Samsung Galaxy Tab S11: l’alternativa più convincente di Samsung all’iPad Pro

06/09/2025 - 05:54 EDT
Galaxy Tab S11
Galaxy Tab S11

La famiglia Galaxy Tab S11 nasce con una promessa chiara: offrire agli utenti esigenti un tablet premium che trasmetta qualità al primo tocco, gestisca qualsiasi carico con disinvoltura e tratti tastiera e pennino come protagonisti, non come optional. Il risultato è una coppia — Tab S11 da 11 pollici e Tab S11 Ultra da 14,6 pollici — che funziona come un manifesto di ciò che un tablet Android di fascia alta può essere nel 2025. Sottile, luminoso, sicuro di sé: con un racconto hardware-software più coerente e un atteggiamento più deciso nei confronti di iPad Pro rispetto al passato.

Di seguito una versione snella, pensata per appassionati di tecnologia — coinvolgente, critica e completa — che copre design, display, prestazioni, software e IA, accessori, batteria, fotocamere, prezzi e posizionamento rispetto ad Apple e al resto del mercato.

Design e costruzione: sottile con criterio, solido dove conta

La serie S11 sposa senza esitazioni il linguaggio “premium” di Samsung: bordi piatti, scocca in alluminio, cornici quasi simmetriche e un’eleganza funzionale che privilegia presa e robustezza. Il Tab S11 (11″) centra l’equilibrio tra portabilità e spazio di lavoro: leggero per leggere a lungo, abbastanza ampio da rendere naturale il multitasking. Il Tab S11 Ultra è un vero canvas portatile: a 14,6 pollici rende il meglio su uno stand da scrivania, sul tavolino dell’aereo o affiancato a un notebook. Entrambi sono sorprendentemente sottili, senza flessioni o scricchiolii tipici delle fasce inferiori.

Due dettagli pratici incidono nel quotidiano. Primo, la certificazione IP68 contro acqua e polvere — rarissima su tablet di questo livello — che dà serenità tra ufficio, caffetteria e mezzi pubblici. Secondo, il binario magnetico laterale per l’S Pen: si afferra, si scrive, si riaggancia; niente più strisce posteriori da cercare né accoppiamenti capricciosi.

Per scegliere la dimensione, pensate a postura e flusso di lavoro più che ai pollici. L’11″ è l’all-rounder versatile; l’Ultra predilige il piano d’appoggio e ripaga con un vero spazio “da desktop” per timeline, palette e app affiancate. Entrambi trasmettono qualità; rispondono semplicemente a due stili di mobilità diversi.

Display: AMOLED con muscoli e attenzione alla praticità

La mano di Samsung si vede. I pannelli Dynamic AMOLED 2X offrono ciò che conta per un pubblico esperto: 120 Hz per un’interazione fluida, contrasto profondo per color grading e contenuti HDR, alta luminanza per mantenere la leggibilità all’aperto. L’Ultra, per estensione, è un alleato naturale nell’editing: regolare una timeline, organizzare tracce o disegnare su un’ampia tela smette di essere un Tetris di pannelli e diventa pura continuità operativa.

Il trattamento antiriflesso merita menzione. Non elimina ogni riflesso, ma attenua i bagliori più fastidiosi sulla grande lastra dell’Ultra e limita l’effetto “specchio” delle impronte. Apple mantiene nei suoi iPad Pro un’opzione opaca di riferimento; Samsung sceglie di preservare la brillantezza dell’OLED migliorando al contempo l’uso in piena luce.

Prestazioni: silicio da top di gamma, comportamento da top di gamma

All’interno, la serie Tab S11 si comporta esattamente come promette: una piattaforma flagship pensata per carichi prolungati. Le app si aprono istantanee, i grandi file fotografici si renderizzano senza esitazioni e i giochi 3D tengono il frame rate senza che il throttling termico rovini l’esperienza. Altrettanto importante, l’invarianza in background è eccellente: le dotazioni generose di RAM mantengono intatto il vostro banco di lavoro quando saltate tra troppe schede del browser, un editor RAW e l’app per gli appunti.

Gli ultimi iPad Pro guidano ancora i benchmark? Spesso sì. È decisivo nell’uso reale di un tablet? Sempre meno. La S11 non insegue i numeri: insegue la costanza. E per i compiti “pro” da tablet — annotazione di documenti, premontaggio video, schemi e presentazioni, desktop remoto o attività vicine al coding — l’esperienza è rapida e, soprattutto, resta rapida anche dopo un’ora.

C’è poi un tema centrale nel 2025: l’IA on-device. Samsung punta su inferenza locale per riassumere, tradurre, trascrivere e ripulire immagini. Il risultato sono risposte più veloci, meno perdita di contesto e minori compromessi di privacy, perché molte attività si risolvono senza passare dal cloud.

