Gisela McDaniel: All These Parts Make Up Me – ARARIO GALLERY SEOUL

Gisela McDaniel
Compassion 2023 Oil on canvas, object and text on paper from subject-collaborator, sound

ARARIO GALLERY SEOUL presenta la prima mostra personale in Corea di Gisela McDaniel (n. 1995, USA), intitolata “All These Parts Make Up Me”, dal 10 luglio (mercoledì) al 17 agosto (sabato) 2024. McDaniel è un’artista di diaspora CHamoru con radici materne a Guam, attualmente vive e lavora a New York City. Attingendo significativa ispirazione dalla sua stessa identità, ha costruito un corpus di opere che tenta di creare ritratti completi di individui storicamente marginalizzati, inclusi comunità indigene, persone di colore, individui di razza mista, donne, non binari, e persone queer. Per coloro con identità di diaspora, l’arte è un medium fondamentale per esplorare ed esprimere le loro complesse identità, storie e narrazioni culturali, spesso emarginate o travisate dal discorso mainstream (Lucy Lippard, 1990). I dipinti di McDaniel trasformano le narrazioni degli individui ritratti sulla tela in immagini e suoni, svolgendosi nello spazio presente. Occupando il piano terra e il seminterrato della ARARIO GALLERY SEOUL, la mostra presenterà le ultime pratiche dell’artista dal 2023 al 2024, con un totale di 11 opere d’arte. Queste includono 10 dipinti di assemblaggio che combinano immagini, oggetti e suoni, nonché un oggetto creato appositamente per la mostra.

Tema dell’esposizione

I corpi indipendenti che respingono l’alterità

L’opera di McDaniel inizia i suoi ritratti con conversazioni con quello che lei chiama, ‘collaboratori-soggetto’, costruendo empatia reciproca e discutendo la loro particolare esperienza di vita o storia. Le voci registrate da queste conversazioni diventano un componente fondamentale dei ritratti che crea, esistendo come una registrazione audio accanto al dipinto. La madre dell’artista, una studiosa e attivista CHamoru, condivise con lei da quando era piccola che “i nostri corpi sono buoni e, soprattutto, sono nostri”. Ogni dipinto rappresenta in modo unico la forma naturale del corpo in un modo libero e dinamico. I collaboratori-soggetto di Gisela McDaniel presentano le loro storie al mondo esterno con un atteggiamento proattivo, resistendo a varie forme di discriminazione e violenza contro le minoranze.

Dipinti sinestetici che combinano immagine, oggetto e suono – Svelando le identità individuali

I dipinti di Gisela McDaniel incorporano gli effetti personali e le voci dei collaboratori-soggetto come elementi essenziali. McDaniel presenta le narrazioni intime di ogni individuo in modo multidimensionale e sinestetico al suo pubblico. Il suo corpus di opere, che mescola artisticamente colori fluorescenti che ricordano la luce radiante della natura con le voci vivide dei collaboratori-soggetto, ci ricorda l’individualità unica di tutti coloro che vivono nell’era contemporanea. Combina immagini, oggetti e suoni per dipingere un ritratto dei suoi collaboratori-soggetto sulla tela. Ogni dipinto cerca di racchiudere l’identità unica di quella persona. Si riferisce ai piccoli oggetti ricevuti da ciascun collaboratore durante il processo creativo come ‘artefatti consensuali’ e li integra nelle sue opere. Questi includono oggetti personali come chiavi o una collana, e parti del corpo come capelli o unghie in gel. Gli artefatti consensuali non solo portano tracce della vita quotidiana ma rivelano anche sottilmente le preferenze personali, le storie individuali e i contesti culturali.

Introduzione dell’artista

Gisela Charfauros McDaniel è nata nel 1995 a Bellevue, Nebraska, USA. Ha conseguito il suo BFA in Art & Design presso l’Università del Michigan nel 2019. Gisella McDaniel è attualmente in residenza all’Art Explora a Parigi, Francia, e parteciperà alla prossima Hawaii Triennial 2025, intitolata Aloha No. Ha tenuto mostre personali in luoghi tra cui ARARIO GALLERY SEOUL (Seoul, Corea, 2024), Pilar Corrias (Londra, UK, 2022; 2020), The Mistake Room (Los Angeles, USA, 2021), Playground Detroit (Detroit, USA, 2019), e The Schvitz (Detroit, USA, 2018). Il suo lavoro è stato presentato in mostre collettive presso istituzioni come la Kunsthalle Düsseldorf (Düsseldorf, Germania, 2023), il Museum of Fine Arts Boston (Boston, USA, 2023), FLAG Art Foundation (New York, USA, 2023), ICA Boston (Boston, USA, 2022), Kemper Museum of Contemporary Art (Kansas City, USA, 2022), Baltimore Museum of Art (Baltimore, USA, 2021), CAC (Cincinnati, USA, 2021), MOCAD (Detroit, USA, 2021), Dhaka Art Summit (Dhaka, Bangladesh, 2020), Oolite Arts (Miami, USA, 2019), e The Schvitz (Detroit, USA, 2018). Le sue opere fanno parte delle collezioni di vari musei e fondazioni, tra cui il Baltimore Museum of Art (USA), Frye Art Museum (USA), Hudson Valley MOCA (USA), ICA Miami (USA), Museum of Fine Arts Boston (USA), New Orleans Museum of Art (USA), Pérez Art Museum (USA), UMMA (USA), Aïshti Foundation (Lebanon), Blenheim Art Foundation (UK), Christen Sveaas Art Collection (Norway), Elie Khouri Art Foundation (UAE), Kadist (USA), Ovitz Family Collection (USA), Samdani Art Foundation (Bangladesh), The MER Collection (Spain), e The Perimeter (UK).

Gisela McDaniel
Best Thing for Me to Do, 2023
Lisbeth Thalberg
Lisbeth Thalberghttp://lisbeththalberg.wordpress.com
Giornalista e artista (fotografo). Redattore della sezione arte di MCM.
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