David Zwirner annuncia le sue presentazioni per Frieze London e Art Basel Paris

Gerhard Richter, Wolken (blau) (Clouds [Blue]), 2025 © Gerhard Richter 2025. Courtesy the artist and David Zwirner
Lisbeth Thalberg
Lisbeth Thalberg
Giornalista e artista (fotografo). Redattore della sezione arte di MCM.

David Zwirner parteciperà a Frieze London e ad Art Basel Paris con presentazioni focalizzate su opere nuove, serie recenti e pezzi di rilevanza storica provenienti dal programma della galleria. Lo stand di Londra metterà in primo piano scultura, pittura e opere su carta di Huma Bhabha, Chris Ofili, Oscar Murillo e Portia Zvavahera, accanto a lavori di Lucas Arruda e Wolfgang Tillmans. In parallelo, la sede londinese della galleria presenta una personale di Victor Man, la prima dell’artista con David Zwirner dopo l’annuncio della sua rappresentanza.

A Frieze London saranno presentate sculture e opere su carta di recente realizzazione di Huma Bhabha, in dialogo con la sua crescente visibilità istituzionale. Lo stand includerà anche nuovi dipinti di Chris Ofili, Oscar Murillo e Portia Zvavahera, oltre a opere di Lucas Arruda e Wolfgang Tillmans. Nell’insieme, la selezione abbraccia sperimentazione materiale e oggetto scultoreo, ricerca pittorica e costruzione dell’immagine di matrice fotografica, offrendo una sezione trasversale di metodi che interrogano forma e percezione attraverso linguaggi materiali distinti.

Una grande rassegna londinese fornisce un contesto istituzionale più ampio: la Royal Academy of Arts presenta Kerry James Marshall: The Histories, la più vasta mostra dei dipinti dell’artista al di fuori degli Stati Uniti. Dopo Londra, l’esposizione è prevista in viaggio verso il Kunsthaus Zürich e il Musée d’Art Moderne di Parigi, un itinerario transnazionale che affianca l’attenzione della galleria per narrazioni di scala museale.

A Parigi, David Zwirner presenterà una mostra di opere di Gerhard Richter nella propria sede parigina, la terza dell’artista con la galleria dopo l’annuncio della rappresentanza. La selezione riunisce nuovi lavori su carta e diversi nuclei pittorici realizzati tra gli anni Novanta e il decennio 2010, tra cui i dipinti fotografici, Abstrakte Bilder (Dipinti astratti) e installazioni in vetro riflettente. L’insieme mette in evidenza la varietà di raggio, scala e tecnica, tracciando un’indagine costante sulla produzione e la percezione dell’immagine attraverso media differenti. Sono previsti un’anteprima stampa e un walkthrough prima dell’apertura.

La mostra di Richter coincide a Parigi con una grande retrospettiva alla Fondation Louis Vuitton, a cura di Nicholas Serota e Dieter Schwarz. Insieme, l’esposizione in galleria e il percorso museale offrono punti di vista complementari sulla pratica di Richter: da un lato le procedure seriali e la sperimentazione materiale nel contesto della galleria; dall’altro un arco retrospettivo più ampio in ambito museale.

Ad Art Basel Paris, David Zwirner presenterà due nuove edizioni monumentali in tre pannelli di Richter—Wolken (rosa) (Clouds [Pink]) e Wolken (blau) (Clouds [Blue])—proseguendo il lungo rapporto dell’artista con stampa e multiplo. Le edizioni costituiscono un filo continuo nell’opera di Richter dal 1965, anno di Hund (Dog), la sua prima edizione. Le nuove opere si basano su un trittico del 1970 di pittura-fotografia dallo stesso titolo e formato che raffigura un cielo nuvoloso in chiave naturalistica; quel lavoro, a sua volta, traeva origine da un’immagine di Atlas, l’archivio in evoluzione dell’artista. La presenza di queste edizioni in fiera colloca il lavoro iterativo di Richter su una piattaforma pubblica che mette in primo piano riproduzione, traduzione e circolazione dei motivi tra formati diversi.