S Pen: inclusa, comoda, concentrata sull’essenziale

L’S Pen è in confezione — niente sovrapprezzo — e il nuovo design smussa piccole frizioni storiche. Il fusto esagonale ricorda la matita in legno e scivola meno; la punta conica migliora il controllo agli alti angoli di inclinazione per tratteggio e calligrafia. La latenza è così bassa da far dimenticare il vetro; la pressione si traduce in spessore del tratto in modo prevedibile; il palm rejection è trasparente.

Samsung ha eliminato le funzioni Bluetooth e i “gesture” nell’aria. Per la maggior parte di creativi e studenti è un vantaggio netto: meno complessità, zero pairing, mai più “stilo scarico”. Se usavate il clic remoto per far avanzare una presentazione, ne sentirete la mancanza; per tutti gli altri l’S Pen torna a essere un attrezzo di lavoro, non un gadget.

Sul fronte software, l’esperienza out-of-the-box è matura: Samsung Notes è un vero banco operativo; Clip Studio Paint resta un riferimento professionale per l’illustrazione; GoodNotes e simili coprono annotazione e studio con naturalezza; LumaFusion e altri NLE trasformano la diagonale ampia in una timeline leggibile. Qui il pennino non è un accessorio: è il baricentro dell’esperienza.

DeX e One UI: desktop quando serve, tablet quando conviene

One UI è oggi la personalizzazione Android più attenta al formato tablet, e DeX è il suo asso. Con la tastiera collegata, DeX trasforma il S11 in un ambiente in stile PC: barra delle applicazioni, finestre ridimensionabili, scorciatoie da tastiera e, ora, una gestione migliorata dei monitor esterni. Il nuovo modo esteso offre un vero doppio schermo invece del semplice mirroring: documentazione di riferimento da una parte e canvas principale sull’altra. Gli spazi di lavoro virtuali mettono ordine nel giocoliere multi-progetto.

Lo Stage Manager di iPad Pro è cresciuto, ma DeX resta più vicino al desktop classico che a un “grande modo smartphone”. Se la vostra giornata ruota attorno a fogli di calcolo, web app, dashboard Git o una macchina remota, DeX ha senso. Staccate la tastiera e tornate a un’interfaccia touch pulita, gestuale, poco invadente.

Galaxy AI, al servizio dell’uso

Al di là dello slogan, la proposta IA della S11 poggia su due pilastri concreti:

  1. Aiuto nel contesto, senza cambiare app. Un assistente fluttuante che riassume, traduce, struttura o riscrive evita deviazioni. Quando distillate un paper o limate una proposta, i minuti risparmiati a ogni “cosa significa?” si sommano.
  2. Assistenze creative non invadenti. Pulizia dei tratti, scontorno e selezione intelligente accelerano la manovalanza lasciando a voi le decisioni creative. La miglior IA è quella che non si nota, perché fa le faccende in background.

Qui l’IA va letta come moltiplicatore dei flussi che già avete, non come pretesto per reinventarli.

Batteria e ricarica: affidabilità senza rumore

Schermi grandi e chip veloci chiedono energia, eppure la serie S11 offre ciò che conta: una giornata piena. Con uso misto (messaggistica, documenti, web, annotazione PDF, un po’ di video) il modello da 11″ arriva sereno a sera; l’Ultra compensa la diagonale maggiore con una batteria più capiente e finisce su valori simili. Se spingete forte — luminosità alta, pennino, sessioni lunghe — rientrerete con poca riserva ma non in riserva. La ricarica rapida aiuta se saltate il “pit stop” di mezzogiorno. Come spesso in fascia alta, per raggiungere la massima potenza serve un alimentatore più robusto acquistato a parte.

Fotocamere e audio: pensati per l’uso reale

Nessuno compra un tablet da quasi 15 pollici per usarlo come fotocamera principale, e Samsung lo sa. La serie S11 offre il necessario: un sensore posteriore adeguato per scansioni e documentazione, una ultra-grandangolare frontale che valorizza le videochiamate e tiene tutti in campo, microfoni che catturano una voce pulita in ambienti tranquilli. I quattro altoparlanti hanno abbastanza corpo da rendere superflua una cassa Bluetooth. Come schermi d’intrattenimento, entrambi “suonano grandi”.

Accessori ed ecosistema: la domanda sul portatile

Con la Book Cover Keyboard, il Tab S11 Ultra diventa di fatto un 2-in-1 sottilissimo con un touch migliore e un pennino più convincente della maggior parte degli ultrabook. È potente… e costoso. Se userete DeX ogni giorno e vi piace la modularità di staccare la tastiera quando volete, il pacchetto è eccellente. Se la tastiera resterà sempre attaccata e toccherete poco lo schermo, un portatile tradizionale offrirà più potenza sostenuta allo stesso prezzo. Il Tab S11 da 11″, con la cover-tastiera più leggera, centra un miglior rapporto prezzo-flessibilità per studenti, autori e viaggiatori frequenti.

