The Resurrected su Netflix: il thriller psicologico taiwanese che sfida i limiti della giustizia

The Resurrected
Martha O'Hara
Martha O'Hara
Redattrice presso MCM: arte, spettacoli, natura e cinema.

Una nuova produzione taiwanese è pronta a catturare l’attenzione del pubblico globale, esplorando gli abissi più oscuri del dolore, della maternità e del desiderio di vendetta. Con il titolo originale “回魂計”, questa serie originale Netflix, in uscita questo giovedì, si preannuncia come un thriller ricco di suspense che intreccia il dramma criminale con elementi soprannaturali, ponendo una domanda fondamentale: fino a che punto può spingersi una madre per vendicare la sofferenza di sua figlia?

Dramma, tensione ed elementi soprannaturali definiscono questa nuova serie thriller. Basata sul tema della vendetta, cerca di superare i limiti della realtà e di spingersi oltre, nel regno del mistico, per realizzare il desiderio di due madri disposte a tutto pur di ottenere la loro rivalsa.

Un’alleanza senza precedenti: vendetta e maternità in The Resurrected

La storia si concentra su due madri afflitte che, consumate dal dolore e dalla sete di giustizia, formano un’alleanza per compiere un atto che sfida la logica e la moralità. Il loro obiettivo è vendicare le figlie, vittime di una rete di frode e rapimenti. Tuttavia, il loro metodo trascende i limiti della punizione convenzionale: decidono di riportare in vita la mente del piano criminale, un uomo che è già stato processato, condannato a morte e giustiziato.

Questa resurrezione, ottenuta attraverso un “rituale misterioso”, è il motore che guida l’esplorazione tematica della serie. Riportando il colpevole nel mondo dei vivi, le protagoniste non cercano un nuovo processo legale, ma una forma di giustizia personale e viscerale, con l’intento di sottoporlo a una punizione inflitta con le loro stesse mani. Questo atto definisce il tono della serie come un “oscuro thriller di suspense e vendetta” che sottopone i suoi personaggi a una profonda prova psicologica sull’odio e la redenzione.

La decisione di fondere un dramma criminale, ancorato alla realtà tangibile della frode e del rapimento, con un elemento che sconfina nel soprannaturale, permette alla narrazione di operare su un piano più metaforico. La resurrezione del cattivo diventa la manifestazione fisica dell’incapacità delle madri di superare il loro odio, forzando un confronto diretto che il sistema giudiziario formale non ha potuto offrire loro.

L’anatomia della vendetta

Per contenere questa intensa saga di punizione, i creatori hanno costruito un mondo proprio: la città fittizia di “Benkha”. La serie si addentra in temi di grande risonanza contemporanea. Sebbene il catalizzatore sia un caso di frode e rapimento, la storia si espande per toccare “i punti deboli della società taiwanese”, come la frode dilagante, lo sfruttamento finanziario attraverso sette o gruppi religiosi, i limiti intrinseci della giustizia legale e il trauma indelebile subito dalle vittime e dalle loro famiglie.

La città di Benkha diventa un campo di battaglia tematico. È un luogo in cui il sistema giudiziario formale si è dimostrato insufficiente, come suggerisce l’ironica rivelazione che il criminale vedeva la pena di morte non come una punizione, ma come una “ricompensa e una liberazione”. Questo fallimento della giustizia istituzionale è ciò che legittima, agli occhi delle protagoniste, le loro azioni straordinarie e trasgressive.

Il cast e i personaggi

Il prestigio di The Resurrected è immensamente rafforzato da un cast di attori di calibro internazionale, la cui selezione sembra pensata per approfondire le complessità tematiche della serie.

Le madri vendicatrici: Shu Qi e Lee Sinje

A guidare il cast ci sono due delle attrici più celebri del cinema asiatico: Shu Qi e Lee Sinje. Questa produzione segna la prima volta che entrambe le star, acclamate a livello internazionale, sono protagoniste di una serie in mandarino per Netflix, rappresentando una pietra miliare nelle loro rispettive carriere.

Shu Qi, nel suo atteso ritorno a un ruolo da protagonista in televisione dopo una lunga pausa, interpreta Wang Huijun. Il suo personaggio è descritto come una madre che “cammina sul filo della moralità”, combattuta interiormente tra l’aggrapparsi all’odio e il trovare un modo per lasciarlo andare. Lee Sinje, un’icona del cinema horror asiatico grazie al suo ruolo in The Eye, assume il ruolo di Zhao Jing. L’attrice descrive questo personaggio come “estremamente oscuro”.

L’architetto del dolore e la voce della legge

L’antagonista centrale, Zhang Shikai, la mente resuscitata della rete di truffe, è interpretato da Fu Meng-po. L’attore ha confessato che è la prima volta che incarna un personaggio così “estremamente malvagio” ed “estremo”.

A completare il quartetto principale, l’attrice pluripremiata Alyssa Chia fa un’apparizione speciale nel ruolo di Huang Yizhen. Il suo personaggio è cruciale: è un avvocato e, allo stesso tempo, la madre di una delle ragazze coinvolte nel caso. Questo doppio ruolo la posiziona come un contrappunto tematico fondamentale, rappresentando il sistema di giustizia formale e legale che le altre due madri hanno deciso di abbandonare.

Un cast internazionale e di grande spessore

Il cast di supporto aggiunge ulteriori strati di complessità e talento, includendo attori taiwanesi rispettati come Cheng Jen-shuo e Lee Ming-chung, e stelle emergenti come Patrick Nattawat Finkler (noto anche come Yin Hao-yu) e Fang Yu-ting. La dimensione internazionale del progetto è rafforzata dalla partecipazione speciale della superstar thailandese Sukollawat Kanarot, che interpreta un misterioso negoziante con una profonda conoscenza dell’intero caso.

Dietro la macchina da presa

La credibilità creativa di The Resurrected è ancorata a un team di regia di altissimo livello. La serie è co-diretta da Leste Chen e Hsu Chao-jen, due cineasti con stili distintivi ma complementari. Leste Chen è noto per il suo lavoro in film di genere con una forte componente psicologica, come l’acclamato Eternal Summer e Battle of Memories. Hsu Chao-jen, d’altra parte, è celebre per drammi incentrati sui personaggi e di grande risonanza emotiva, come The Making of an Ordinary Woman e Tears on Fire. La loro unione suggerisce che la serie aspira a essere sia un’opera di genere visivamente d’impatto sia un dramma umano profondamente commovente.

Debutto e lancio globale

I primi due episodi di The Resurrected sono stati presentati in anteprima al 30° Busan International Film Festival il 18 settembre 2025. La serie sarà disponibile per la visione in tutto il mondo su Netflix a partire da questo giovedì, 9 ottobre 2025.

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