Dal regista premio Oscar per “Parasite”, Bong Joon Ho, arriva “Mickey 17”, un’intrigante opera di fantascienza intrisa di umorismo nero. Robert Pattinson guida il cast nel ruolo di un colonizzatore “sacrificabile” che si trova ad affrontare un dilemma esistenziale senza precedenti.
Il nuovo lavoro dell’acclamato cineasta sudcoreano promette di combinare il suo caratteristico stile, capace di mescolare i generi, con un puntuale commento sociale, ponendo le basi per un’esperienza cinematografica che stimola la riflessione.
Un Cast Stellare per una Storia Spaziale
“Mickey 17” vanta un cast di talento. Robert Pattinson è protagonista nell’impegnativo doppio ruolo di Mickey Barnes e dei suoi successivi cloni, Mickey 17 e Mickey 18. Al suo fianco troviamo Naomi Ackie nei panni di Nasha Barridge, un’agente di sicurezza che sviluppa un legame con Mickey. Steven Yeun interpreta Timo, pilota e amico del protagonista, mentre Toni Collette veste i panni di Ylfa Marshall, l’influente e controllante moglie del capo della spedizione. Quest’ultimo, l’ambizioso e tirannico leader del progetto di colonizzazione Kenneth Marshall, è interpretato da Mark Ruffalo. Completano il cast altri attori notevoli come Patsy Ferran, Cameron Britton, Anamaria Vartolomei e Holliday Grainger.
Trama: Sopravvivenza e Identità su Niflheim
Ambientato in un futuro prossimo, “Mickey 17” immerge gli spettatori in un mondo in cui l’umanità tenta di colonizzare l’ostile pianeta ghiacciato Niflheim. Per facilitare l’impresa, Mickey Barnes accetta di diventare un “Expendable” (un “Sacrificabile”), una figura il cui scopo è intraprendere missioni ad alto rischio, con la consapevolezza che, in caso di morte, verrà clonato e i suoi ricordi ripristinati. Questo processo permette alla colonia di raccogliere dati cruciali senza mettere a rischio personale più prezioso.
Tuttavia, la ciclica routine di morte e rinascita viene bruscamente interrotta quando Mickey 17 sopravvive inaspettatamente a un pericoloso incontro con gli abitanti nativi del pianeta, solo per scoprire che il suo sostituto, Mickey 18, è già stato “stampato”. Questo evento senza precedenti, noto come “Multiplo”, sconvolge l’ordine costituito e costringe i due Mickey a navigare una situazione complessa e pericolosa all’interno della colonia. La narrazione esplora non solo il conflitto immediato derivante dall’esistenza di due individui identici, ma anche le più ampie dinamiche politiche e sociali dell’insediamento umano e le sue interazioni con le misteriose forme di vita indigene. La premessa stessa di un lavoratore “usa e getta” solleva profonde questioni sul valore della vita in un futuro tecnologicamente avanzato.
Genere e Stile: La Firma di Bong Joon Ho
“Mickey 17” si colloca principalmente nel genere della commedia nera di fantascienza. Intreccia abilmente elementi di satira, dipinge un quadro di un futuro distopico e può essere visto anche come una feroce satira politica. Questa miscela di generi è caratteristica dello stile cinematografico di Bong Joon Ho, noto per la sua capacità di creare esperienze visive uniche e imprevedibili.
Il lavoro del regista si distingue per la commistione di generi, una forte attenzione alle dinamiche sociali e di classe, l’uso dell’umorismo nero e improvvisi cambi di tono. Bong Joon Ho è maestro nel sovvertire le aspettative del pubblico, creando narrazioni che sono allo stesso tempo divertenti e profondamente stimolanti, elementi che “Mickey 17” riflette pienamente.
