“Snowflake” di Donald Moffett da Alexander Gray Associates esamina le modalità dell’interpellazione politica nell’astrazione

03/09/2025 - 03:50 EDT
Installation view: Donald Moffett: Snowflake, Alexander Gray Associates, New York, 2025
Installation view: Donald Moffett: Snowflake, Alexander Gray Associates, New York, 2025

Alexander Gray Associates presenta Donald Moffett: Snowflake, prima personale dell’artista in galleria. La mostra riunisce nuove pitture a olio estruso e spray, un’installazione di adesivi da paraurti a disposizione del pubblico e l’opera video Aluminum/White House Unmoored, interrogando come l’arte contemporanea affronti questioni pubbliche — stress ambientale, istituzioni civiche, retoriche della protesta — senza ridursi a slogan.

Le pitture della serie Snowflake sono concepite per produrre ambiguità ottica e materiale. Lavorate in bianchi, tonalità di peltro e azzurri polverosi, presentano campi forati e traforati che a tratti sembrano arretrare nel muro e a tratti fluttuare davanti ad esso, generando una dissonanza controllata tra superficie e supporto. La serie si inserisce nel progetto in corso NATURE CULT, che affronta l’accelerazione ambientale e riconosce una contraddizione intrinseca: vernici industriali, compensato e tecniche di applicazione specializzate visualizzano la tensione ecologica pur partecipando all’economia materiale che la sostiene. In queste opere la superficie resta densa e fragile, mentre struttura e sotto-struttura derivano, si sciolgono e si erodono; un lessico che restituisce l’equilibrio calcolato tra seduzione e collasso.

In dialogo con i dipinti, Aluminum/White House Unmoored raffigura la residenza esecutiva in uno stato di dissoluzione. L’architettura del potere non è trattata come un’icona fissa, ma come un’immagine esposta all’erosione, ponendo la simbologia istituzionale sotto la stessa pressione che i dipinti esercitano sulla struttura pittorica. Nel loro insieme, le opere articolano un vocabolario rigoroso di deriva, fusione e disancoraggio: categorie in primo luogo formali, ma leggibili anche nella sfera pubblica.

Un set di adesivi da paraurti da portare via estende l’interesse di Moffett per l’indirizzo diretto. Il linguaggio conciso e dichiarativo richiama le strategie del graphic design militante, mentre la circolazione analogica — pensata per corpi, automobili e strada più che per i feed digitali — evidenzia il mutamento delle condizioni di attenzione e persuasione in un ecosistema mediatico saturo. Si tratta di contro-dispositivi misurati: portabili, lenti, situati.

La traiettoria dell’artista accentua la tensione tra immediatezza e riflessione. Membro fondatore di Gran Fury, collettivo grafico-attivista nato da ACT UP, ha contribuito a definire un linguaggio di urgenza per la comunicazione nello spazio pubblico durante la crisi dell’AIDS. In parallelo, con Bureau — lo studio di design cofondato con Marlene McCarty — ha tradotto principi di chiarezza e indirizzo in incarichi per il non profit e per il settore commerciale. La pratica di studio, per contro, incardina i contenuti politici nelle procedure dell’astrazione: ingegneria delle superfici, interferenze ottiche e un’attenzione costante al modo in cui i materiali registrano tempo e pressione.

Nel complesso, la mostra formula la dissoluzione — delle superfici, dei simboli e delle certezze comunicative — come immagine e metodo. Non propone una soluzione, ma delimita lo spazio in cui l’indagine estetica può rendere percepibili tensioni strutturali, riconoscendo al contempo i propri limiti in quanto cultura materiale prodotta nelle stesse condizioni che interroga. L’opera di Moffett è stata ampiamente esposta ed è presente in rilevanti collezioni pubbliche, tra cui Art Institute of Chicago; Blanton Museum of Art; Brooklyn Museum; J. Paul Getty Museum; Hammer Museum; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden; The Menil Collection; The Metropolitan Museum of Art; The Museum of Modern Art; Whitney Museum of American Art.

Sede e date: Alexander Gray Associates, New York — 12 settembre–25 ottobre 2025. Inaugurazione: venerdì 12 settembre, ore 18:00–20:00. Data dell’opera: Aluminum/White House Unmoored (2004). Selezione di personali: Alice Austen House, Staten Island (2025); Center for Maine Contemporary Art, Rockland (2024); McNay Art Museum, San Antonio (2022); Contemporary Arts Museum Houston (2011), con successive tappe a The Andy Warhol Museum e Tang Teaching Museum (2012); Museum of Contemporary Art Chicago (2002). Selezione di collettive: MASP, San Paolo (2024); National Portrait Gallery, Smithsonian Institution (2024); Henie Onstad Kunstsenter, Oslo (2022); Migros Museum für Gegenwartskunst, Zurigo (2019); Whitney Biennial (1993).

Donald Moffett
Donald Moffett Aluminum/White House Unmoored, 2004 Video projection, oil, and alkyd on linen 40 1/8 x 60 5/8 in (101.9 x 154 cm) Video: 14 minutes and 51 seconds

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