Christie’s presenta l’opera Myrte di Francis Picabia della sua rinomata serie Transparency

Myrte, ca. 1928. Pencil, oil, and gouache on panel 121.8 x 96.5 cm.

Estimate: €1 million to €1.5 million. © Christie’s Images Ltd 2024
Myrte, ca. 1928. Pencil, oil, and gouache on panel 121.8 x 96.5 cm. Estimate: €1 million to €1.5 million. © Christie’s Images Ltd 2024
16/07/2024 - 13:58 EDT

Christie’s ha svelato un altro capolavoro nella sua asta di Avant-Garde(s) Including Thinking Italian: il culmine di una serie di aste programmate per coincidere con Art Basel Paris il 18 ottobre. Christie’s presenta l’eccezionale riscoperta di un’opera surrealista di Francis Picabia, che sarà messa all’asta insieme a un raro dipinto ad olio di Alberto Giacometti (Buste sur la selle de l’atelier, €2-3 milioni) e un’opera emblematica di Henri de Toulouse-Lautrec (Jane Avril au Divan Japonais, €2.5-3.5 milioni).

Myrte è un esempio perfetto della serie Transparency di Picabia, la serie chiave prodotta dall’artista tra il 1927 e il 1932, e si è conservata nella stessa collezione europea dagli anni ’70. Esibito a Parigi nel 1928, l’opera è stata vista pubblicamente solo nella mostra Francis Picabia, Mezzo Secolo di Avanguardia a Torino nel 1974. Il suo valore stimato è di €1 milione a €1.5 milioni.

Un’innovativa serie

Realizzato intorno al 1928, Myrte è un esempio affascinante della rinomata serie Transparency di Francis Picabia, famosa per la teatrale sovrapposizione di immagini che Picabia aveva già sperimentato nei suoi film. Attraverso queste opere, Francis Picabia cerca di stimolare l’immaginazione con un intreccio surreale di immagini. Ispirato da una rivelazione reale in un caffè di Marsiglia, Myrte immerge lo spettatore in un sogno sensuale, allucinatorio. L’opera sfida quindi tutte le interpretazioni tradizionali della pittura.

Omaggio all’arte classica

L’antichità ha un’importanza particolare nella serie Transparency. Gruppi di sculture classiche sono spesso utilizzati come base per la composizione. Myrte è un’evocazione chiara delle figure femminili di Botticelli. I volti, presi dalle sue Madonne così come da figure pagane, creano un’atmosfera misteriosa, da sogno. Myrte è quindi una fusione di passato e presente, del sacro e del profano, sfidando le convenzioni artistiche dell’epoca pur rendendo omaggio ai maestri del Rinascimento italiano.