Jakkai Siributr presenta la sua prima mostra personale istituzionale in Italia

Artist Portrait, Jakkai Siributr, There’s No Place, Victoria and Albert Museum, London, 2025, Photo Antonio Parente.
Lisbeth Thalberg
Lisbeth Thalberg
Giornalista e artista (fotografo). Redattore della sezione arte di MCM.

Flowers Gallery ha annunciato la prima mostra personale istituzionale in Italia dell’artista thailandese Jakkai Siributr. La mostra, intitolata Cultura (im)materiale, è curata da Veronica Caciolli e Valentina Gensini. L’esposizione si svilupperà in due sedi a Firenze: il Murate Art District (MAD) e il Museo di Antropologia ed Etnologia.

La mostra offre una panoramica delle opere tessili narrative dell’artista e presenta ricami complessi trasformati in installazioni monumentali. Una componente centrale della presentazione include ricami collettivi e manufatti artigianali sviluppati attraverso laboratori e dialoghi con donne del territorio. Questo processo intreccia le tradizioni thailandesi con le donne della regione Toscana.

Siributr ha collaborato con comunità locali di donne con background migratorio provenienti da Nosotras e dalla Casa delle Donne. L’artista ha anche lavorato con le artigiane coinvolte nel progetto del Comune di Barberino Tavarnelle. Questo progetto è dedicato alla trasmissione della tecnica tradizionale del ricamo “Punto Tavarnelle” attraverso la trasmissione intergenerazionale del sapere artigianale.

La mostra includerà anche un’iterazione di There’s no Place. Si tratta di un progetto di ricamo collaborativo a lungo termine, attualmente in corso, che crea dialoghi transfrontalieri tra le comunità etniche Shan sfollate nel campo profughi di Koung Jor Shan, in Thailandia, e gli spettatori di tutto il mondo.

In collaborazione con il Museo di Antropologia ed Etnologia – Sistema Museale di Ateneo, Jakkai Siributr è stato invitato a confrontarsi con la figura di Galileo Chini (1873-1956). Chini fu un artista, decoratore e ceramista toscano che visse per un lungo periodo in Oriente, dove realizzò diverse importanti opere pubbliche, tra cui gli affreschi per la Sala del Trono Ananta Samakhom a Bangkok.

Parte della collezione siamese di Chini, donata dall’artista stesso, è esposta nella sala. Siributr presenta un nuovo abito site-specific (creato per il luogo) ispirato alla collezione di Chini, esposto accanto a una sezione del suo lavoro Transient Shelter (2014). Quest’opera riflette sulla relazione tra vita e morte, sul rovesciamento dei valori e sulla tensione tra materia e spirito. Per l’occasione, il museo ha parzialmente riallestito la sala con nuove opere della Collezione Chini.

Attraverso questi processi condivisi, la mostra mira a intrecciare le storie di donne e comunità, l’eredità di Chini e i contributi di studenti e visitatori. Intende costruire un dialogo fatto di sensibilità, memoria e immaginazione, che si muove tra il materiale e l’immateriale, l’individuale e il collettivo.

L’artista

Jakkai Siributr (nato nel 1969) vive a Bangkok, in Thailandia, ed è riconosciuto come uno dei principali artisti contemporanei del Sud-est asiatico. Lavora principalmente con il medium tessile ed è noto per i suoi arazzi, trapunte e installazioni minuziosamente realizzati a mano. Il suo lavoro trasmette potenti risposte a questioni sociali contemporanee e storiche in Thailandia e oltre. Siributr ha studiato Arti Tessili e Belle Arti presso l’Indiana University, Bloomington, USA, e Design del Tessuto Stampato presso la Philadelphia University, USA.

Siributr ha esposto ampiamente. Tra le sue mostre degne di nota figurano Phantoms of Asia: Contemporary Awakens the Past presso l’Asian Art Museum di San Francisco, California, USA (2012); Exploring the Cosmos: The Stupa as a Buddhist Symbol presso l’Asian Civilizations Museum, Singapore (2013); Displaced: The Politics of Ethnicity and Religion in the Art of Jakkai Siributr presso il Bangkok Art and Culture Centre, Thailandia (2017); il Dhaka Art Summit in Bangladesh (2018); e Spectrosynthesis II presso il Bangkok Art and Culture Centre (2019).

Più recentemente, il suo lavoro è apparso in Garmenting: Costume as Contemporary Art presso il Museum of Arts and Design, New York, USA (2022); Matrilineal, una mostra personale alla 100 Tonson Foundation, Bangkok (2023-2024); Everybody Wanna Be Happy al CHAT, Hong Kong (2023-2024); e nel Padiglione Thailandia alla 15ª Biennale di Gwangju (2024).

Nel novembre 2024, la sua mostra There’s no Place alla Whitworth Art Gallery di Manchester, ha analizzato la sua pratica e presentato l’ultima iterazione del suo progetto a lungo termine. There’s no Place è stato anche presentato in The Spirits of Maritime Crossing, evento collaterale ufficiale della Biennale d’Arte di Bangkok alla Biennale di Venezia 2024.

Nel 2025, il suo lavoro è stato esposto in All Directions: Art That Moves You, la mostra inaugurale del museo FENIX nei Paesi Bassi; al London Design Festival presso il Victoria and Albert Museum, Londra; e alla Triennale di Setouchi, Giappone. Nel novembre 2025, Siributr è stato premiato all’Hirshhorn New York Artist x Artist Gala e presenterà una mostra personale presso Canal Projects a New York all’inizio del 2026.

Informazioni sulla mostra

  • Mostra: Jakkai Siributr Cultura (im)materiale
  • Sedi: MAD Murate Art District e Museo di Antropologia ed Etnologia, Firenze
  • Contatti: press@flowersgallery.com / T +44 (0)20 743 7766
  • Date: 23 ottobre 2025 – 18 gennaio 2026
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