Sul fronte ecosistema, Samsung dialoga bene con Windows: seconda-schermo, trasferimenti rapidi, notifiche e chiamate sul PC fanno del S11 un compagno di scrivania collaborativo. La profondità di app Android per grandi schermi non è più il tallone d’Achille di ieri, anche se iPadOS conserva alcune “killer app” esclusive in ambito creativo. Se una singola app (Procreate, Logic, ecc.) definisce il vostro mestiere, peserà più di qualunque vantaggio hardware; altrimenti, oggi l’offerta Android è abbastanza ampia da proporre alternative credibili.

Confronti: iPad Pro, Surface e il resto

Contro iPad Pro
Apple resta avanti per CPU/GPU brute e vanta un’integrazione pennino-app più profonda in alcuni settori creativi. Offre inoltre un’opzione matte di livello per gli studi. Samsung risponde con OLED su tutte le diagonali, S Pen inclusa, espansione microSD, un DeX credibile “da desktop” e un file system più aperto. Se vivete in Final Cut/Logic/Procreate, iPad Pro resta il terreno naturale. Se volete un tablet che diventa desktop senza attriti — e valutate espandibilità e flessibilità — il S11 è l’argomento più forte di Samsung finora.

Contro Surface Pro (Intel/ARM)
Surface è un portatile che sa fare il tablet; Tab S11 è un tablet che sa fare il portatile. Se vi servono app Windows classiche (Visual Studio completo, strumenti enterprise, software di nicchia), vince Surface. Se contano reattività touch, riattivazione istantanea e una modalità tablet semplice e affidabile, la famiglia S11 appare più fresca e con meno compromessi.

Contro i tablet Android di fascia media
Qualità del display, esperienza con il pennino, soglia prestazionale e longevità software distanziano la S11 dalle “sufficienti”. Aggiornamenti prolungati e RAM generosa allungano la vita utile senza scatti. Se il vostro uso è solo streaming e web, una Tab FE è più razionale; se create, studiate, annotate o lavorate in mobilità, la S11 giustifica l’esborso.

Prezzo e valore: premium per buone ragioni

La serie S11 si colloca spalla a spalla con iPad e Surface di fascia alta. A inclinare l’ago verso Samsung sono l’S Pen in dotazione, la RAM corposa già alla base e l’espansione microSD che evita i sovrapprezzi delle memorie proprietarie. Aggiungendo tastiera, storage superiore o 5G, si entra rapidamente nella fascia ultrabook; la domanda vera diventa: userete abbastanza la “metà tablet” da giustificarlo? Se sì, pochi setup risultano così adattabili.

Punti di forza, compromessi e a chi è consigliato

Cosa Samsung centra alla grande

  • Display che invogliano a osare. Grandi, veloci, ricchi: le attività complesse respirano.
  • Un pennino che userete davvero. Impugnatura comoda, bassa latenza, zero pairing, incluso.
  • Un DeX che lavora. Quando serve un desktop, c’è — e funziona.
  • Prestazioni che non calano. Velocità costante, RAM abbondante, termiche sotto controllo.
  • Durata nel tempo. Supporto software esteso e memoria espandibile.

Dove riflettere due volte

  • L’Ultra vuole un supporto. Brilla su stand più che in mano.
  • Gli accessori pesano. Tastiera e configurazioni alte portano presto a prezzi da notebook.
  • La gravità delle app. Un’esclusiva iPad può indirizzare la scelta.

Scegliete Tab S11 se… volete un tablet Android premium e portatile per note e produttività quotidiane senza sentirvi stretti.

Scegliete Tab S11 Ultra se… cercate un canvas da scrivania che, con DeX e tastiera, diventa un desktop leggero; ideale se disegnate, montate o lavorate con più pannelli.

Evitate entrambi se… la tastiera resterà sempre agganciata e il pennino prenderà polvere: a parità di budget, un notebook classico rende di più.

Verdetto

La serie Galaxy Tab S11 mostra Samsung al meglio: design industriale sicuro, OLED di riferimento, prestazioni con margine, un’S Pen davvero utile per creativi e studenti, e un software che rispetta tanto il paradigma tablet quanto quello desktop. Non si limita a colmare il divario con iPad Pro: sposta i termini del confronto per chi valorizza apertura, espandibilità e un vero desktop mode. Per gli appassionati che vogliono un tablet premium che lavori come loro lavorano, è — ad oggi — la proposta Galaxy Tab più convincente.

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