Il nuovo thriller brasiliano ‘Pssica – I fiumi del destino’ esplora un’Amazzonia maledetta

10/08/2025 - 10:40 EDT
Pssica - I fiumi del destino
Pssica - I fiumi del destino

Il thriller poliziesco brasiliano, un genere definito dal suo realismo sociale senza compromessi, si arricchisce di un nuovo e significativo capitolo con la prima di Pssica – I fiumi del destino. La miniserie in quattro episodi, originariamente intitolata Pssica, si presenta come una grande produzione Netflix, notevole per aver riunito il nucleo creativo del film seminale City of God. Il progetto è guidato dal regista Quico Meirelles, con suo padre, Fernando Meirelles, nel ruolo di produttore e regista di un episodio. Al loro fianco, lo sceneggiatore principale Bráulio Mantovani, il cui script per il classico del 2002 ottenne una nomination all’Oscar. Questa reunion segna la chiara continuazione di una precisa tradizione cinematografica: quella che utilizza uno stile cinetico e viscerale per affrontare la violenza sistemica e la corruzione del Brasile moderno. Ambientata nelle comunità fluviali di Pará, nell’Amazzonia atlantica, la serie si addentra in un mondo oscuro di traffico di esseri umani e criminalità endemica, il tutto sotto l’ombra di una maledizione locale nota come “pssica”. L’uso strategico di un doppio titolo — Pssica per l’autenticità nazionale e I fiumi del destino per la chiarezza internazionale — sottolinea una sofisticata strategia di distribuzione globale, comunicando immediatamente i temi centrali della narrazione: il destino e la sua singolare ambientazione geografica.

Un trittico narrativo di violenza lungo i corsi d’acqua di Pará

L’architettura narrativa di Pssica – I fiumi del destino è un trittico che intreccia tre linee narrative distinte ma convergenti, formando un ecosistema chiuso di violenza. Ogni trama segue un personaggio intrappolato in un ruolo diverso all’interno della malavita della regione. Janalice (Domithila Cattete) è un’adolescente di Belém rapita da una rete internazionale di traffico sessuale che sfrutta i fiumi labirintici tra il Brasile e la Guyana francese. Il suo arco narrativo offre la prospettiva della vittima, in una straziante lotta per la sopravvivenza. Preá (Lucas Galvino) è un giovane costretto ad assumere la guida di una banda di “ratos d’água” (topi d’acqua), pirati locali che depredano il commercio fluviale, rappresentando la natura ciclica della criminalità ereditata. La terza protagonista, Mariangel (Marleyda Soto), è spinta da una sete di vendetta dopo l’omicidio della sua famiglia, incarnando la ricerca della giustizia in una terra senza legge. La tensione drammatica della serie si fonda sull’inevitabile collisione di questi tre percorsi. Questa struttura non è un mero espediente narrativo, ma una dichiarazione tematica. Permette un’analisi poliedrica di un ciclo che si autoalimenta, in cui le azioni di un carnefice come Preá creano direttamente vittime come Janalice, la cui sofferenza a sua volta alimenta la furia vendicativa di una giustiziera come Mariangel.

Al centro della loro lotta interconnessa c’è il concetto di “pssica”. Derivato dall’espressione amazzonica “Psica da Velha Chica”, il termine si traduce come maledizione o cattivo presagio. All’interno della serie, opera su un doppio livello, letterale e metaforico. A livello folcloristico, è la genuina credenza dei personaggi che la loro sfortuna sia il risultato di una forza malevola. Metaforicamente, la “pssica” rappresenta le ineluttabili condizioni socioeconomiche — povertà, corruzione e violenza sistemica — che determinano le loro vite. È il fatalismo reso manifesto, uno stato psicologico nato da una realtà in cui l’autodeterminazione individuale è costantemente schiacciata dall’oppressione strutturale. I fiumi stessi non sono rappresentati come un paradiso naturale, ma come le arterie di questa economia criminale, un territorio conteso e pericoloso che al tempo stesso sostiene e intrappola i personaggi.