Lo stand di Art Basel Paris includerà anche opere di Ruth Asawa, Marlene Dumas, On Kawara, Joan Mitchell e Bridget Riley. Questa selezione intergenerazionale amplia lo spettro dei media, avvicinando scultura tessile, pittura figurativa e astratta, pratiche concettuali basate sulla data e ricerche ottiche senza annullarne le differenze. L’accostamento mira a far emergere corrispondenze attorno a ripetizione, serialità, durata e processo, mantenendo al contempo leggibile il metodo di ciascun artista nel contesto denso della fiera.

A livello cittadino, la programmazione parigina scorre in parallelo alla fiera con progetti che dialogano con gli artisti della galleria e i loro contemporanei. Nell’ambito del programma off-site di Art Basel Paris, il Musée national Eugène-Delacroix invita Nate Lowman a presentare After Delacroix, un progetto che pone nuove opere in conversazione con il maestro romantico. Al centro, un dipinto a olio reimmagina la tavolozza di Delacroix come doppio—archivio materiale e registro di decisioni. Attorno, sculture luminose composte da T-shirt serigrafate a mano, barattoli di vernice e altri materiali d’atelier trasformano frammenti culturali in simboli nuovi, mentre un dipinto a forma di profumatore per auto rimanda a una tela di Cecily Brown. Il progetto tratta l’influenza storico-artistica come materia attiva, seguendo lo slittamento dei riferimenti tra generazioni e contesti.

Diversi musei propongono mostre che risuonano con i temi presenti in fiera. Il Musée national Picasso–Paris dedica una mostra a Raymond Pettibon, riunendo circa settanta disegni e una dozzina di fanzine per mappare un vocabolario grafico oscillante tra ironia e inquietudine. Al Musée d’Orsay, Bridget Riley: Starting Point esamina l’influenza formativa di Georges Seurat sulla pratica di Riley, sottolineando come una copia giovanile di The Bridge at Courbevoie abbia funzionato da metodo analitico e da impulso per le successive indagini sulla percezione. In programma anche Minimal alla Bourse de Commerce—Pinault Collection, che cartografa la varietà delle pratiche minimaliste dagli anni Sessanta, con opere di Dan Flavin, Felix Gonzalez-Torres, On Kawara, Bridget Riley, Robert Ryman, Richard Serra e Merrill Wagner, tra gli altri.

Tra Londra e Parigi, le presentazioni della galleria e i programmi istituzionali paralleli instaurano corrispondenze tra pratiche individuali e correnti più ampie della storia dell’arte. A Londra, le nuove opere di Bhabha, Ofili, Murillo e Zvavahera—accanto ad Arruda e Tillmans—evidenziano come gli artisti contemporanei mettano alla prova i confini di forma, medium e soggetto. A Parigi, le nuove edizioni di Richter e la mostra in galleria portano in primo piano serialità, riproduzione e statuto dell’immagine, mentre progetti di scala museale in tutta la città rivedono genealogie che vanno da Delacroix a Seurat ed esaminano l’eredità del minimalismo. Ne risulta una visione in rete della pratica contemporanea, in cui le edizioni dialogano con la pittura, gli archivi alimentano nuove serie e gli stand fieristici trovano riscontro in indagini museali diffuse nella città.

Date (a scopo informativo, come indicate nei materiali): Kerry James Marshall: The Histories alla Royal Academy of Arts resta aperta fino al 18 gennaio 2026 e viaggerà al Kunsthaus Zürich e al Musée d’Art Moderne di Parigi. La mostra di Gerhard Richter da David Zwirner Paris comprende un’anteprima stampa e un walkthrough giovedì 16 ottobre alle ore 17:00. La retrospettiva di Richter alla Fondation Louis Vuitton si tiene dal 17 ottobre 2025 al 3 marzo 2026. After Delacroix di Nate Lowman al Musée national Eugène-Delacroix è in programma dal 22 ottobre al 2 novembre 2025. La mostra di Raymond Pettibon al Musée national Picasso–Paris è aperta fino al 1° marzo 2026. Minimal alla Bourse de Commerce è visibile fino al 19 gennaio 2026.

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