La Howard Greenberg Gallery di New York si appresta a presentare Danny Lyon: The Texas Prison Photographs, una mostra completa che ritrae la realtà dell’incarcerazione attraverso l’obiettivo di uno dei più significativi fotografi documentaristi del XX secolo. Questa rassegna segna la prima esposizione di Lyon con la galleria dopo l’annuncio della sua rappresentanza da parte della stessa. La presentazione offrirà una selezione curata di fotografie, filmati, disegni e documenti d’archivio prodotti durante l’immersione dell’artista nel sistema penale del Texas alla fine degli anni ’60.
Il lavoro di Lyon in questo periodo è spesso citato come un momento decisivo nel movimento del “New Journalism”, caratterizzato da un approccio radicale e partecipativo che rifiutava l’osservazione distaccata del reportage tradizionale. La sua metodologia era radicata in un profondo coinvolgimento con i suoi soggetti; come spiegato dall’artista stesso: “Ero un partecipante che per caso era anche un fotografo”. Questa filosofia è al centro dell’imminente mostra, che documenta un periodo di quattordici mesi iniziato nel 1967, durante il quale Lyon ottenne un accesso senza precedenti a sette penitenziari del Texas.
Con la libertà di accedere alle strutture a qualsiasi ora, Lyon fotografò i detenuti nelle loro celle, durante il lavoro nei campi e nelle fabbriche, nelle mense, e durante i momenti di isolamento e le perquisizioni. Il progetto ha prodotto immagini crude ed empatiche di individui emarginati, culminando nella pubblicazione nel 1971 del fotolibro Conversations with the Dead. L’opera è stata tra le prime a fondere la prospettiva personale con la narrazione documentaria, incorporando documenti carcerari, lettere e disegni accanto alle fotografie per fornire una visione olistica dello stato carcerario.
Riflettendo questa pratica multidisciplinare, la mostra esporrà principalmente stampe d’epoca accanto a opere moderne selezionate, arte originale realizzata dai detenuti e interviste audio. Un aspetto notevole è la presentazione di fotografie inedite delle visite di Lyon alla Goree Unit, il penitenziario femminile del Texas, esposte per la prima volta. Queste immagini, insieme a filmati in 16mm, evidenziano le relazioni intime che Lyon ha forgiato con i detenuti e sottolineano il suo intento di creare un “ritratto sconvolgente dell’oppressione e della futilità”.
Lyon, nato a Brooklyn nel 1942, ha iniziato la sua carriera come primo fotografo per lo Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e le sue opere sono presenti in importanti collezioni, tra cui il Metropolitan Museum of Art e il Whitney Museum of American Art. In concomitanza con l’esposizione in galleria, i film non-fiction dell’artista, come Willie e i lavori che documentano i lavoratori privi di documenti, saranno proiettati al Metrograph e al Roxy Cinema.
L’inaugurazione della mostra, alla presenza dell’artista, è prevista per il 5 dicembre 2025, dalle 17:30 alle 19:30, e rimarrà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2026.

