La Tate Britain si appresta a una significativa trasformazione del suo paesaggio antistante con la presentazione dei disegni preliminari per il nuovo Clore Garden. Questo ambizioso progetto, frutto della collaborazione tra il rinomato architetto paesaggista Tom Stuart-Smith Studio e lo studio di architettura Feilden Fowles, mira a offrire uno spazio verde innovativo e accogliente, concepito come un punto d’incontro vibrante tra arte, natura e comunità.
L’iniziativa, realizzata in partnership con la Royal Horticultural Society (RHS) e resa possibile grazie al generoso sostegno della Clore Duffield Foundation, si propone di andare oltre la semplice creazione di un giardino. L’intento è quello di plasmare un ambiente ricco e variegato, attentamente studiato per dialogare con l’imponente architettura neoclassica della galleria e, al contempo, per rispondere con resilienza alle sfide imposte dai cambiamenti climatici.
Il disegno del nuovo Clore Garden si articola attraverso un pattern organico, caratterizzato da lussureggianti aree piantumate e una rete di percorsi completamente accessibili che invitano all’esplorazione. Il progetto include una terrazza del caffè ripensata e un’aula didattica indipendente, oltre a spazi dedicati a programmi all’aperto, conferenze e attività culturali. L’arte e l’orticoltura si fonderanno armoniosamente, con sculture di iconici artisti britannici, provenienti dalla collezione della Tate, integrate nel paesaggio. Numerose sedute saranno disposte in modo da offrire sia angoli di quiete per il relax e la contemplazione, sia aree conviviali, come una fontana interattiva e una panca circolare, pensate per incoraggiare la socializzazione e il gioco.
La sostenibilità è un pilastro fondamentale dell’intervento. Il design fluido del Clore Garden è stato concepito per incrementare la biodiversità dell’area di Millbank, introducendo piantagioni erbacee, fioriture stagionali, alberi e uno stagno per la fauna selvatica. In stretta consultazione con la RHS, e attingendo alla sua vasta ricerca botanica e al suo impegno nella divulgazione comunitaria, Tom Stuart-Smith selezionerà un’ampia varietà di specie vegetali capaci di offrire un godimento estetico durante tutto l’arco dell’anno: dalle magnolie e le fioriture primaverili, alle graminacee ornamentali e alle sempreverdi invernali. Materiali riciclati e sostenibili saranno impiegati in tutto il giardino, con particolare attenzione ai percorsi, realizzati con materiali di recupero provenienti dal sito stesso.
Un elemento di spicco sarà l’introduzione di una nuova aula-giardino a un solo piano, leggera e permeabile alla luce, progettata dallo studio Feilden Fowles. Questa struttura offrirà uno spazio flessibile e riparato per attività didattiche, aprendosi direttamente sul giardino. Qui si terranno regolarmente laboratori per gruppi scolastici e studenti adulti, volti a esplorare le connessioni tra arte e natura, stimolando la creatività e la collaborazione.
L’entusiasmo per questa iniziativa è palpabile. La direzione della Tate Britain sottolinea come questo significativo spazio verde, unendo arte e natura e promuovendo la biodiversità, rappresenti un esempio del ruolo che i musei possono svolgere nelle città contemporanee: luoghi dove la contemplazione e il relax possono andare di pari passo con la gioia e la creatività. L’auspicio è che il giardino offra nuove modalità di interazione con la collezione della Tate, sia per i visitatori abituali sia per i residenti locali.
Il progetto è visto come una straordinaria opportunità per creare un rifugio per persone, piante e sculture nel cuore di Londra, trasformando l’accesso alla galleria in un giardino coinvolgente, biodiverso e sostenibile.
Lo studio Tom Stuart-Smith e Feilden Fowles sono stati selezionati all’inizio del 2024 a seguito di un concorso pubblico.