TOKYO – La Galleria Koyanagi presenta “Heaven Stolen” (“Il paradiso rubato”), una mostra personale di nuove opere dell’artista Arisa Kumagai. Sarà la sua quarta mostra personale presso la galleria e includerà sei nuovi dipinti e dieci disegni che proseguono l’indagine dell’artista sulla storia personale, le dicotomie sociali e la natura della fede.
Il titolo della mostra si riferisce a un’espressione usata per coloro che ricevono il battesimo in punto di morte. Kumagai collega questo concetto alla complessa reazione umana del risentimento verso quello che può essere percepito come un atto di fede opportunistico, riconoscendo questa tensione come un elemento della propria esperienza interiore. Questo tema di emozioni contrastanti ma inseparabili, come l’amore e l’odio, informa le opere esposte.
La pratica artistica di Kumagai è nota per l’uso di motivi tratti dalla sua vita personale — inclusi membri della famiglia e i loro effetti personali — per esplorare temi universali come la ricchezza e la povertà, la vita e la morte. Il suo lavoro recente incorpora un interesse per l’iconografia cattolica e le forme di preghiera giapponesi, intrecciando questi elementi con la sua stessa poesia.
Tra le nuove opere spicca il trittico “It’s OK. It’s OK. It’s OK.” (“Va bene. Va bene. Va bene.”), che raffigura un paio di scarpe da bambino consumate accanto a fiori e simboli religiosi, tra cui una statua della Vergine Maria e un rosario. L’opera affronta il tema dell’abuso infantile e del trauma familiare irrisolto.
Un’altra opera significativa è il dittico “Say yes to me” (“Dimmi di sì”). Questo lavoro giustappone l’immagine di un cervo cacciato in un fiume alla rappresentazione di un uomo con una camicia di seta. Il motivo della camicia contiene l’immagine della canna di un fucile puntata verso il cervo nel pannello adiacente. L’opera combina motivi del sacro e del profano, facendo anche riferimento alla serie in corso dell’artista, “Leisure Class” (“La classe agiata”), che esamina l’uso dei beni di lusso come indicatori di status sociale. La galleria nota che l’immaginario può essere interpretato come un’allusione alle persistenti tensioni razziali.
In concomitanza con la mostra, la Galleria Koyanagi pubblicherà “White Witch” (“Strega bianca”), un libretto in edizione limitata con opere e poesie di Kumagai. La pubblicazione include un testo di Tomoko Yabumae del Museo di Arte Contemporanea di Tokyo.
Arisa Kumagai si è laureata presso l’Università di Arte e Design di Kyoto. Il suo lavoro è caratterizzato da un’elevata precisione tecnica e da un uso drammatico della luce e dell’ombra.
La mostra sarà visitabile presso la Galleria Koyanagi, situata nell’edificio Koyanagi a Ginza, Tokyo, dal 23 agosto all’11 ottobre 2025. Un ricevimento di inaugurazione alla presenza dell’artista è previsto per la sera del 23 agosto.
