Il Giappone del 1878 non è lo scenario delle epiche battaglie tra clan che spesso popolano l’immaginario collettivo. È qualcosa di più complesso: una nazione in piena transizione, scomoda e convulsa, che si trova nell'”era post-samurai”. Il periodo Meiji è in corso e la Guerra Boshin ha posto fine a oltre 250 anni di periodo Edo. La classe dei samurai, che per secoli è stata l’élite militare dominante della nazione, è stata sciolta.
Questa è la tela di fondo di “Ikusagami – Last Samurai Standing”, una serie live-action giapponese che si immerge in un'”epoca incerta”. I protagonisti non sono eroi in servizio attivo, ma “guerrieri caduti”, i migliori e i più duri del Giappone, che all’improvviso sono diventati “gente comune”. Spogliati del loro scopo e del loro status, ora devono combattere semplicemente per la propria vita. Questa disperazione collettiva li rende il bersaglio perfetto per una misteriosa e mortale convocazione. Kaata Sakamoto, responsabile dei contenuti di Netflix Giappone, ha descritto la premessa in modo succinto: “Pensate a Shōgun che incontra Squid Game“.
La Convocazione a Kyoto
La premessa prende il via quando 292 di questi guerrieri vengono attirati nello stesso luogo. L’appuntamento è al tramonto, presso il Tempio Tenryuji di Kyoto. La scelta del luogo è deliberatamente simbolica; la ricerca lo identifica come un “centro storico e santuario spirituale”. Tuttavia, qualsiasi speranza di redenzione spirituale svanisce rapidamente.
I terreni del tempio, “sotto il velo della notte”, si riempiono di “inquietudine e della presenza di guerrieri assetati di sangue”. Sono stati attirati da una promessa quasi inimmaginabile: un enorme premio in denaro da 100 miliardi di yen. Questo evento non è un torneo d’onore; è conosciuto come “Kodoku”. Questo termine si riferisce a un antico e oscuro rituale in cui diverse bestie velenose venivano messe in un barattolo perché combattessero finché non ne fosse rimasta solo una, infondendo al sopravvissuto il potere di tutti i caduti. È uno “schema sinistro” progettato per distillare 292 anime in un unico sopravvissuto.
Le Regole del “Kodoku”: Una Corsa verso Tokyo
Il formato è un “gioco di sopravvivenza”, un “battle royale” con regole che vengono descritte come “semplici ma mortali”.
La meccanica del gioco è la seguente: a ciascuno dei 292 partecipanti viene consegnata una targhetta di legno. L’obiettivo principale è rubare le targhette degli avversari. Il gioco inizia a Kyoto, ma l’obiettivo finale è raggiungere Tokyo. La contesa è definita da due frasi sinistre. La prima è lo slogan del gioco: “Una vita, un punto”. La seconda è un ordine diretto degli organizzatori invisibili: “Voi, sciocchi che vivete senza senso: uccidetevi a vicenda, finché non ne resterà uno solo”.
Questo viaggio è una metafora della transizione stessa del Giappone. I guerrieri devono correre da Kyoto, l’antica capitale imperiale e cuore del Giappone feudale, fino a Tokyo, la nuova capitale e centro della modernizzazione Meiji. È una corsa letterale dal passato al futuro, dove solo il più brutale può completare il viaggio. Le targhette di legno trasformano l’omicidio in un gioco, trasformando la sopravvivenza in una “guerra psicologica” che richiede non solo abilità con la spada, ma anche “strategia, alleanze e tradimento”.
L’Eroe Riluttante: Shujiro Saga
In mezzo a questo caos di 292 contendenti, la narrazione si concentra su un “protagonista onorevole”: Shujiro Saga. Interpretato da Junichi Okada, Saga è un “samurai in pensione” che funge da ancora emotiva della storia.
La sua motivazione è fondamentale per il dramma. Saga non si unisce al “Kodoku” per la gloria, il potere o l’oscena ricchezza offerta. Egli “entra nella competizione mortale con un unico scopo: salvare la moglie e il figlio malati”. Anche sua moglie, Shino, fa parte del cast.
Questa “missione personale” lo posiziona come un “padre disperato” e fornisce il “potente nucleo emotivo” della serie. Il vero conflitto di “Ikusagami – Last Samurai Standing” non è semplicemente se Saga sopravviverà agli altri 291 guerrieri. La tensione centrale è interna: come può un uomo onorevole navigare in un “gioco vizioso” che richiede esplicitamente l’omicidio senza perdere l’umanità stessa che sta cercando di proteggere?
L’Uomo Dietro il Massacro: Il Fattore Okada
Il coinvolgimento della star principale, Junichi Okada, va ben oltre la recitazione. I dati di produzione rivelano che Okada è una forza creativa centrale nella serie, assumendo molteplici ruoli critici.
Oltre a interpretare Shujiro Saga, Okada figura come produttore e direttore creativo. Forse la cosa più importante è che è anche il coreografo delle scene d’azione e il pianificatore della serie.
Okada è un “artista marziale” affermato nella vita reale, e per questo progetto “ha coinvolto altri maestri di arti marziali”. Questa confluenza di ruoli — attore, produttore e coreografo — è rara e suggerisce una coesione singolare tra la narrazione e l’azione. L’uomo che progetta i combattimenti è lo stesso uomo che li esegue come personaggio principale. Ciò consente all’azione di essere un’estensione diretta dello sviluppo del personaggio, concentrandosi su “scene d’azione realistiche” e un realismo brutale invece che su una stilizzazione vuota.
La Creazione di un’Epopea: Scala, Fonte e Talento
“Ikusagami – Last Samurai Standing” è una delle “produzioni originali più ambiziose di Netflix dal Giappone”. La serie rappresenta uno sforzo concertato per capitalizzare sul genere dei samurai live-action, un’area che la piattaforma aveva precedentemente esplorato principalmente attraverso anime o produzioni “altamente occidentalizzate”.
Per garantire l’autenticità, la serie si basa su un materiale d’origine prestigioso. È adattata dal romanzo “Ikusagami”, scritto da Shogo Imamura, un acclamato autore vincitore del 166° Premio Naoki. Il romanzo è stato anche adattato in una serie manga illustrata da Katsumi Tatsuzawa.
La portata della produzione è immensa. Il regista Michihito Fujii, noto per il suo lavoro in The Journalist, ha paragonato le riprese a “produrre tre film contemporaneamente”. La produzione ha richiesto costumi per quasi 300 attori, e il team ha sentito la “responsabilità di offrire qualcosa senza precedenti”.
Per popolare questo mondo, la serie vanta un “cast massiccio” di “attori giapponesi affermati”. Accanto a Okada, il cast include Yumia Fujisaki, Kaya Kiyohara, Hiroshi Abe, Kazunari Ninomiya, Hideaki Ito, Masahiro Higashide, Shota Sometani, Takayuki Yamada e Riho Yoshioka.
L’Appuntamento
La serie sarà composta da sei episodi e saranno tutti disponibili per lo streaming simultaneo.
“Ikusagami – Last Samurai Standing” debutta su Netflix il 13 novembre.
