Londra – La Tate Britain annuncia la realizzazione di una mostra innovativa intitolata “Now You See Us: Women Artists in Britain 1520-1920”, un viaggio di 400 anni che documenta la lenta ma inarrestabile ascesa delle donne nell’arte britannica, dalla quasi totale assenza alla riconosciuta professionalità. Attraverso un percorso che sfida le convenzioni sociali dell’epoca, la mostra offre uno sguardo senza precedenti sull’impegno e sulla creatività delle donne che hanno lottato per affermarsi nel mondo dell’arte.
Il coraggio di oltre 100 artiste viene celebrato in questa esposizione, tra cui nomi noti come Artemisia Gentileschi, Angelica Kauffman, Julia Margaret Cameron e Gwen John, e molte altre il cui contributo sta venendo riscoperto solo ora. La Tate Britain mette in mostra oltre 200 opere che spaziano dall’olio sull tela, all’acquerello, al pastello, passando per la scultura, la fotografia e il ‘needlepainting’, delineando così la narrativa di queste pioniere dell’arte.
L’esposizione si apre nel contesto della corte Tudor, dando particolare attenzione a Levina Teerlinc, di cui molte miniature sono esposte insieme per la prima volta in quattro decenni, e a Esther Inglis, che con i suoi manoscritti contiene i più antichi autoritratti femminili conosciuti in Gran Bretagna. Un focus speciale è dedicato al XVII secolo con una delle artiste femminili più celebrate della storia dell’arte, Artemisia Gentileschi, che realizzò opere di grande rilievo a Londra, presso la corte di Carlo I, inclusa la recentemente riscoperta “Susanna e i vecchioni” (1638-1640), in prestito dalla Royal Collection per la prima volta.
Il percorso continua analizzando l’evoluzione delle artiste donne nell’ambito dei ritratti professionali nel XVII secolo e il loro coinvolgimento nelle prime mostre pubbliche d’arte in Gran Bretagna nel XVIII secolo, sottolineando figure spesso trascurate come Katherine Read e Mary Black. Particolare attenzione viene rivolta ad Angelica Kauffman e Mary Moser, le sole donne tra i membri fondatori della Royal Academy of Arts.
Il periodo vittoriano e l’inizio del XX secolo segnarono una significativa espansione nelle sedi espositive pubbliche e un forte legame delle artiste con l’attivismo, culminando con l’importante ruolo delle donne nel suffragio e nella Prima Guerra Mondiale. Artisti come Gwen John, Vanessa Bell e Helen Saunders diedero un contributo fondamentale all’emergere di modernismo, astrazione e vorticismo.
Con “Now You See Us”, la Tate Britain non solo rende omaggio alle artiste che hanno plasmato secoli di arte britannica, ma anche stimola una riflessione sulla posizione delle donne nell’arte oggi, illuminando le sfide che hanno affrontato e celebrando i loro trionfi. L’esposizione invita il pubblico a riconoscere e apprezzare il contributo essenziale delle donne nella narrativa artistica della Gran Bretagna.