la sua prima nomination all’Oscar per la miglior regia e il miglior film e ha vinto il Golden Globe per il miglior film musicale o commedia e il BAFTA per la miglior sceneggiatura originale. Attualmente dirige la società di produzione American Empirical Pictures, che ha fondato nel 1998. Nel 2018 ha vinto l’Orso d’argento per la miglior regia per Isle of Dogs.
Il cast
Jason Schwartzman / Augie Steenbeck / Jones
Tom Hanks / Stanley Zak
Hall
Scarlett Johansson / Midge Campbell / Mercedes Ford
Jake Ryan / Woodrow Steenbeck
Jeffrey Wright
Tilda Swinton
Bryan Cranston
Willem Dafoe
Edward Norton
Adrien Brody