Pssica - I fiumi del destino
Pssica – I fiumi del destino

Da ‘City of God’ all’Amazzonia atlantica: una visione creativa metodica

La serie è sostenuta da un team creativo la cui metodologia ha dato prova di sé sulla scena internazionale. La visione registica principale è di Quico Meirelles, i cui lavori precedenti dimostrano una padronanza della narrazione radicata nella realtà e socialmente rilevante. Il suo approccio è completato dall’estetica consolidata di suo padre, Fernando Meirelles, che dirige un episodio e funge da produttore. Lo stile distintivo di Meirelles senior — caratterizzato da un montaggio cinetico, linee temporali non lineari e una fusione di realismo documentaristico con elementi visivi stilizzati — è un’influenza chiara, qui adattata dal formato cinematografico a quello seriale dello streaming moderno. La sceneggiatura, frutto della collaborazione tra i creatori Bráulio Mantovani, Fernando Garrido e Stephanie Degreas, mostra l’intricata architettura a più personaggi che ha definito il lavoro di Mantovani in City of God e Tropa de Elite – Gli squadroni della morte.

La produzione è un adattamento del romanzo del 2015 Pssica dell’autore di Pará Edyr Augusto, un’opera di narrativa “noir” celebrata per la sua prosa “nervosa”, “secca” e “vertiginosa”. La scelta di adattare un romanzo di un autore regionale è una decisione metodologica deliberata, che ripete la strategia di successo impiegata per City of God, basato sull’opera semi-autobiografica di Paulo Lins, un residente della favela che descriveva. Questo approccio assicura che la narrazione sia radicata in un’autentica prospettiva locale, conferendole un peso giornalistico e antropologico che la eleva al di sopra del convenzionale prodotto di genere, trasformandola in un’analisi potente di una specifica realtà brasiliana.

L’arte formale di un noir equatoriale

L’estetica di Pssica – I fiumi del destino può essere definita come un “noir equatoriale”, un sottogenere che traspone le tematiche e la grammatica stilistica del film noir classico nel paesaggio ambientale e culturale unico dell’Amazzonia. La serie sostituisce le strade urbane bagnate di pioggia dei suoi predecessori cinematografici con l’atmosfera umida e opprimente di Belém e i labirintici corsi d’acqua di Pará. Girata in location, la produzione raggiunge un’immediatezza cruda, quasi documentaristica. Il linguaggio visivo è aspro e oscuro, e impiega un’illuminazione ad alto contrasto per enfatizzare le ombre in cui prosperano la corruzione e la violenza. Il montaggio è centrale per la tensione implacabile del thriller. La prosa “a mitraglia” del romanzo originale è tradotta in un ritmo visivo cinetico, con tagli rapidi e un impeto propulsivo che riecheggia le opere più iconiche di Fernando Meirelles. L’uso del montaggio parallelo, che alterna le situazioni sempre più disperate dei tre protagonisti, costruisce la suspense rafforzando formalmente l’interconnessione dei loro destini. Questo ritmo incalzante è una scelta deliberata, progettata per immergere il pubblico nella realtà caotica dei personaggi ed evocare la sensazione soffocante e affannosa di essere intrappolati dalla “pssica” che governa il loro mondo.

Una storia iperlocale con risonanza globale

Pssica – I fiumi del destino funziona simultaneamente come un thriller ad alta tensione, un complesso dramma di personaggi e un acuto commento sociale. La serie rappresenta una fase matura nella collaborazione tra le piattaforme di streaming globali e i mercati creativi locali, superando la semplice acquisizione di contenuti per passare alla co-creazione di opere originali culturalmente specifiche e di alto valore produttivo, pensate per una distribuzione mondiale. Investendo in talenti brasiliani di primo livello e attingendo la sua narrazione da una voce regionale autentica, la produzione porta una parte sottorappresentata del Brasile su un palcoscenico globale. Offre un ritratto contemporaneo dell’Amazzonia che evita i cliché familiari dell’esotismo o dell’ambientalismo, concentrandosi invece sulle complesse lotte umane di una regione intrappolata in un ciclo di violenza e sfruttamento.

La miniserie in quattro episodi Pssica – I fiumi del destino debutta il 20 agosto 2025.

Netflix

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